I moduli per il fotovoltaico sono tra i prodotti oggi maggiormente commercializzati nel settore energetico, tanto da aver creato nel corso dell’ultimo anno il fenomeno dell’oversupply, ovvero della sovrapproduzione mondiale rispetto all’effettiva domanda.
Se da un lato, infatti, alcuni paesi hanno introdotto già da tempo le loro misure incentivanti per dare avvio e sviluppo al mercato dei moduli fv, dall’altro lato molti altri paesi iniziano solo oggi (o non hanno ancora iniziato) ad avviare misure di sostegno al fotovoltaico ed alle fonti rinnovabili.
Con i costi correnti di produzione dei moduli per il fotovoltaico, infatti, in un mercato ancora relativamente giovane, l’avvio della commercializzazione dei moduli in molti paesi ha avuto inizialmente bisogno di misure incentivanti per renderle competitive con le tradizionali tecnologie energetiche. Nonostante ciò, il mercato dei moduli, totalmente globalizzato, si è sviluppato con vigore raggiungendo elevati livelli di produzione a livello mondiale, tanto da raggiungere, nel giro di qualche anno, l’oversupply, la sovrapproduzione temporanea rispetto alla domanda reale di mercato.
Come si sviluppa la filiera dei moduli per il fotovoltaico?
Le fasi a monte della filiera della commercializzazione dei moduli per il fotovoltaico, quelle relative alla produzione del silicio di grado solare, delle celle e dei moduli fotovoltaici, sono state caratterizzate dal fenomeno dell‘oversupply: a livello mondiale abbiamo assistito ad un’esplosione delle produzioni a monte della filiera e ad una sovrapproduzione dei componenti fotovoltaici rispetto alla domanda di mercato (seppur in forte crescita). A valle della filiera si è invece assistito ad una sempre maggiore integrazione verticale delle realtà produttive: diverse aziende hanno preso in carica tutte le fasi di produzione dei moduli: dalla lavorazione del silicio alla commercializzazione del prodotto finito.
Tra gli avvenimenti che più hanno caratterizzato il cambiamento (e l’assestamento) nella filiera del fotovoltaico c’è la “guerra dei prezzi”. In un mercato completamente globalizzato, infatti, produttori occidentali e cinesi dei moduli si trovano in forte contrasto, al punto che, da parte degli organismi di controllo occidentali si sono inserite misure anti-dumping, in USA ed Europa. Queste misure hanno creato, d’altro canto, un forte consolidamento del mercato per via della stabilizzazione e “normalizzazione” dei prezzi dei moduli e delle quantità prodotte rispetto alla domanda.
Il fenomeno dell’oversupply, da un lato, e le misure anti-dumping, dall’altro, hanno creato una certa contrazione e stabilizzazione del mercato dei moduli per il fotovoltaico, con un volume d’affari più che dimezzato rispetto al 2011.
Nell’area della produzione di silicio e wafer, alla base della produzione dei moduli per il fotovoltaico, i produttori italiani stanno praticamente scomparendo, e così è anche per ciò che concerne la produzione di celle e moduli fotovoltaici i cui produttori italiani contribuiscono solo per il 13% del volume totale d’affari.
Così non è, invece, per gli inverter per i quali la produzione di origine italiana incide per il 35% dell’intero fatturato.
Per tutti gli altri componenti, infine, la filiera italiana incide per il 40% del totale, fatte salve, ovviamente, le componenti di progettazione e installazione dei moduli che generano un volume d’affari per l’80% destinato a rimanere in Italia.
In definitiva, il mercato dei moduli per il fotovoltaico e la sua filiera produttiva ha visto ad oggi due processi congiunti:
- da un lato: il progressivo adattamento dell’offerta rispetto alla domanda, con uno slittamento della già scarsa filiera italiana (a monte) dall’ Italia verso l’estero;
- dall’altro lato: la progressiva stabilizzazione dei prezzi di produzione dei moduli che, come conseguenza della forte concorrenza internazionale (soprattutto ad opera dei produttori cinesi), ha visto un’accentuata riduzione dei prezzi di produzione e di commercializzazione dei moduli per il fotovoltaico ed una conseguente riduzione delle marginalità di guadagno dei produttori in ogni fase della filiera.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
Articolo correlato: I Prezzi dei Pannelli Fotovoltaici, a che punto siamo?