Investire nel fotovoltaico conviene o non conviene ? L’investimento fotovoltaico è un’ottima soluzione se valutata in relazione ad almeno due fattori: costi e benefici: quali costi ha investire nel fotovoltaico oggi? E quali benefici mi porta nel tempo?
Investire nel fotovoltaico conviene, ma dipende sempre dal rapporto tra i costi ed i benefici che l’operazione procurerà nel tempo. Un impianto fotovoltaico costa, certo, anche se molto meno rispetto a solo qualche anno fa, ma porta dei benefici economici sul medio-lungo periodo, sia che lo si installi in ambito domestico, sia che lo si installi in ambito industriale. Ovviamente le condizioni di installazione determinano i piani di rientro dall’investimento, ma, in ogni caso, cioè che fa veramente la differenza è la quantità di energia che si riesce ad autoconsumare.
Partiamo dai costi: quanto costa oggi mettere il fotovoltaico? Oggi si trovano prezzi per installazioni “chiavi in mano”, per i piccoli impianti, di 2mila – 2mila 500 euro al Kw. Per i grandi impianti, invece, i prezzi unitari (per kw installato) sono via via più convenienti.
In primo luogo, dunque: investire nel fotovoltaico conviene ancora e garantisce numerosi benefici, sia dal punto di vista di immagine (per le aziende) che dal punto di vista economico, per aziende, famiglie e investitori. La parola d’ordine, ad ogni modo, è “pazienza”: il ritorno economico dall’investimento avviene in almeno 6-7 anni ed il guadagno effettivo si ottiene nei successivi anni di funzionamento. Cioè: i primi anni servono ad ammortizzare i costi dell’impianto, gli anni successivi servono a risparmiare effettivamente sui costi in bolletta. La convenienza del fotovoltaico, infatti, non va calcolata nel primo anno o nei primi 5 anni. La convenienza di un impianto va stimata sull’intero periodo di funzionamento dell’impianto, che è di 25-30 anni. Si tratta di un investimento di medio o lungo periodo, dunque, ed i vantaggi vanno calcolati almeno sui 20 anni.
La domanda giusta da porsi mettendo un impianto fotovoltaico è: quanto può farmi risparmiare?
Oggi, la domanda giusta per capire se investire nel fotovoltaico conviene, non è: “quanto ci guadagno”. La domanda giusta è: “quanto posso risparmiare sugli attuali costi energetici?”. Un impianto, infatti, è veramente conveniente se riesco ad utilizzarlo per ridurre al minimo i prelievi di rete. Per ridurre al minimo, cioè, le bollette energetiche: sostituire, per quanto possibile, l’energia prelevata (e pagata in bolletta) con l’autoproduzione/autoconsumo è oggi l’opzione più conveniente.
Ma per far questo non basta più, come era prima, installare semplicemente un impianto sul proprio tetto e ricevere gli incentivi. Oggi bisogna installare l’impianto e saperlo sfruttare al meglio, modificando anche il proprio profilo di consumo. Questo lo si può fare, ad esempio, spostando i propri consumi elettrici negli orari (o nei giorni) in cui il sole produce istantaneamente sufficiente energia: in questo modo l’energia prodotta sul momento viene immediatamente autoconsumata, senza passare per la rete enel.
Per agevolare l’ottimizzazione dei consumi energetici esistono in commercio numerosi dispositivi in grado di attivare automaticamente apparecchi elettrici programmabili (lavatrice, lavastoviglie, ecc…) solo quando il proprio impianto produce l’energia sufficiente a farli funzionare. Questi dispositivi permettono di massimizzare i benefici del fotovoltaico installato sul proprio edificio senza accumulare l’energia di giorno per utilizzarla la sera.
