Come viene generata l’energia che utilizziamo in Italia? Quanto ancora incidono le fonti fossili e quanto quelle rinnovabili? Come confermato dai dati dell’ultimo report del GME (Gestore del Mercato Energetico), in Italia la produzione di energia è affidata per il 45 per cento alle fonti rinnovabili. In passato il picco della produzione da fonti rinnovabili ha toccato punte di oltre il 50%, ma in linea di massima, al di là di ogni fluttuazione stagionale (si pensi alla produzione fotovoltaica), possiamo ritenere che ormai, a livello strutturale, la quota di energia prodotta con le rinnovabili, si attesta intorno alla metà della produzione totale.
Per “fonti rinnovabili”, non intendiamo solo quelle che comunemente si intendono, quali eolico e fotovoltaico. Tra le fonti pulite ci sono anche, e soprattutto, quella Idroelettrica, già molto diffusa in Italia, quella Geotermica ed altre fonti “minori”.
Ad oggi l’energia in Italia viene prodotta indicativamente con questi tipi di fonte:
- per il 45 per cento: fonti rinnovabili,
- per il 36 per cento: gas metano, per lo più importato dall’estero, lavorato nelle centrali termoelettriche
- per il 9,2 per cento: ancora dal carbone,
- per il 9,3 per cento: da altre fonti non rinnovabili
Le fonti rinnovabili, come dicevamo, includono diversi tipi di generazione: dal solare all’eolico al idroelettrico fino al geotermico.
La parte maggioritaria è prodotta dall’acqua che, con il 22,5 per cento della produzione, è la fonte rinnovabile predominante in Italia.
Al secondo posto tra le energie verdi è il solare fotovoltaico, che copre poco meno del 14 per cento della generazione totale.
Al terzo posto: l’eolico sfrutta il vento per produrre circa il 6 per cento della generazione elettrica complessiva. La fonte energetica marginale, infine, è il geotermico, con una incidenza del 2,5 per cento sulla produzione complessiva.
A livello regionale, invece, tra le aree con maggior produzione di energia da fonte rinnovabile ci sono il Nord e Centro Nord Italia, con l’evidente predominanza di centrali idroelettriche. Qui le rinnovabili coprono circa tra il 50 e 60 per cento della produzione complessiva. Nel resto d’Italia, invece, la quota prodotta da rinnovabili si attesta tra il 30 ed il 38 per cento.
Nel complesso, dunque, la situazione energetica italiana non è particolarmente negativa, anche se pesa ancora molto il carbone (intorno al 10%) e soprattutto il gas, che incide ancora moltissimo sul fabbisogno elettrico nazionale.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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