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Fotovoltaico: per l’AIE prima rinnovabile entro 2050

Ultimo aggiornamento: 24-10-2014

Il fotovoltaico si candida ad essere il prima fonte energetica rinnovabile entro il 2050. Attualmente è l’idroelettrico.
Si fanno previsioni e si studiano scenari: la deriva energetica e ambientale mondiale sta portando ad un continuo tentare di leggere quello che accadrà a breve. Le fonti rinnovabili potranno finalmente emergere? Il surriscaldamento del pianeta frenerà o continuerà a crescere in maniera esponenziale? Ora, al coro mondiale si unisce la voce importante dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) che dal 1974 tenta di facilitare il coordinamento delle politiche energetiche dei paesi membri europei. Prima la priorità era quella di dare stabilità agli approvvigionamenti petroliferi, mentre ora ci si occupa di fonti rinnovabili e cambiamenti climatici.

Ebbene, secondo l’ Agenzia Internazionale dell’Energia, il fotovoltaico può diventare, entro il 2050, la fonte di generazione elettrica primaria tra tutte quelle rinnovabili: in realtà, specifica l’Agenzia, sarebbe il caso che lo diventasse…in pratica è un buon consiglio, come lo è il fatto di iniziare ad operare per ridurre le emissioni di anidride carbonica e cercare di limitare l’innalzamento della temperatura a soli due gradi.

Ma le previsioni non si fermano qui: infatti secondo l’ Agenzia Internazionale dell’Energia, la fetta che nel giro dei prossimi trent’anni spetterà alle energie rinnovabili sarà tra il 65 e 80% di tutta l’elettricità prodotta nel mondo. Dovranno essere sviluppate, insieme alle fonti rinnovabili, anche le tecnologie di stoccaggio e deposito della CO2 emessa dalle tradizionali centrali inquinanti. Anche questo dovrà concorrere alla riduzione dell’effetto serra per evitare l’aumento del riscaldamento globale.

iea energia fotovoltaica

Inoltre si ritiene che accanto al fotovoltaico ci sarà uno sviluppo altrettanto importante del solare termodinamico. Le due realtà cresceranno in maniera complementare sostenendosi l’un l’altra. Infatti il termodinamico, che usa specchi parabolici e un termoconvettore che assorbe l’energia termica riesce a funzionare bene anche quando c’è meno sole disponibile, sfruttando non tanto la luce, ma il calore del sole. Solare fotovoltaico e solare termodinamico rappresenteranno dunque, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, le due principali fonti energetiche del prossimo futuro.

Accanto alle sue previsioni positive, l’ Agenzia Internazionale dell’Energia lancia anche un messaggio importante ai Governi: da un lato sono necessari investimenti importanti verso le fonti rinnovabili, dall’altro bisogna “proteggere il mercato”. Bisogna evitare che il mercato, ormai totalmente globalizzato, diventi preda di speculatori finanziari che, creando bolle speculative, lo allontanino dall’economia “reale”. Le politiche energetiche, più che i mercati, hanno il ruolo fondamentale. Le politiche energetiche auspicate dall’Agenzia sono politiche non di breve termine (come i decreti italiani rinnovati o modificati di anno in anno), ma lungimiranti e stabili. Solo così gli investitori saranno attratti e nel settore si creerà sviluppo ed occupazione in maniera stabile. Bisogna portare avanti seri programmi energetici, programmi a lungo termine, o il Pianeta si troverà davvero nei guai, e noi con esso.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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