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Cina: nuovo impianto fotovoltaico da 20 MW

Ultimo aggiornamento: 24-12-2014

Eppur si muove: verrebbe da commentare così ogni passo che il colosso Cina fa verso le energie rinnovabili. Ecco che inizia, anche in Cina, la transizione dal Carbone alle fonti rinnovabili: si parla di solare fotovoltaico, eolico ed, ahimè, anche di nucleare (che di rinnovabile non ha proprio nulla). Perché dopo anni di tentennamenti e dopo essersi arrogato il diritto di usare carbone a più non posso come paese in via di sviluppo, dopo aver affossato il mercato europeo dei pannelli fotovoltaici, ecco che anche i cinesi scoprono l’importanza del sole. Ovviamente lo fanno in grande, come sono abituati a fare ogni cosa: e quindi la Asia Pulp & Paper ha costruito un tetto fotovoltaico di ben 20 MW. Realizzato sul tetto della cartiera Gold HongYe a Suzou, è l’impianto su tetto più grande del mondo ed anche il più grande impianto presente al momento in Cina. La cosa veramente interessante è che questi 20 megawatt di energia pulita si otterranno senza occupare suolo agricolo: verranno infatti utilizzati i tetti di un grande stabilimento industriale.

Per capire le sue dimensioni, provate a immaginare 300 mila metri quadri di pannelli fotovoltaici, ovvero 42 campi di calcio, tutti vicini e tutti coperti di pannelli. Per la precisione da circa 10 mila pannelli che sono stati sistemati su tutti gli edifici dello stabilimento, dagli uffici ai magazzini. La produzione sarà ovviamente imponente, in grado, con i suoi 20 milioni di KWh, di alimentare le 6 mila case che si trovano intorno allo stabilimento e dove vivono i lavoratori.

impianto fotovoltaico in Cina 20Mw su tetto

Del resto la Cina si è posta negli ultimi tempi un obbiettivo ambizioso, ovvero arrivare ad un 20% di produzione di energia pulita entro il 2030, ma bisogna fare attenzione ad un particolare: che secondo uno studio cinese, la maggior parte di questa energia pulita non dovrebbe arrivare da sole o vento, ma dal nucleare. Infatti accanto ai previsti grandi parchi eolici e solari, ci sarà da tenere conto anche de molti nuovi impianti nucleari che verranno aperti. Tutto questo processo era stato rallentato dall’incidente di Fukushima, ma la Cina, che ha già impianti nucleari per 19 GW, ne costruirà per ben 150 GW entro il 2030.

Per questo motivo, devono essere considerati benedetti tutti gli impianti fotovoltaici, che se ben funzionanti, toglieranno terreno al nucleare. Tornando all’impianto con cui abbiamo aperto l’articolo, possiamo riprendere le parole di Zhai, Vice Chief Executive Officer di APP-China, che l’investimento in energia rinnovabile prosegue di buon passo, e che la loro azienda è orgogliosa di contribuire alla riduzione dell’emissione di carbonio.

La Asia Pulp & Paper possiede l’azienda Gold HongYe Paper Group che produce ogni anno 500.000 tonnellate di carta base e di 600.000 tonnellate di prodotti finiti per diversi marchi: danno lavoro ad oltre 13 mila persone. E da adesso hanno reso la Cina un paese meno inquinante.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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