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Fotovoltaico 2013 : 4 proposte a costo zero

Ultimo aggiornamento: 20-04-2013
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La fine del quinto conto energia per l’incentivazione del solare fotovoltaico si avvicina. Il contatore Gse segna ad oggi, giugno 2013 ,  più di 6,6 miliardi di euro come spesa totale cumulata per gli incentivi (cifra rivista al ribasso a seguito dei recenti aggiornamenti nei conteggi). Il limite che segna la fine degli incentivi è di 6,7 miliardi di euro. Mancano quindi circa 100 milioni di incentivi per raggiungere, sicuramente nel 2013 , la fine del fotovoltaico incentivato in conto energia.

In un comunicato Anie-Gifi, associazione di rappresentanza delle imprese fotovoltaiche italiane, chiede alla politica la realizzazione di alcuni interventi: misure a costo zero, ma che possono dare al fotovoltaico del 2013 quel minimo di stabilità e garanzie che gli sono necessarie per sopravvivere, in questo periodo particolarmente delicato, e portare gradualmente il settore alla piena competitività con le fonti convenzionali (grid parity).

A qualche decina di giorni alla fine dei fondi dedicati al finanziamento del conto energia, l’associazione di rappresentanza più importante del settore ha incontrato la politica per “fare il punto” e per capire quali possono essere le richieste per “rilanciare” o almeno per garantire la sopravvivenza del comparto dopo le elezioni 2013 e dopo la fine degli incentivi.

 

Fotovoltaico 2013: ecco il punto

Anzi, i punti..

fotovoltaico 2013 : il punto e le proposte

Il fotovoltaico in Italia ha ottenuto fino ai primi mesi del 2013 importanti risultati impensabili fino a qualche anno fa:

  • 17 Gigawatt di potenza installata;
  • il 95% dei comuni in italia ha almeno un impianto fotovoltaico sul proprio territorio;
  • nel 2012 il fotovoltaico ha prodotto energia elettrica pulita per il 5,63% della domanda;
  • la crescita del fotovoltaico ha oltrepassato le previsioni di tutte le precedenti legislature;
  • il fotovoltaico tende a ridurre il prezzo dell’energia di giorno;
  • il fotovoltaico ha ridotto la spesa energetica nazionale riducendo per esempio le importazioni di gas dall’estero per le centrali elettriche;
  • il fotovoltaico ha ridotto la dipendenza energetica nazionale dall’estero procurando vantaggi economici;
  • il fotovoltaico ha procurato vantaggi ambientali in quanto a riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.

Nonostante questi vantaggi individuali e collettivi, associati alla sensibile riduzione dei prezzi negli ultimi anni, il comparto, stando alle dichiarazioni dai maggiori player del settore, rischia oggi un “fermo” commerciale. Il fotovoltaico dei medi e grandi impianti rischia di non sopravvivere oltre la fine degli incentivi, prevista comunque entro il 2013, se non si crea un’adeguata certezza e stabilità normativa che possa permettere programmi di investimento certi a medio e lungo termine. Almeno fino al raggiungimento della famigerata “grid parity”, ovvero quel “prezzo di pareggio” in cui il costo/kwh prodotto da fotovoltaico domestico o industriale (utilizzato in autoconsumo) risulta conveniente rispetto al costo Kwh dell’energia acquistata in bolletta e prodotta dalle fonti convenzionali. Parlando di grandi impianti fotovoltaici e di vendita esclusiva dell’energia alla rete si parla in realtà di “market parity”.

Dalle dichiarazioni di Valerio Natalizia, presidente Anie-Gifi: «Gli incentivi del quinto Conto Energia sono ormai in via di esaurimento. Senza un intervento rapido della politica rischiamo di scomparire e mandare all’aria gli investimenti di questi anni»

Tenendo come obiettivo il graduale e pieno raggiungimento della grid parity del fotovoltaico nel 2013, le proposte di Anie-Gifi non vanno nella direzione di richiedere ulteriori incentivi o sussidi al settore, ma vanno verso la creazione delle giuste condizioni per andare oltre gli incentivi: a breve il fotovoltaico, infatti, dovrà iniziare a “camminare con le proprie gambe” facendo affidamento esclusivamente sulla propria capacità di generare introiti e risparmi a sufficienza per potersi ripagare.

Ecco quattro proposte per il 2013.

 

Fotovoltaico 2013: ecco le proposte

Ecco alcune delle proposte “a costo zero” proposte dall’associazione di settore:

  • togliere burocrazia al fotovoltaico, semplificando alcune procedure, per esempio attraverso l’introduzione di un modello unico semplificato per le autorizzazioni e le connessioni in rete;
  • rivedere e definire bene la questione delle detrazioni fiscali 50% Irpef (da estendere eventualmente anche alle persone giuridiche). Su queste, per esempio, ancora oggi non si hanno informazioni certe neanche da parte dell’Agenzia delle Entrate;
  • facilitare l’accesso al credito eventualmente attraverso l’istituzione di un fondo rotativo;
  • regolare a livello normativo i sistemi di accumulo e le smart grid;

 

Queste dunque le misure principali, misure a costo zero, importanti per garantire la sopravvivenza del settore dopo gli incentivi e per consentire il graduale “traghettamento” del comparto del fotovoltaico verso la tanto attesa grid parity (o la “market parity” nel settore commerciale). Ovviamente il tutto dovrà avvenire in concomitanza con l’ulteriore discesa dei prezzi di mercato del fotovoltaico ancora per, almeno, tutto l’anno 2013.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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