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Gdo: quando l’efficienza è una risorsa

Ultimo aggiornamento: 07-07-2014

I sistemi di efficienza energetica adottati dalle imprese industriali, non sono le uniche modalità per un utilizzo più efficace delle risorse energetiche.

Infatti da diverso tempo anche alcune insegne della grande distribuzione organizzata hanno fatto proprio il risparmio energetico come fonte di risparmio per le aziende. Se si pensa che la spesa per l’energia è generalmente compresa tra l’1,5% ed il 3% del fatturato annuo, si capisce come un risparmio su questo fronte possa rivelarsi un vantaggio dal punto di vista finanziario per tutte le aziende della gdo.

Una recente ricerca della Fire (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia) ha sondato il parere di alcuni tra i 73 energy manager della gdo nominati nel corso dell’anno passato per capire se e quanto il risparmio energetico stia diventando una delle voci da tenere presente per la gestione aziendale.

gdo e risparmio energetico

Le aziende della gdo interpellate hanno affermato di star affrontando il risparmio energetico su diversi fronti; molte hanno deciso di installare degli impianti fotovoltaici sui tetti degli stessi esercizi commerciali, approfittando sia del conto energia, sia degli ampi spazi a disposizione. Per quanto riguarda l’efficienza in senso stretto, gli energy manager intervistati da Fire hanno affermato di aver compiuto scelte che permettono un rientro in tempi ristretti (dai due ai quattro anni).

Tra le tecnologie fatte proprie per il risparmio energetico, la gdo cita l’utilizzo di lampadine al led per l’illuminazione degli spazi, l’adozione di doppie vetrature, nuovi sistemi di chiusura dei banchi frigo e surgelati per limitare la dispersione del freddo, l’utilizzo di pompe di calore e degli inverter applicati ai motori elettrici.

L’utilizzo degli impianti di trigenerazione e di cogenerazione invece, a parere degli interpellati, trova difficoltà di applicazione, per diverse motivazioni. La prima difficoltà citata riguarda i costi di accesso a questo tipo di tecnologia, seguita spesso da problemi di organizzazione degli spazi o a problematiche legate agli edifici utilizzati dalla gdo, che spesso si trovano in aree con limitazioni a riguardo (come nei centri cittadini) o ancora appartengono a proprietà diverse, non sempre concordi sull’installazione di questa tipologia di strumenti.

Secondo i manager italiani l’intervento prioritario riguarda la gestione degli impianti con particolare attenzione al monitoraggio dei consumi.

Tuttavia non tutte le aziende hanno le risorse e le possibilità organizzative per dotarsi della figura dell’energy manager e spesso questo tipo di interventi è affidato a chi si occupa della gestione degli impianti esistenti o a consulenti esterni alle aziende. La crescente attenzione alle tematiche del risparmio energetico e dell’energia in generale sembra però aprire nuovi spazi, non solo nella gdo, per queste figure professionali.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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