La scelta di investire nel fotovoltaico poteva apparire azzardata in un primo momento, agli esordi del mercato, in particolar modo per l’entità del costo iniziale, che era piuttosto probante anche per installazioni di piccola entità. Oggi, con prezzi al chilowatt ridotti di due terzi rispetto a soli 5 anni fa, il fotovoltaico è molto più abbordabile, anche per piccole installazioni ad uso domestico. Con i prezzi di oggi, dunque, investire nel fotovoltaico conviene ed è anche abbastanza redditizio senza gli incentivi e con quote di autoconsumo intorno al 70% dell’energia prodotta. Cioè: se riesco ad utilizzare la maggior parte dell’energia prodotta “in proprio” riesco a ridurre le bollette e con il risparmio ottenuto riesco ad ammortizzare in qualche anno il costo dell’impianto, tagliando le bollette negli anni successivi a quelli di ammortamento impianto.
Il fotovoltaico e le detrazioni fiscali: costi dimezzati
Ecco un secondo motivo per cui investire nel fotovoltaico conviene ancora: le agevolazioni fiscali.
Il conto energia, gli incentivi, sono finiti ormai da tempo, ma oggi abbiamo a disposizione nuove opportunità che riducono i costi di acquisto degli impianti e rendono ancora più conveniente l’investimento: le detrazioni fiscali Irpef del 50% sui costi di realizzazione impianto.
Questi sgravi, cumulabili eventualmente con quelli per il risparmio e l’efficienza energetica (65%), garantiscono migliori performance e più rapidi tempi di rientro dall’investimento fotovoltaico.
Con le detrazioni fiscali 50% gli impianti domestico-residenziali (non quelli aziendali e commerciali) costano di fatto la metà. Le detrazioni fiscali, però non sono fruibili da tutti. Sono fruibili dai privati che decidono di mettere il fotovoltaico sul tetto di casa per far fronte principalmente al fabbisogno energetico della propria abitazione.
Per accedere ai benefici fiscali la modalità di utilizzo dell’impianto deve essere in maniera prioritaria l’autoconsumo domestico.
Con lo sgravio fiscale Irpef il titolare dell’impianto ha diritto a portare in detrazione dall’imponibile Irpef il 50% del costo dell’impianto. La detrazione è “spalmata” sui 10 anni, cioè: per 10 anni, in sede di dichiarazione dei redditi, posso “scontare” dall’irpef una quota del costo sostenuto per realizzare l’impianto fotovoltaico.
Ecco un esempio per capire come funziona la detrazione fiscale: se pago un impianto 8.000 euro, in 10 anni mi vengono ‘restituiti’ (sotto forma di “detrazioni”, appunto) 4.000 euro “scontandole” dall’Irpef ( ecco come funziona la detrazione Irpef). In altre parole: come persona fisica posso “scontare” 400 euro l’anno, per 10 anni, dalle imposte Irpef.
Per ulteriori informazioni sugli sgravi fiscali leggi qui.
Per le Aziende, quali opportunità ci sono? Investire nel fotovoltaico conviene anche per loro?
Nel momento in cui scriviamo è già attivata la regolamentazione dei SEU, i Servizi Efficienti di Utenza.
Cosa sono i SEU ?
Sono dei sistemi che permettono di installare il fotovoltaico al servizio diretto di una utenza elettrica (in genere: aziende, ma non solo). E i vantaggi quali sono? Il vantaggio dei SEU per le aziende è che possono acquistare direttamente, senza intermediari, l’energia elettrica da un impianto installato nei pressi dell’azienda (o direttamente sul tetto dell’edificio).
Questa possibilità per le aziende non è un incentivo. Si tratta di una misura equiparabile ad un incentivo economico perchè mette in relazione diretta produttori e consumatori: sia i primi che i secondi hanno il vantaggio di bypassare molti intermediari e di evitare l’aggravio dei costi di rete e degli oneri di sistema. L’energia acquistata direttamente dal produttore sarà più a buon mercato per i consumatori, mentre per i produttori converrà vendere direttamente al cliente finale perchè avranno una maggiore remunerazione rispetto al cederla alla rete. Con questo meccanismo di compravendita diretta il fotovoltaico conviene sia all’utente finale, sia al produttore, che può vendere l’energia prodotta ad un prezzo maggiore di quello offerto sul mercato elettrico.
