La nuova era del fotovoltaico passa per i sistemi a batterie per l’accumulo temporaneo dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici. Il beneficio del sistema di accumulo, che utilizza batterie per lo stoccaggio giornaliero dell’energia prodotta, è l’estensione dell’autoconsumo fotovoltaico ben oltre le ore di produzione giornaliera dell’energia.
In altri termini: di giorno il sole produce energie elettrica, ma non tutta l’energia prodotta viene consumata nel momento stesso della produzione. Come utilizzare la “propria energia” anche nelle fasce serali e notturne? Attraverso appositi sistemi di accumulo temporaneo con batterie: sistemi in grado di rendere disponibile l’elettricità prodotta dal proprio impianto anche quando l’impianto non produce.
L’utilizzo della propria energia risulta infatti la modalità più conveniente di consumo elettrico perchè in questo modo non vengono pagati tutti quei servizi che vengono tradizionalmente addebitati con le bollette elettriche.
Tra immissione/prelievo (da un lato) ed autoconsumo fotovoltaico (dall’altro) ciò che procura i maggiori benefici per qualsiasi utente elettrico è l’autoconsumo: un sistema a batterie per impianti fotovoltaici procura buoni risparmi economici in quanto è in grado di ridurre considerevolmente il prelievo di rete aumentando la quantità di energia auto-prodotta ed autoconsumata in loco (l’effettiva convenienza di questo sistema è sempre, ovviamente, proporzionale al costo di acquisto).
Ecco una breve recensione di un’altro di questi sistemi a batterie, prodotti nuovi sul mercato, e per questo ancora “unici nel loro genere”.
Il sistema a batterie per impianti fotovoltaici prodotto da EDP srl (prodotto “made in Italy”), già in produzione in Italia, è un impianto di accumulo che, stando a quanto scrive la casa produttrice, sarebbe installabile su impianti fotovoltaici già in funzione, senza compromettere la ricezione degli incentivi.
Nota non da poco, questa, visto che il Gse, con una recente nota, ha praticamente vietato la modifica delle configurazioni impiantistiche per gli impianti fotovoltaici che già ricevono gli incentivi.
Per informazioni sul divieto posto dal gse leggi: “Ho già il fotovoltaico con gli incentivi, posso mettere un sistema di accumulo?”
Lo studio e la progettazione del prodotto, secondo EDP srl, consentirebbe l’installazione regolare di questo sistema a batterie anche su impianti fotovoltaici già esistenti. A differenza di quanto viene proposto oggi sul mercato, infatti, il sistema viene installato subito dopo il “magnetotermico dell’utenza domestica” e questa particolarità renderebbe compatibile il sistema per l’integrazione con impianti fotovoltaici già in funzione. Questa caratteristica non contravverrebbe, secondo le parole dei produttori, a quanto disposto dall’attuale normativa tecnica.
Secondo la casa produttrice, inoltre, questo sistema a batterie sarebbe l’unico, ad oggi, ad essere perfettamente integrabile su installazioni fotovoltaiche già esistenti, senza contravvenire alle norme vigenti.
Ecco qualche caratteristica tecnica.
E’ un dispositivo di accumulo di elettricità con potenza massima continua di 5 kw in ingresso ed in uscita.
Lo stoccaggio avviene con batterie al litio a ferro fosfato, con capacità di accumulo netta opzionabile da 5kwh fino a 30 kwh (in genere 4 kwh* sono sufficienti per elevare l’autoconsumo medio ad oltre il 70% per una famiglia “standard”, che si traduce in un risparmio in bolletta di circa il 70%).
Per questo tipo di batterie sono garantiti 4.800 cicli di carica/scarica per circa 12 anni di funzionamento, prima della sostituzione.
Per avere un’immagine “visiva”: le dimensioni della “scatola” sono di 45x33x14 cm per un peso complessivo di circa 68 kg (per il modello con batterie da 5 kwh di stoccaggio).
Ovviamente, secondo i meccanismi spiegati qui sopra, l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico viene consumata, a seconda dei bisogni, direttamente dal nucleo famigliare o accumulata nelle batterie per essere utilizzata in altro momento.
Ma, nel momento in cui l’energia auto-prodotta, non dovesse bastare a soddisfare i bisogni dell’utente, il sistema preleverà in automatico dalla rete elettrica.
* Ipotizzando consumi annuali di 4.000 kwh: 4.000 kwh diviso 365 giorni per il 35% di consumi nella fascia serale/mattutina= 3,8-4 kwh/giorno
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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