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Cosa è il costo indicativo cumulato annuo degli incentivi ?

Ultimo aggiornamento: 29-05-2013

Fine del conto energia. Quando? Gli incentivi del quinto conto energia fotovoltaico giungono al termine entro qualche mese. Per la precisione: il criterio che stabilisce la fine degli incentivi al fotovoltaico (da non confondere nè con le detrazioni fiscali, nè con lo scambio sul posto, nè con la vendita di energia al Gse) è il raggiungimento di una soglia di “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” al fotovoltaico. Nello specifico la soglia prevista è di 6,7 miliardi di euro di costo cumulato. Un mese dopo il raggiungimento di questa soglia il conto energia finisce.

Nel decreto del quinto conto energia viene più volte menzionato il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi“.

Si legge, per esempio, nel decreto all’art. 1:

Il presente decreto [in attuazione dell’…] disciplina le modalità di incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica da applicarsi successivamente al raggiungimento di un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi di 6 miliardi di euro.

O ancora, sempre all’ art.1:

Il presente decreto cessa di applicarsi, in ogni caso, decorsi trenta giorni solari dalla data di raggiungimento di un costo indicativo cumulato di 6,7 miliardi di euro l’anno.

Si parla di “costo cumulato annuo degli incentivi” anche quando si parla dei “registri” , che toccano nel quinto conto energia a tutti gli impianti sopra ai 12 Kw per poter accedere alle tariffe incentivanti. Tutti gli impianti al di sopra dei 12 Kw di potenza, ma con alcune eccezioni.

Costo cumulato annuo incentivi fotovoltaicoSi legge nel decreto:

[…] gli impianti fotovoltaici non ricadenti fra quelli di cui al comma 1 accedono […] alle tariffe incentivanti […] previa iscrizione in appositi registri, in posizione tale da rientrare nei seguenti limiti massimi di costo indicativo cumulato annuo degli incentivi:

a. 1° registro: 140 milioni di euro;
b. 2° registro: 120 milioni di euro;
c. registri successivi: 80 milioni di euro a registro e comunque fino al raggiungimento del limite di 6,7 mld di euro

Ogni registro assegna quindi una quota massima di incentivazione e pone dei limiti massimi di costo indicativo cumulato annuo degli incentivi. Così come è per ogni registro, lo è anche per l’intero conto energia, che finisce con i 6,7 miliardi di euro totali utilizzati per pagare gli incentivi.

 

Ma cosa è il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” ?

Tecnicamente il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” (o più genericamente il “costo indicativo cumulato degli incentivi”) è la sommatoria degli incentivi gravanti sulle tariffe dell’energia elettrica riconosciuti a tutti gli impianti fotovoltaici incentivati dal primo all’attuale quinto conto energia.

E’ un modo sicuramente utile e funzionale a tenere perfettamente sotto controllo la spesa utilizzata per finanziare gli incentivi al fotovoltaico. C’è un tetto massimo, già preventivato, oltre quello non si và. Per inciso, ribadiamolo, il finanziamento agli incentivi, non è tanto un costo per la collettività, ma in investimento. Investimento perchè sul breve periodo permetterà sensibili risparmi sulla spesa energetica nazionale in termini di minori importazioni di materie prime (gas, carbone, petrolio) e di minori importazioni di energia (elettricità “pronta all’uso” acquistata direttamente dall’estero).

E’ da ricordare qui che le risorse per finanziare il conto energia, per finanziare gli incentivi al fotovoltaico, sono pagate nella bolletta elettrica attraverso specifiche voci (cfr. Cip 6 ) volte a finanziare le rinnovabili (e assimilate) e, tra queste, il solare fotovoltaico. Nello specifico si parla della Componente A3 degli Oneri Generali di Sistema pagati nelle bollette elettriche.

In questa sommatoria, il costo cumulato annuo, viene quindi incluso il costo degli incentivi degli impianti ammessi a registro in posizione utile.

 

Come è calcolato il costo cumulato degli incentivi per gli impianti avviati col quinto conto energia

Qualche informazione per i più “tecnici”: con il quinto conto energia, come viene calcolato il costo cumulato degli incentivi per i nuovi impianti?

Per il quinto conto energia, che attribuisce tariffe incentivanti onnicomprensive (su Tutta l’energia immessa in rete) e tariffe premio sull’autoconsumo, il costo cumulato dell’incentivo è così calcolato:

– fino all’entrata in esercizio degli impianti è attribuito un incentivo pari alla differenza fra la tariffa incentivante spettante alla data di entrata in esercizio dichiarata dal produttore e il prezzo medio zonale nell’ anno precedente a quello di richiesta di iscrizione.

– dopo l’entrata in esercizio degli impianti il costo dell’incentivo da “mettere a registro” è calcolato per differenza con il prezzo medio zonale dell’anno precedente.

La producibilità annua netta incentivabile è convenzionalmente fissata in 1200 kWh/kW per tutti gli impianti.

Concludendo: la fine degli incentivi al fotovoltaico è segnata dal raggiungimento della quota “limite” di 6,7 miliardi di euro di costo cumulato annuo degli incentivi. Dal raggiungimento di questa soglia si ha un mese di tempo per avviare il proprio impianto fotovoltaico. Superato questo periodo chi installa “al servizio dell’abitazione” può comunque accedere alle detrazioni fiscali Irpef

 

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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2 Commenti

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