Non tutti sanno che, quando viene installato un impianto fotovoltaico, il titolare non deve preoccuparsi delle spese di smaltimento dei pannelli fotovoltaici, perchè sono già incluse nel prezzo delle fornitura.
Per legge, infatti, le spese di smaltimento vengono pagate direttamente alla fonte: direttamente all’acquisto dei moduli fotovoltaici e degli inverter. I produttori ed i distributori grossisti, infatti, secondo direttive europee, devono obbligatoriamente aderire a dei consorzi di smaltimento dei pannelli che, a fine vita impianto, si dovranno occupare del ritiro, dello smaltimento e del riciclo delle componenti dell’impianto fotovoltaico. Questo tipo di rifiuti elettronici va infatti trattato per la separazione ed il riciclaggio delle singole componenti, come molti altri tipi di rifiuti elettronici ed elettrici. L’Unione Europea impone delle chiare direttive a riguardo.
Dunque, tre punti importanti sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici:
- il fotovoltaico dopo 25-30 anni, non produce un rifiuto “comune”. Il fotovoltaico, al pari di altri rifiuti elettronici, va trattato per lo smaltimento ed il riciclaggio; queste sono direttive Europee (che l’Italia deve recepire);
- le spese di smaltimento dei pannelli fotovoltaici sono già pagate all’atto dell’acquisto (il titolare dell’installazione non dovrà occuparsi in futuro di smaltire i moduli, o di sborsare altro denaro, ma dovrà solo chiamare l’apposito consorzio di smaltimento che dovrà provvedere al ritiro, allo smaltimento ed al trasporto presso le imprese di riciclaggio;
- i soggetti che prendono in carico il ritiro e smaltimento dei moduli fv sono dei consorzi, alcuni dei quali di taratura europea. I consorzi devono essere in ogni caso certificati. Questi nascono per provvedere alla gestione dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) ed hanno il compito di gestire il trasporto, il trattamento ed il recupero dei rifiuti elettronici sull’intero territorio nazionale. Nello specifico: gli enti Locali si occupano di raccogliere nelle proprie piattaforme comunali i rifiuti elettronici. Da queste i Consorzi provvedono al ritiro ed al trasporto verso i centri di trattamento/riciclo.
La norma di cui si parla, in realtà, non è specifica solo per gli impianti fotovoltaici, ma riguarda una miriade di altri tipi di rifiuti elettronici ed elettrici: si tratta, appunto, della normativa RAEE. Nello specifico è la direttiva europea RAEE che deve essere recepita in Italia attraverso un sistema RAEE Nazionale.
Attraverso l’acquisto dei componenti fv, dunque, si paga l’adesione del produttore ad un consorzio che si occuperà dello smaltimento.
In Italia quali sono i consorzi a cui si pagano le spese di smaltimento dei pannelli fotovoltaici?
Ad oggi sono 11 in Italia i consorzi e le società di smaltimento RAEE per il fotovoltaico:
- Cobat
- Ecoem
- Ecolight
- Ecoped
- Eco-PV
- Re Media
- E-Cycle
- Erp Italia
- La mia Energia
- PV Cycle Italia
- Raee Cycle
Per ulteriori approfondimenti leggi questi articoli:
- I pannelli fotovoltaici si possono riciclare?
- Cosa sono il consorzio PvCycle e l’italiana Ecolight?
- Riciclo e smaltimento dei pannelli fotovoltaici
- smaltimento del fotovoltaico, a chi spetta
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