Per fare un esempio: nel momento in cui scriviamo la borsa elettrica paga l’energia tra i 4 ed i 6 centesimi per kwh (si tratta di prezzi medi e “fluttuanti”). Un utente finale paga invece l’energia in bolletta tra 20 e 30 centesimi/kwh. Un produttore può fissare, attraverso un contratto di diritto privato con l’utente finale, un prezzo di vendita maggiore di 4 centesimi e minore di 20. In questo modo la transazione conviene sia al produttore che al consumatore finale: il primo riesce ad ammortizzare bene l’investimento, il secondo acquista energia ad un prezzo conveniente rispetto al costo medio di mercato.
Per ulteriori approfondimenti sui SEU leggi qui.
La diminuzione del prezzo del fotovoltaico
Questa situazione sta portando una nuova ondata di “fermento” nel settore. Che il fotovoltaico sia un buon investimento lo si vede dall’attuale costo medio degli impianti: il loro costo, infatti, dal 2008 ad oggi ha subìto un costante deprezzamento. Cinque anni fa i prezzi per un impianto di piccole dimensioni, nell’ordine dei 2,5/3 kW, erano intorno agli 8.000 euro a kW: un impianto da 3 kw costava oltre 20mila euro. Oggi, a parità di kW, l’investimento iniziale si aggira attorno ai 6-7 mila euro, con un risparmio di circa 6 mila € per kW installato.
Dunque, l’ abbassamento dei prezzi delle installazioni “chiavi in mano”, nonostante la fine degli incentivi, ha portato complessivamente a ridurre negli anni i tempi previsti di rientro dall’investimento. In una situazione come quella descritta precedentemente, sono stimati in 6-7 gli anni per raggiungere il “pareggio di bilancio” (anche se molto dipende dalla quota di autoconsumo). Considerando dunque che la vita media di un pannello fotovoltaico è di circa 25 anni, i primi 5-7 anni serviranno per rientrare dai costi dell’investimento (con la possibilità di ridurre notevolmente la bolletta elettrica), mentre i successivi 18-20 restituiranno un guadagno/risparmio aggiuntivo.
Dunque: investire nel fotovoltaico conviene, ma dipende da molti fattori, non da ultimo: dalla produzione stimata dell’impianto e dalla quantità di elettricità auto-consumata che permette un risparmio immediato in bolletta.
Anche le detrazioni fiscali hanno una forte influenza, come presto l’avranno anche i SEU, sistemi efficienti d’utenza. Il beneficio maggiore rimane comunque la possibilità di ridurre/azzerare le bollette elettriche attraverso l’autoconsumo in sito e attraverso l’uso di ottimizzatori per aumentare l’autoconsumo immediato dell’energia prodotta.
Quindi? Investire nel fotovoltaico conviene ancora ?
Tornando alla domanda iniziale, investire nel fotovoltaico conviene ancora ? Parrebbe proprio di sì, ma ad alcune condizioni. In primis: dando massimo spazio all’autoconsumo in loco. La convenienza di utilizzare l’energia autoprodotta col fotovoltaico è ancora più evidente anche in considerazione del progressivo aumento dei costi dell’energia elettrica “tradizionale”, pagata in bolletta. Quanto costerà la bolletta elettrica per i prossimi 25 anni? Il trend dei prezzi di gas e petrolio (attuali fonti primarie per la produzione di energia in Italia) è in costante ascesa sul lungo periodo. Tutto fa pensare che le fonti fossili primarie (gas, petrolio, carbone) aumenteranno nei prossimi anni con ritmi di almeno il 3 per cento l’anno. Per questo motivo le fonti rinnovabili, fotovoltaico e non solo, saranno via via più convenienti perchè sono svincolate del prezzo delle materie prime.
