Per i pannelli fotovoltaici è più importante considerare l’efficienza o l’economicità?
L’obiettivo della tanto attesa “grid parity” è rendere i pannelli fotovoltaici tanto economici da poterli fare competere direttamente con il prezzo di acquisto del kwh delle tradizionali centrali elettriche. Solo dopo il raggiungimento della grid parity i pannelli fotovoltaici potranno diventare la reale alternativa al sistema energetico attuale.
Leggi qui l’articolo che spiega cosa è la grid parity.
Il fotovoltaico ha già raggiunto quel livello di economicità/efficienza che lo rende realmente competitivo?
Rispondere a questa domanda è tutt’altro che semplice o scontato. Le variabili sono tante, ma le principali riguardano le due caratteristiche principali dei pannelli fotovoltaici:
- il costo. Cioè: quanto il kwh viene pagato dall’utente finale
- l’efficienza. Cioè: quanti kwh producono i pannelli per metro quadrato
Le due caratteristiche non possono essere considerate separatamente: sono le due facce della stessa medaglia. E’ insufficiente parlare dei costi senza considerare l’efficienza produttiva dei moduli, come è insufficiente parlare dei rendimenti dei pannelli se non li si rapporta al costo dell’impianto per kwh prodotto.
Dunque: è più importante considerare l’efficienza dei pannelli fotovoltaici o la loro economicità? La risposta, come spesso accade, sta nel mezzo.
L’obiettivo principale del comparto rimane sempre e comunque ridurre i costi per raggiungere la grid parity, obiettivo sempre più impellente vista la fine degli incentivi. Tuttavia nel perseguimento della maggiore economicità rientra l’aumento dell’efficienza, della resa produttiva della tecnologia: si tratta di un rapporto costo/efficienza.
Fino a ieri tutti gli operatori e gli utenti inseguivano l’obiettivo dell’economicità, ricercando costantemente l’abbassamento dei costi di produzione e di vendita dei loro prodotti. Oggi si ricerca molto più di un tempo sull’efficienza (che è poi un modo diverso per diminuire il costo per Kw prodotto).
I pannelli fotovoltaici monocristallini sono quelli che hanno maggiore efficienza. I più avanzati diffusi sul mercato raggiungono valori intorno al 20% di efficienza (ad esempio questi). Ciò vuol dire che solo il 20% dell’irraggiamento ricevuto viene trasformato in energia elettrica. Oltre a questi sono stati creati diversi prototipi in grado di raggiungere livelli di efficienza molto più elevati: fino ad oltre il 40% utilizzando il fotovoltaico a concentrazione (leggi qui un esempio).
I pannelli monocristallini sono dunque i più efficienti ma sono anche i più costosi.
I pannelli in silicio policristallino sono poco meno efficienti dei mono, però hanno il vantaggio di essere leggermente più economici.
I pannelli fotovoltaici a film sottile, infine, hanno rendimenti per metro quadrato abbastanza minori, ma hanno il vantaggio di essere in genere i più economici nel rapporto costo/efficienza, anche perchè sono in grado di produrre bene anche in condizioni di scarso irraggiamento o di alte temperature.
La soluzione ideale tra l’efficienza e l’economicità dei pannelli fotovoltaici dipende quindi anche dal tipo di installazione e dalle caratteristiche del sito di realizzazione dell’impianto.
Pannelli fotovoltaici, dunque: efficienza o economicità? La domanda è in realtà mal posta visto che i due aspetti sono in realtà le due facce della stessa medaglia: la maggiore efficienza comporta una maggiore economicità.
Comunque sia, la sfida del fotovoltaico di nuova generazione è sempre più quella di produrre pannelli fotovoltaici ad alta efficienza e basso costo.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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