In un altro post abbiamo visto quali sono le tariffe incentivanti del quinto conto energia fotovoltaico in vigore dal 27 agosto 2012.
In questo articolo vediamo come funzionano le nuove tariffe incentivanti del quinto conto energia, che inaugura di fatto un nuovo meccanismo di incentivazione che premia, da un lato, l’energia immessa in rete e dall’ altro l’energia autoconsumata in sito.
Tariffa omnicomprensiva e tariffa premio sull’ autoconsumo
Con il quinto conto energia non valgono più infatti i meccanismi dello scambio sul posto e del ritiro dedicato. Con il nuovo regime incentivante la tariffa riconosciuta all’energia fotovoltaica prodotta assume, seguendo il modello tedesco di remunerazione, valore omnicomprensivo, pertanto l’incentivo non sarà più erogato su tutta l’energia prodotta dall’impianto, ma solo sulla quota parte immessa in rete. Sulla quota di energia autoconsumata è invece attribuita un’altra specifica tariffa.
Dunque, con il quinto conto energia per gli impianti di potenza nominale fino a 1 MW, il GSE eroga, per la quota di produzione netta immessa in rete, una tariffa omnicomprensiva, determinata sulla base della potenza e della tipologia di impianto ed individuata rispettivamente per:
– gli impianti fotovoltaici,
– gli impianti integrati con caratteristiche innovative
– gli impianti fotovoltaici a concentrazione.
QUI hai tutte le tabelle.
Per tutti gli impianti di potenza superiore a 1 MW, invece, il GSE eroga in riferimento alla produzione netta immessa in rete, la differenza, se positiva, fra la tariffa onnicomprensiva ed il prezzo zonale orario; tale differenza non può essere superiore alle tariffe omnicomprensive stabilite nel decreto.
Un esempio
Per capire meglio come funziona il nuovo meccanismo di incentivazione facciamo un piccolo esempio.
Avendo un impianto fotovoltaico di 3 Kwp di potenza che produce 3.300 Kwh/anno, con un autoconsumo di circa il 50% potremmo ipotizzare circa 1.600 Kwh in autoconsumo ed i rimanenti 1.700 Kwh immessi in rete.
Quindi, a fronte di un fabbisogno per es., di 3.500 Kwh, possiamo ipotizzare, in un anno:
- 3.300 Kwh totali prodotti dall’impianto fotovoltaico
- 1.600 Kwh autoconsumati istantaneamente
- 1.700 Kwh immessi in rete
- 1.900 Kwh prelevati dalla rete elettrica (cioè: 3.500 – 1.600)
Stando alle tariffe incentivanti del primo semestre di applicazione del quinto conto energia (verosimilmente fino febbraio 2013), sui primi 1.600 Kwh verrà corrisposta la tariffa premio per l’autoconsumo di 0,126 €/Kwh (126 €/Mwh)
Sugli altri 1.700 Kwh immessi in rete verrà corrisposta dal Gse la tariffa omnicomprensiva di 0,208 €/Kwh (cioè i 208 €/Mwh indicati nelle tabelle allegate al decreto).
Per i rimanenti 1.900 Kwh verranno addebitate le regolari fatture in bolletta, pagando l’energia elettrica a prezzo pieno in base all’operatore elettrico.
E’ da tenere presente che anche per questo meccanismo del quinto conto energia il fattore di maggiore risparmio (o guadagno) è e rimane sempre l’ autoconsumo istantaneo. Con questo nuovo meccanismo l’autoconsumo viene anzi premiato con una tariffa incentivante “ad hoc”.
Tornando all’ esempio numerico il titolare dell’impianto fotovoltaico avrà indicativamente nell’anno:
- accrediti per 201,60 € (cioè: 1.600 Kwh * 0,126 €)
- accrediti per 353,60 € (cioè: 1.700 Kwh * 0,208 €)
- risparmio per l’energia autoprodotta ed autoconsumata in sito (istantaneamente). Ipotizzando il costo lordo delle bollette a circa 0,20 euro/Kwh si avrà un risparmio di circa 320 € (cioè: 1.600 Kwh * 0,20 €)
- addebiti per l’energia prelevata dalla rete e pagata con le regolari bollette di circa 380 € (cioè: 1.900 Kwh * 0,20)
Le cifre qui esposte sono indicative e spero utili per capire a grandi linee il nuovo meccanismo incentivante, ma bisogna considerare almeno altre due variabili fondamentali: la prima è il prezzo dell’energia pagata in bolletta, che con gli anni è destinato ad aumentare (anche solo a livello inflazionistico), la seconda è la quantità di energia autoconsumata in sito. Aumentando l’autoconsumo istantaneo, infatti, aumentano in maniera più che proporzionale sia il risparmio in bolletta sia gli introiti derivanti dalla tariffa premio sull’autoconsumo. In questo esempio è stato ipotizzato un autoconsumo di circa il 50%.
Componenti europei, eternit ed amianto..
Gli ultimi fattori da tenere in considerazione per avere un’immagine completa sono le maggiorazioni tariffarie, che possono essere tra loro cumulabili, da sommarsi alle tariffe incentivanti:
- per gli impianti realizzati con componenti “Made in EU” e
- per gli impianti realizzati in sostituzione di coperture in eternit o amianto
Nel primo caso la maggiorazione è di:
- 20 €/MWh se entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2013;
- 10 €/MWh se entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2014;
- 5 €/MWh se entrano in esercizio successivamente al 31 dicembre 2014.
Nel secondo caso la maggiorazione è di:
- 30 €/MWh se la potenza è non superiore a 20 kW e 20 €/MWh se la potenza è superiore a 20 kW, qualora entrino in esercizio entro il 31 dicembre 2013
- 20 €/MWh se la potenza è non superiore a 20 kW e 10 €/MWh se la potenza è superiore a 20 kW, qualora entrino in esercizio entro il 31 dicembre 2014
- 10 €/MWh se la potenza è non superiore a 20 kW e 5 €/MWh se la potenza è superiore a 20 kW, qualora entrino in esercizio successivamente al 31 dicembre 2014.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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