In altri articoli abbiamo parlato dei moduli fotovoltaici a film sottile ed abbiamo visto quali sono i principali produttori di pannelli fotovoltaici a film sottile . Le principali differenze tra il silicio cristallino e il film sottile sono le perdite di rendimento per conseguenza della temperatura e la reazione alla luce diffusa: i moduli a film sottile, infatti, pur avendo, a condizioni standard, rendimenti minori (a parità di superficie), hanno il vantaggio di sfruttare bene la luce diffusa e di reagire bene alle alte temperature di funzionamento. Altro vantaggio è poi la loro relativa economicità, rispetto ai pannelli mono o poli cristallini. In definitiva il film sottile ha una più ampia versatilità di utilizzo, soprattutto in edilizia.
Il film sottile, che è una categoria ampia, comprende diverse tecnologie: celle con Telloruro di Cadmio (CdTe), celle fotovoltaiche con Rame Indio Gallio Selenio (CIGS), Fotovoltaico Organico e il più diffuso il Silicio Amorfo.
Il secondo di questi è il CIGS, ovvero il pannello fotovoltaico a film sottile le cui celle fotovoltaiche sono costituite da Rame, Indio, Gallio e Selenio.
Quali sono i vantaggi dei pannelli CIGS ?
Il modulo CIGS (Rame, Indio, Gallio e Selenio) è la meglio promettente tecnologia fotovoltaica nella famiglia dei moduli fotovoltaici a film sottile. I quattro materiali che compongono le celle rendono le potenziali prestazioni delle CIGS molto più alte di ogni altro pannello fotovoltaico a film sottile.
Il CIGS, infatti, a parità di luce irradiata, produce più energia elettrica rispetto agli altri pannelli a film sottile. Ha quindi la migliore efficienza di conversione.
Altro vantaggio del pannello CIGS è l’efficienza di conversione praticamente costante nel tempo: i tradizionali pannelli fotovoltaici cristallini hanno un calo di rendimento nel tempo (pari a circa 0,75% l’anno), i pannelli CIGS hanno un’efficienza di conversione estremamente stabile nel tempo che gli permette di avere prestazioni invariate per diversi anni.
Inoltre: la tecnologia CIGS è, per motivi soprattutto economici, una valida alternativa al silicio cristallino, che sta alla base dell’ 80% dei pannelli fotovoltaici presenti sul mercato. Il CIGS non necessita, a differenza del modulo cristallino, di una complessa e costosa lavorazione per ottenere una sottigliezza inferiore ai 10 micron, spessore inferiore a quello dei moduli in silicio cristallino. Il risparmio economico è quantificabile in circa il 20% in meno di spesa rispetto ai moduli in silicio cristallino.
In definitiva: da un lato con la tecnologia CIGS l’efficienza di conversione aumenta drasticamente, raggiungendo oltre il 20% a livello di singola cella, dall’altro lato diminuiscono in modo significativo i costi di produzione grazie a materiali che permettono processi produttivi più efficienti.
Per questi ed altri motivi i ricercatori, in un rapporto pubblicato dalla Lux Research, sostengono che la tecnologia a film sottile CIGS raddoppierà la capacità installata entro il 2015: si prevede che il mercato CIGS possa raggiungere un valore di oltre 2,3 miliardi di dollari.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”