Dal primo luglio 2014 sono entrate in vigore le nuove tariffe elettriche dell’Aeeg (Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas) per chi utilizza le Pompe di Calore (PdC) per il riscaldamento elettrico della propria abitazione: stiamo parlando della famigerata tariffa D1, tariffa vantaggiosa e riservata a chi utilizza le pompe di calore per il riscaldamento ed il raffrescamento degli edifici.
Ne avevamo già parlato in questo articolo ed oggi si avvia la fase sperimentale per sostenere chi sceglie il riscaldamento interamente elettrico per riscaldare casa attraverso questi apparecchi classificati “a risparmio energetico”.
Le pompe di calore sono, infatti, apparecchi interamente elettrici che vengono utilizzati per la climatizzazione degli edifici. Quali sono i loro vantaggi? Le PdC hanno il vantaggio di sfruttare un compressore elettrico per produrre calore e raffrescamento e sfruttando alcuni meccanismi che le rendono, nel complesso, “a risparmio energetico”.
L’obiettivo di una pompa di calore può essere quello di sostituire il gas negli edifici per produrre aria o acqua calda.
Le Pompe di calore possono sostituire il gas? Con le nuove tariffe sì.
L’Aeeg, infatti, ha introdotto la nuova tariffa sperimentale, la tariffa D1, che prevede prezzi “calmierati” sull’elettricità ai soli clienti domestici che riscaldano la propria casa usando esclusivamente pompe di calore elettriche. La sperimentazione è per ora solo su base volontaria e per alcuni specifici “profili di consumo”.
In poche parole la nuova tariffe prevede che il costo di ogni kwh consumato rimanga costante nel tempo senza gli scaglioni dipendenti dai consumi annuali totali. Questo meccanismo dovrebbe convenire a chi ha elevati livelli di consumo elettrico (come chi utilizza le pompe di calore per climatizzare gli edifici).
Attualmente la corrente elettrica viene pagata al kwh sulla base di tre variabili: una quota fissa, una quota variabile in base alla potenza impegnata, una quota variabile in base ai consumi effettivi.
Secondo quest’ultimo criterio: chi più consuma, più paga ogni kwh.
La tariffa D1 va ad eliminare proprio questa proporzione mantenendo fisso il prezzo di ogni kwh consumato, a prescindere dai livelli di consumo annuali.
La nuova tariffa potrà essere applicata agli utenti sia con contratto di maggior tutela, sia a quelli che invece hanno già optato per il libero mercato.
Come sfruttare al meglio la nuova tariffa D1
Mettendo un impianto fotovoltaico si ottimizza la produzione usando la pompa di calore. Questa, infatti, può essere un buon modo per sfruttare al massimo l’autoconsumo fotovoltaico ed avere, allo stesso tempo, interessanti tariffe elettriche sull’energia che si preleva per il riscaldamento ed il raffrescamento della casa.
Le pompe di calore elettriche prendono il 75% dell’energia dall’ambiente esterno ed il rimanente 25% dall’elettricità che, se viene prodotta da fonti rinnovabili è totalmente ad impatto zero.
Con un impianto fotovoltaico, infatti, la Pompa di Calore potrà essere alimentata in parte dall’impianto stesso che, dal momento in cui è in funzione, fornisce energia pulita a costo zero. Dove la produzione dell’impianto non riesce a soddisfare la richiesta della pompa, subentra la rete che, grazie alla nuova tariffa D1, rende disponibile l’energia elettrica a costi nel complesso più vantaggiosi.
Per ulteriori informazioni vai al sito dell’Autorità
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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Buongiorno
domanda: con 4 condizionatori a pompa di calore si ha l’incentivo con sgravio sulla bolletta elettrica?
le pompe di calore sono detraibili al 65%.
Con le pompe di calore puoi anche aderire alla tariffa sperimentale D1.
Qui hai tutte le info.