Il conto energia prevede, oltre alle altre forme di incentivo spiegate nei post precedenti, un premio abbinato all’uso efficiente dell’energia negli edifici. L’incentivo è assegnato per gli impianti fotovoltaici installati e destinati ad alimentare (anche solo parzialmente) non solo utenze di immobili oggetto di ristrutturazione secondo i criteri dell’efficienza energetica, ma anche edifici di nuova costruzione concepiti con bassi indici di consumo energetico.
Il premio si configura come una maggiorazione della tariffa incentivante ed è riconosciuto qualora gli edifici ottengano, sulla base di una specifica certificazione energetica, un basso indice di prestazione energetica.
L’indice di prestazione energetica (EP) è un indicatore che esprime il consumo di energia primaria totale riferito all’unità di superficie utile o di volume lordo, espresso rispettivamente in Kwh/mq/anno o Kwh/metrocubo/anno.
In questo caso l’indice fa riferimento al fabbisogno specifico di energia primaria per la sola climatizzazione invernale.
Senza addentrarci in dettagli troppo tecnici possiamo dire, intanto, che il premio consiste in una maggiorazione percentuale del 30% della tariffa incentivante base, determinata in relazione alla tipologia di integrazione e taglia del mio impianto.
Quindi se, ad esempio, la mia nuova abitazione ha un indice di prestazione energetica rientrante nei parametri definiti per legge, indice definito e certificato in base a particolari requisiti tecnici, allora la tariffa incentivante prevista per la mia tipologia e dimensione di impianto sarà incrementata del 30% sugli interi vent’anni. Se installo un impianto totalmente integrato di 30 Kwp, la tariffa riconosciuta sarà di 0,548 Euro, anzichè di 0,422 Euro, per ogni chilowattora di energia prodotta dall’impianto. Questa maggiore tariffa incentivante è riconosciuta per tutto il periodo in cui ho diritto agli incentivi (i vent’anni previsti dal conto energia).
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