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Fotovoltaico in Italia: può rifornire tutto il Sud, più dell’eolico

Ultimo aggiornamento: 13-07-2012
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Sole batte vento, fotovoltaico batte l’ eolico: si possono sintetizzare in questo slogan i dati elaborati dal Centro Studi Confartigianato sulle energie rinnovabili.

Il fotovoltaico si presenta come la prima fonte di energia alternativa e fa registrare dati di crescita molto interessanti. Il sorpasso ai danni del settore eolico è avvenuto a febbraio, quando il fotovoltaico ha raggiunto i 10.678 GWh di energia generata a fronte dei 10.568 GWh dell’eolico. La forbice tra i due settori si è ulteriormente allargata nel corso dell’anno: dai dati raccolti nel mese di maggio risultano 14.490 GWh di energia di origine fotovoltaica e 11.541 GWh di origine eolica. Queste cifre dimostrano come, allo stato attuale, l’energia prodotta dal solo settore fotovoltaico è in grado di coprire il fabbisogno energetico dell’intero Sud Italia, pari a 14.451 GWh.

Il Presidente di Confartigianato Guerrini guarda alle energie rinnovabili come a un settore estremamente interessante e ricco di opportunità per la crescita delle piccole e medie imprese italiane. Crescita che si esprime sia in termini di innovazione e progresso tecnologico, sia in termini occupazionali. Proprio l’aumento dell’occupazione direttamente legata allo sviluppo del settore fotovoltaico è tra gli elementi più fotovoltaico eolicointeressanti. Tra il 2010 e il 2011 il numero di addetti nel settore è cresciuto dell’11,9%. Si tratta di un incremento senza paragoni in Europa e che pone l’Italia al primo posto tra i maggiori Paesi del Vecchio Continente.

Solo la Germania nello stesso arco temporale di riferimento ha fatto registrare un incremento di occupati, ma solo dell’1,2%, mentre i dati relativi a Francia, Gran Bretagna e Spagna fanno registrare il segno meno, rispettivamente dell’1%, del 4,2% e del 9,8%.

L’aumento dell’occupazione va di pari passo con l’aumento del numero di imprese e di impianti. Nel periodo compreso tra il 2007 e il 2011 gli impianti fotovoltaici sono passati in Italia da 7.647 unità a 330.196 unità e tra il primo trimestre del 2009 e il primo trimestre del 2012 le imprese sono aumentate del 10,2%.

Nel corso dell’ultimo anno (maggio 2011-maggio 2012) il fotovoltaico ha aumentato i suoi volumi di produzione di 11.220 GWh, l’eolico è cresciuto di 2.448 GWh, il geotermico di 121 GWh. Fanno registrare una flessione invece l’idroelettrico (- 7.416 GWh) e il termico (- 12.373 GWh). Malgrado questi tassi di crescita molto promettenti, ad oggi il settore delle rinnovabili è indietro rispetto al termico tradizionale: la produzione di energia da fonti rinnovabili si attesta infatti al 26,2%, mentre il termico copre ancora il 73,8% del mercato.

Attualmente le imprese operanti nel settore delle energie rinnovabili in Italia sono 100.289 e impiegano 369.231 addetti. Analizzando la loro distribuzione geografica, si nota come il Nordovest è leader con il 30% degli impianti, seguono il Sud (29,6%), il Centro (20,8%) e il Nordest (19,9%).

Alla luce di questi dati è evidente come i vantaggi legati allo sfruttamento delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica sono di natura ambientale e, forse ancor di più, di natura economica.



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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