Il fattore di maggiore convenienza è oggi, dunque, non più l’incentivo (ormai terminato), ma l’autoconsumo dell’energia autoprodotta, abbinato ai benefici delle detrazioni fiscali che dimezzano i costi di realizzazione dell’impianto.
Quanto più autoconsumo si realizza, tanto più investire nel fotovoltaico conviene.
In altri termini: l’autoconsumo istantaneo (o “differito”) dell’ energia auto-prodotta è sempre il fattore di maggiore risparmio, perchè permette di avere energia elettrica a disposizione bypassando gli onerosi prelievi dalla rete elettrica nazionale. Il prelievo di energia dalla rete è oggi, infatti, molto oneroso a causa delle numerose voci di costo associate alla bolletta elettrica per il quantitativo di energia effettivamente prelevato: imposte, costi di trasporto, distribuzione, dispacciamento, oneri generali di sistema, addizionali, ecc..
Per vedere quanto costa oggi la bolletta elettrica clicca qui.
A parità di prezzo, massimizzando ed ottimizzando l’autoconsumo dall’impianto fotovoltaico si avrà il miglior ritorno economico possibile dall’investimento: in questo caso investire nel fotovoltaico conviene di più.
Investire nel fotovoltaico conviene di più se abbinato al sistema di accumulo, .. ma occhio ai costi.
Un’ultima nota interessante: investire nel fotovoltaico conviene di più se abbinato ad un sistema di accumulo con batterie, ecco perchè.
I sistemi di accumulo elettrico (batterie) permettono di sfruttare i vantaggi dell’autoconsumo non solo nel momento di produzione dell’impianto, ma anche quando l’impianto non produce, ad esempio di notte.
Di notte l’impianto non produce, per questo motivo in genere si dovrà attingere agli onerosi prelievi di rete. Se si dispone di batterie, invece, si potrà utilizzare la propria energia, energia “a costo zero”, anche nei momenti “non produttivi” del fotovoltaico.
In molte situazioni il rapporto tra costi e benefici è già vantaggioso anche con queste soluzioni: se il costo non è eccessivo, l’onere aggiuntivo delle batterie e di un buon sistema di gestione dell’impianto viene ripagato in breve tempo dai risparmi che è in grado di procurare.
Sui sistemi di accumulo associati agli impianti fotovoltaici il mercato è ancora relativamente giovane, ma i prezzi sono già in diminuzione. Ovviamente, come per ogni investimento, è compito dei progettisti individuare il giusto rapporto tra costi e benefici stimabili in ogni situazione, anche in base al tipo di batteria, all’autonomia ed ai cicli di ricarica che ciascuno garantisce. Per diminuire i costi dei sistemi di accumulo il mercato offre già soluzioni integrate che uniscono in un’unico prodotto inverter, sistema di gestione dei flussi e batterie di accumulo.
In linea generale le batterie al piombo sono più economiche ma meno efficienti rispetto alle batterie al litio. Le batterie al litio, invece, sono molto più efficienti e longeve; hanno infatti costi maggiori.
Tabella: stime dei benefici di un investimento fotovoltaico
Tipo di utenza | kw | spesa (€) | spesa effettiva con detrazioni fiscali | quanto conviene per kwh prodotto | quanto può convenire sui 25 anni |
---|---|---|---|---|---|
Casa | 3 | 7.000 | 3.500 | da 0,20 a 0,30 €/Kwh | da 18.000 € a 27.000 € |
Casa | 10 | 23.000 | 11.500 | da 0,20 a 0,30 €/Kwh | da 50.000 € a 80.000 € (dipende da autoconsumo) |
Azienda | 20 | 45.000 | nessuna detrazione fisc. | circa 0,20 €/kwh | circa 100.000 € |
Azienda | 200 | 400.000 | nessuna detrazione fisc. | da 0,10 a 0,20 €/kwh | da 500.000 a 1 mln € |
Società commerciale con vendita diretta utente finale (SEU) | 1.000 | 1.800.000 | nessuna detrazione fisc. | da 0,10 a 0,15 €/kwh | oltre 2,5 mln € |
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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