Una centrale solare da 250 megawatt di potenza in Nevada: è questo il progetto che sta vedendo la luce in questi mesi nella Contea di Clark, negli Stati Uniti. Titolare del cantiere è First Solar Inc, produttore americano di pannelli fotovoltaici a film sottile, che ha acquisito il progetto dallo sviluppatore K Road Power Holdings LLC lo scorso settembre (non sono stati resi noti i termini finanziari dell’operazione).
La mega centrale solare sarà grande, indicativamente, come 350 campi da calcio.
Chiamato Moapa Solar Project, il piano di lavoro della centrale solare dovrà essere completato, secondo le previsioni, entro la fine del prossimo anno: si tratterà della prima centrale fotovoltaica costruita su terre appartenenti alle popolazioni indiane. Grazie alla centrale, First Solar sfrutterà l’energia prodotta per alimentare i suoi macchinari che producono i moduli a film sottile. K Road Power Holdings LLC, invece, sta andando incontro a un progressivo ridimensionamento: non solo ha ceduto il Moapa Solar Project alla First Solar, ma ha anche dovuto abbandonare un progetto da 300 MW, il Calico Solar Project, dopo un lungo tira e molla fatto di continue modifiche e rinunce che ne hanno reso impossibile l’attuazione.
Il cantiere in cui si stanno svolgendo i lavori si trova a circa 30 miglia a nord di Las Vegas. Il Moapa Solar Project ha ricevuto il via libera già nell’estate del 2013: l’inizio dei lavori è stato rinviato di un anno rispetto alle intenzioni iniziali, ma ha preso il via alla fine dello scorso anno; l’Epc contractor è stato Swinterton. Il progetto presuppone un programma pluriennale di attuazione con la collaborazione del Ladwp, il Los Angeles Department of Water and Power, cioè il Dipartimento di Los Angeles che si occupa dell’acqua e dell’energia. Il costo medio dell’energia prodotta dalla centrale solare è di circa 0.094 dollari per kWh.
La Moapa Band of Paiutes è impegnata in maniera attiva e consistente sul fronte delle energie rinnovabili: secondo i piani, l’obiettivo è quello di sviluppare progetti per produrre fino a 1.5 GW di potenza elettrica con fonti rinnovabili sui 70mila ettari di terre tribali (cioè appartenenti ai nativi indiani) su cui si sta lavorando. Tali territori hanno delle caratteristiche naturali molto interessanti: l’idea di puntare sulla centrale solare e sulle energie rinnovabili deriva anche dalla consapevolezza che una centrale a carbone da 550 MW situata nelle vicinanze è destinata a essere chiusa entro i prossimi due anni, e che quindi sarà necessario rifornirsi di energia in un altro modo.
First Solar Inc è uno dei produttori di pannelli fotovoltaici a film sottile più conosciuti al mondo: qualche tempo fa, per esempio, ha stabilito il record di efficienza di moduli fotovoltaici in telloruro di cadmio, che hanno raggiunto un’efficienza del 17%. I pannelli a film sottile, infatti, che classicamente hanno basse efficienze di conversione, hanno il pregio di produrre bene anche in condizioni di scarso irraggiamento o alte temperature, al contrario dei tradizionali moduli in silicio cristallino che, pur avendo maggiori efficienze di conversione (intorno al 20%), lavorano bene solo in condizioni di irraggiamento ottimale.
Tra i vantaggi dei moduli a film sottile c’è anche il prezzo: sono infatti decisamente più economici rispetto ai classici pannelli mono e policristallini.
Questo progetto di centrale solare rappresenta l’ennesima dimostrazione di come questa azienda sia all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e costantemente impegnata nella ricerca, per ottimizzare i risultati economici dell’energia derivante dalle fonti rinnovabili.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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