Con Conergy il fotovoltaico è anche e soprattutto “fotovoltaico da esportazione”. L’internazionalizzazione è per la multinazionale uno degli elementi cruciali per affrontare il mercato a testa alta, esportando la produzione di energia pulita in diverse parti del mondo: tra queste, le Filippine.
Le Filippine, infatti, puntano sempre più sul fotovoltaico, e lo fanno basandosi anche sul lavoro di Conergy, una delle più grandi società del solare a livello mondiale. Questa volta l’annuncio riguarda due nuovi grandi impianti di ben 41 MW. Oltre 45 Gigawattora l’anno di energia pulita prodotta “gratuitamente” dal sole.
Questo porterà Conergy a gestire ben 73 MW in Asia e soprattutto ad aumentare la sua presenza in un paese che si sta dimostrando sempre più interessato alle fonti rinnovabili. Del resto l’interesse è praticamente obbligato, in quanto le Filippine sono, nella classifica del costo dell’energia, addirittura al quinto poso: un primato che nessuno invidia, e che costringe questa nazione a fare i salti mortali per dimostrarsi competitiva a livello di produzione. Ma questa situazione non è più sostenibile, soprattutto adesso che sta per nascere il mercato unico dei dieci Paesi membri dell’Associazione delle nazioni del sudest asiatico (ASEAN).
Nel progetto del lungimirante Governo locale rientra un piano di incentivazione di 50MW, da realizzare nel corso di 3 anni. Da una parte, come si è già detto, si cerca di abbassare i costi dell’energia elettrica, dall’altra di attrarre investimenti internazionali sul territorio.
Dei 50 MW totali, ne sono stati per adesso realizzati 13, ma mentre scriviamo Conergy sta lavorando alacremente per completare il nuovo impianto di 22 MW: esso è situato nella zona industriale di San Carlos, in mezzo ad un arcipelago di 7100 isole. È facile capire come portare energia elettrica a tutti, fosse anche per i comuni usi domestici, non è semplice: eppure grazie al primo parco di 13MW sono state già raggiunte 13.000 abitazioni.
Il Parco è della società San Carlos Solar Energy Inc. ed è stato finanziato da Thomas Lloyd Group: una collaborazione internazionale che ha dato veramente ottimi frutti.
Ma per le Filippine non è solo questione di economia e di migliorare la vita delle persone: infatti nel paese l’attenzione all’Ambiente è considerata una priorità fondamentale da parte del Governo. Con grande senso del dovere, che purtroppo manca a tante nazioni occidentali, qui si propongono di triplicare entro il 2030 la produzione di energia da fonti rinnovabili per superare l’impegnativa cifra di 15 GW. Qui del cambiamento climatico sono davvero preoccupati, e stanno cercando di fare di tutto per scongiurare i pericoli in cui può incorrere un paese con il doppio di coste rispetto agli Stati Uniti.
Nazione davvero affascinante, le Filippine: sarebbe il caso di mandarci in vacanza qualcuno dei nostri governanti, per capire che volere è potere, anche con un PIL che è un decimo rispetto a quello italiano.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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