Chi ha un impianto fotovoltaico produce energia pulita. L’energia prodotta ha due possibili vie: o viene immediatamente autoconsumata, oppure viene ceduta alla rete elettrica di enel distribuzione. Quali sono i prezzi dell’energia elettrica venduta alla rete?
Tutta l’energia che si autoconsuma è quella che procura il maggior risparmio in quanto evita il suo acquisto sulla bolletta elettrica, acquisto assai più oneroso rispetto al prezzo effettivo dell’energia venduta all’utente finale. La bolletta, infatti, addebita i costi di rete, di trasmissione, distribuzione, dispacciamento, accise, imposte, oneri di sistema, ecc…
Questi costi non vengono sostenuti se si autoconsuma la “propria” energia.
Tutta l’energia che non viene consumata nel momento della produzione (o che non viene accumulata in batterie) viene immessa in rete. Viene ceduta alla rete con il meccanismo dello “scambio sul posto” o del “ritiro dedicato”. Sia il primo, che garantisce la compensazione parziale tra energia immessa in rete e prelevata dalla rete, che il secondo, per calcolare i pagamenti dell’energia venduta alla rete fanno riferimento ai prezzi di mercato dell’energia. I prezzi dell’energia elettrica venduta alla rete vengono pubblicati, a consuntivo mensile, dal gse: si tratta dei prezzi medi rilevati mensilmente.
L’energia elettrica ha infatti un prezzo variabile che si forma sulla borsa elettrica in base alle dinamiche di domanda e offerta che si attivano sul mercato elettrico. Ad esempio, se c’è tanta disponibilità di energia a basso costo e poca richiesta, i prezzi si abbassano. Se invece c’è molta richiesta e poca produzione i prezzi si alzano. Ecco perchè, tradizionalmente, il costo dell’energia di notte è inferiore a costo dell’energia di giorno.
Oggi col fotovoltaico il meccanismo si è invertito: di giorno, quando c’è molta richiesta energetica, c’è anche maggiore produzione a basso costo. Da questo punto di vista il fotovoltaico sta apportando nuovi assetti sul mercato energetico nazionale perchè immette in rete energia di giorno, quando c’è maggiore richiesta.
Nonostante ciò ancora oggi sulla maggior parte delle bollette elettriche si nota come l’energia venga fatturata con costi diversi in base alle fasce orarie di consumo energia elettrica: di notte e durante i festivi costa meno. Di giorno, invece, costa mediamente di più.
Il prezzo dell’energia, oltre a variare in base alle fasce orarie di consumo, varia anche in base alle zone di consumo. L’Italia è suddivisa in alcune “Zone” di mercato che identificano un costo diverso dell’energia. Ecco perchè i prezzi dell’energia sono definiti “prezzi orari zonali”. Perchè variano in base alle fasce orarie e in base alle zone dove viene prodotta/venduta.
I prezzi dell’energia elettrica venduta alla rete cambiano se venduta al nord o sud italia, o se venduta di giorno o di notte o nei festivi.
Ma quanto viene valorizzata l’energia sul mercato elettrico? Qual è il prezzo dell’elettricità sulla borsa elettrica? Se produco energia col mio impianto e la vendo in rete, quanto mi viene valorizzata?
I prezzi, dicevamo, sono variabili, ma, ogni mese, vengono pubblicati i prezzi medi mensili per fascie orarie e zone di mercato.
Ecco i prezzi dell’energia elettrica venduta alla rete
Ecco i prezzi dell’energia elettrica venduta alla rete: quanto pagano l’energia venduta da ogni produttore fotovoltaico, e non solo?
Questi, a titolo d’esempio, sono i prezzi medi di mercato rilevati nei primi due mesi del 2014: gennaio e febbraio 2014.
Prezzi medi mensili per fascia oraria e zona di mercato – Gennaio 2014.
I prezzi sono espressi in euro al Megawattora (€/MWh)
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Prezzi medi mensili per fascia oraria e zona di mercato – Febbraio 2014.
I prezzi sono espressi in euro al Megawattora (€/MWh)
Le fasce orarie F1, F2 e F3 sono quelle che trovate in bolletta:
F1: ore diurne dei giorni lavorativi (dalle 8 alle 19)
F2: ore diurne del sabato ed ore serali in settimana (fino alle 23)
F3: ore notturne ed ore diurne delle domeniche e dei festivi
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
Ottimo lavoro al solito ! i miei complimenti…….
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