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Fotovoltaico industriale senza incentivi nè detrazioni: la prima realizzazione

Ultimo aggiornamento: 31-10-2013
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No incentivi, no detrazioni. Questa la sfida del fotovoltaico industriale per il prossimo periodo. Sarà ancora conveniente? Un esempio ci viene da Rosolina, Rovigo, dove la ditta ittica NewSea srl ha realizzato uno dei primi impianti fotovoltaici industriali senza alcun tipo di sostegno statale: nè incentivi, nè detrazioni.

Mentre per il fotovoltaico domestico ci sono i benefici delle detrazioni fiscali al 50%, per il fotovoltaico industriale, almeno per ora, di detrazioni fiscali non se ne parla. Un impianto fotovoltaico installato sul tetto di un’industria deve quindi fare i conti (è proprio il caso di dirlo) con i propri costi ed i propri benefici, senza più nessuna forma di sostegno statale.

Ovviamente la convenienza del progetto dipende sempre dal rapporto costi-benefici. Il costo è quello della realizzazione completa “chiavi in mano”. I benefici sono invece quelli provenienti dall’autoconsumo elettrico che è in grado di generare l’impianto fotovoltaico per l’azienda. Maggiore autoconsumo della “propria” energia, vuol dire prima di tutto maggior risparmio generato dai minori prelievi di energia dalla rete. Questo risparmio dovrebbe nel tempo ripagare i costi dell’impianto e portare ulteriori benefici economici.

Si tratterebbe, in questo caso, di un investimento “puro“, che dovrebbe, nel tempo, ripagarsi da sè grazie ai risparmi generati.

A Rosolina (RO), dunque, la prima impresa italiana che realizza un impianto fotovoltaico esattamente dimensionato sulle proprie necessità e progettato secondo i principi di Smart city. La realizzazione dovrebbe raggiungere la famigerata grid parity, ovvero quella situazione di mercato in cui l’energia elettrica prodotta dal fotovoltaico sarebbe più conveniente, a conti fatti, dell’energia tradizionale acquistata dalla rete, senza sfruttare gli incentivi statali, nè le detrazioni fiscali.

fotovoltaico industriale senza incentivi

Leggi qui ulteriori info sulla grid parity.

L’impianto fotovoltaico ha una potenza di 200 kw, è costituito da 782 pannelli fotovoltaici e funziona praticamente tutto in autoconsumo. Ribadiamo che l’autoconsumo fotovoltaico è sempre il fattore di maggior guadagno, perchè evita il prelievo dalla rete che ha un costo per kwh decisamente maggiore rispetto al kwh autoprodotto col fotovoltaico.

Leggi qui tutti i vantaggi derivanti dall’autoconsumo fotovoltaico.

L’impianto fotovoltaico industriale garantirà alla NewSea srl 220 mila kwh annui di energia pulita (che diventerà praticamente il risparmio annuale generato) ed all’ambiente il risparmio di oltre 95 tonnellate l’anno di Co2.

Efficienza energetica, dunque, e sostenibilità ambientale, questi i primi obiettivi per l’azienda che punta, ovviamente, anche alla sostenibilità finanziaria dell’intero progetto. Oltre ad adeguati costi di investimento, infatti, sarà necessario un adeguato sfruttamento dell’impianto per il fabbisogno aziendale.

Il progetto della NewSea srl ha buoni risvolti anche sul territorio: ha volutamente creato un indotto locale avendo espressamente voluto non solo un’azienda italiana (la Tumiati Impianti), ma anche personale locale e componenti rigorosamente Made in Italy.

In tempi duri per il fotovoltaico industriale, dopo i tempi delle “vacche d’oro”, il project manager Massimiliano Braghin ha dimostrato come con un adeguato dettaglio finanziario ed allineando il progetto ai reali fabbisogni energetici si possono avere rendimenti “anche più interessanti di prima”, anche senza incentivi statali nè detrazioni fiscali.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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