Abbattere i costi del fotovoltaico? Ecco 9 regole per tagliare i costi delle installazioni ed aumentare i benefici economici del proprio investimento.
La prima cosa con cui deve fare i conti (è proprio il caso di dirlo) chi vuole installare un impianto fotovoltaico sono i prezzi delle installazioni. Il fotovoltaico è una scelta green, e questo è assodato, però spesso i costi e una “sana diffidenza”, frenano l’entusiasmo per un impianto fotovoltaico sul tetto di casa propria. Spesso ci si chiede se una installazione sul proprio tetto sia realmente conveniente e se l’investimento sia realmente un buon investimento, considerando tasse, costi burocratici, allacciamenti, valore dell’energia elettrica, ecc..
Il fotovoltaico domestico è ancora remunerativo, grazie soprattutto alle detrazioni fiscali che apportano gli stessi benefici che apportavano gli incentivi del quinto conto energia.
La convenienza è in effetti, a conti fatti, sempre un rapporto tra costi e benefici e, ove non ci sia una precisione assoluta nella stima dei benefici, possiamo intervenire sui costi, intervenendo, per quanto possibile, per abbattere i costi delle installazioni.
Come abbattere i costi delle installazioni?
Bene, la prima cosa è questa: per abbattere i costi delle installazioni bisogna “rimboccarsi le maniche” ed assumere attivamente la responsabilità di ciò che si sta per fare, ricercando ed interessandosi in prima persona. Prendendo in carico in prima persona alcuni aspetti, alcune fasi, ed alcune scelte per la realizzazione del proprio impianto fv si ottengono senz’altro i maggiori benefici.
Ecco 9 regole da tenere bene a mente per ridurre al massimo le spese di realizzazione del proprio impianto fv.
1) Gruppi acquisto
Il principio è semplice: l’unione fa la forza, non solo per il cliente finale, che può avere un maggior potere contrattuale, ma anche per l’esecutore dei lavori che può ottimizzare le fasi di installazione per più clienti e può tagliare i costi di installazione accaparrandosi più commesse contemporaneamente. I gruppi di acquisto possono assere piccoli o grandi ed i benefici sono in genere direttamente proporzionali all’entità dalle commessa complessiva.
In mancanza di gruppi di acquisto già costituiti, il consiglio è quello di considerare la regola successiva.
2) Associarsi con altri vicini
Un conto è chiedere 1 preventivo per il mio impianto. Un altro è chiedere 10 preventivi per il mio impianto e per quello di altre 9 persone a me vicine e interessate all’installazione. In una situazione in cui riesco a trovare dei vicini di casa propensi al fotovoltaico è molto più facile ottenere offerte vantaggiose “collettive”. La situazione, infatti, sarebbe favorevole anche per lo stesso installatore che in una volta acquisisce 10 clienti.
3) Comprare alla fonte saltando gli intermediari
Per quanto possibile può risultare utile acquistare il materiale direttamente da un fornitore o da un grosso distributore di pannelli fotovoltaici, inverter o, meglio, di kit fotovoltaici completi. Saltando degli intermediari si evitano dei ricarichi di prezzo che, nella catena del valore, portano a far lievitare considerevolmente il prezzo finale del prodotto.
Un acquisto a “Km zero” può a volte essere la migliore soluzione (anche per favorire i produttori locali).
4) Chiedere diversi preventivi collettivi
Questa è la “regola di base” per chi si accinge a realizzare progetti di ogni tipo, soprattutto se di una certa entità. Ed è la regola base del mercato concorrenziale. Almeno 3-4 preventivi, dunque, ma più sono, meglio è.
Ecco alcune regole per distinguere un buon preventivo.
5) Sfruttare le detrazioni fiscali 50%
Il beneficio economico derivante dalle detrazioni fiscali del 50% è equiparabile a quello degli incentivi del conto energia. Le detrazioni fiscali saranno del 50% per tutto il 2014 e sono applicabili a tutte le installazioni fotovoltaiche poste al servizio dell’abitazione. Lo sgravio fiscale fa pagare l’impianto la metà, restituendo il 50% delle spese attraverso detrazioni fiscali Irpef spalmate in 10 anni.
Leggi qui per approfondire le detrazioni fiscali.
6) Aumentare l’autoconsumo con nuove abitudini di consumo
L’autoconsumo, cioè l’utilizzo di energia direttamente nei momenti di produzione dell’impianto fotovoltaico, è il fattore di maggiore guadagno perchè evita l’acquisto di elettricità in bolletta. E’ più conveniente autoconsumare che immettere energia in rete per poi ottenere rimborsi.
Come aumentare l’autoconsumo?
Uno dei modi è cambiare alcune abitudini di consumo: facendo andare, per esempio, lavatrice, lavastoviglie, ferro da stiro ed altri apparecchi elettrici nelle ore in cui l’impianto fotovoltaico è produttivo. In questo modo si massimizza autoconsumo e risparmio.
Leggi qui per ulteriori informazioni sui benefici dell’autoconsumo.
7) Sostituire apparecchi a gas con apparecchi elettrici
Un altro modo per massimizzare l’autoconsumo con l’impianto fotovoltaico è sostituire i tradizionali apparecchi a gas con apparecchi elettrici: sostituendo la caldaia a gas per acqua e riscaldamento con un impianto in pompa di calore (elettrico) o con caldaia o fuochi cucina elettrici, si avrà maggior possibilità di autoconsumare interamente l’energia autoprodotta dal proprio impianto fv.
8) Piccolo sistema batterie
Un sistema di accumulo a batterie permette di mettere da parte l’energia prodotta durante il giorno (energia non immediatamente auto-consumata) per renderla disponibile di sera e di notte, quando nelle case avviene la maggior parte del consumo elettrico. In questo modo si potrà sfruttare la propria energia anche quando l’impianto fv non produce, riducendo così il prelievo di energia dalla rete ed il pagamento delle bollette elettriche. Per i sistemi d’accumulo, che hanno un costo, bisogna valutare bene il rapporto costi-benefici.
Per approfondire tutti i vantaggi di un sistema d’accumulo fotovoltaico leggi qui.
9) Ottimizzatore
Un ottimizzatore è un apparecchio che permette una gestione “intelligente” dei flussi di energia prodotti dall’impianto fotovoltaico per renderli fruibili al meglio dalla propria utenza di casa. Se un pannello fotovoltaico non funziona al meglio, per esempio, può compromettere il buon rendimento dell’intero impianto. E’ importante per questo monitorare ed intervenire tempestivamente in caso di malfunzionamento o guasti dell’impianto fv.
Per scoprire cosa è e quali sono i benefici di un ottimizzatore leggi questo articolo.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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