Da oggi installare il fotovoltaico domestico e piccolo aziendale, quello oggi maggiormente conveniente, è più semplice e rapido grazie allo snellimento della pratica autorizzativa.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 27 maggio il decreto che sancisce definitivamente i contenuti del modello unico “per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici”.
Per quali impianti è valido?
Il modello unico potrà essere utilizzato a partire da 180 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta per gli impianti che rispettano tutte le caratteristiche seguenti:
- collocazione sui tetti degli edifici
- potenza nominale inferiore ai 20 kW
- il punto di prelievo non deve essere utilizzato da altri impianti
- obbligo di richiesta dello scambio sul posto
- presenza di punti di prelievo già attivi in bassa tensione
- con una potenza inferiore o pari a quella già disponibile per il prelievo
Cosa cambia rispetto alle norme precedenti
Rispetto a quanto in vigore in precedenza, il modello unico ha l’obiettivo di semplificare l’iter procedurale per l’ottenimento dei permessi con una riduzione dei dati da inviare ai diversi enti coinvolti (comuni, GSE e gestore della rete) e tramite una maggiore razionalizzazione del procedimento che verrà gestito tramite il sito del gestore della rete.
In pratica il proprietario dell’impianto è tenuto a comunicare tramite il mezzo informatico l’inizio dei lavori ed il termine degli stessi, con l’aggiunta delle informazioni essenziali. Le fasi successive della trasmissione dei dati verranno quindi gestite dal gestore della rete, che comunicherà i dati necessari agli altri soggetti coinvolti, sollevando così il proprietario dell’impianto dalla complessa macchina burocratica in vigore al momento.
Entro il 24 novembre (data di entrata effettiva in vigore del decreto) prossimo i gestori di rete saranno tenuti ad aggiornare i propri siti in modo da consentire agli utenti l’inserimento dei dati richiesti e per comunicare con gli altri soggetti interessati.
Cosa contiene il modello unico
Abbiamo preso visione del modulo definitivo che verrà utilizzato per le richieste in questione, e la sua compilazione appare piuttosto semplice. Nella parte I, da inviare prima dell’inizio dei lavori, vengono richiesti i dati anagrafici del richiedente, le indicazioni catastali dell’edificio sul quale verrà collocato l’impianto e la sua potenza nominale. È inoltre necessario allegare copia di un documento di identità e lo schema elettrico unifilare dell’impianto.
La parte II, da inviare una volta ultimati i lavori, richiede oltre alla data di termine dei lavori, l’indicazione della marca ed il modello dei moduli, degli inverter dei sistemi di protezione di interfaccia e degli eventuali sistemi di accumulo installati. Va aggiunta l’indicazione dell’IBAN del proprietario dell’impianto per l’accredito dei ricavi derivanti dallo scambio sul posto.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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