Abitare: come cambierà lo scenario da qui al 2020? Fotovoltaico domestico su tetto, batterie di accumulo, domotica ed auto elettriche.
Ecco lo scenario. Le previsioni sono unanime: nei prossimi anni assisteremo a un cambiamento rivoluzionario del sistema elettrico e i protagonisti saranno fotovoltaico su tetto, mobilità elettrica e sistemi di accumulo. A favorire questo cambiamento, piuttosto veloce ma non esplosivo, saranno la riduzione dei prezzi e le possibili sinergie tra le diverse tecnologie.
Le previsioni degli analisti sono tutte concordi nell’affermare una costante crescita del settore fotovoltaico, specie in ambito domestico. Nei prossimi anni un numero elevato di utenti in Europa deciderà di installare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione, trasformandosi da consumatore a prosumer, un piccolo produttore di energia (leggi qui per sapere chi è e cosa è un prosumer dell’energia). A livello macro, la diffusione degli impianti fotovoltaici domestici eroderà progressivamente quote di mercato e profitti alle grandi utility dell’energia, che dovranno rivedere i propri piani e le proprie strategie per poter far fronte alle sfide lanciate loro da un mercato in evoluzione.
Ma non sarà solo il fotovoltaico a crescere da qui al 2020: secondo le stime effettuate dalla società di consulenza Navigation Research i sistemi di accumulo affiancheranno sempre più spesso gli impianti domestici, permettendo di stoccare l’energia elettrica prodotta in eccesso. A favorire l’adozione di questi sistemi di storage sarà soprattutto il netto calo dei prezzi: le previsioni parlano di un dimezzamento dei costi delle batterie al litio entro il 2020, mentre entro il 2025 il loro prezzo dovrebbe essere un quarto rispetto a quello attuale.
Anche la domotica sarà sempre più spesso protagonista e regolerà le attività domestiche, ottimizzando il consumo di energia e favorendo l’adozione di comportamenti e di sistemi energeticamente efficienti e rispettosi dell’ambiente naturale.
Lo studio di Navigation Research evidenzia un trend di crescita anche per il settore della mobilità elettrica: entro il 2025 un’auto su 10 in Europa sarà alimentata elettricamente. Questo successo, secondo gli analisti, si giustifica da un lato con la diminuzione dei prezzi e dall’altro lato con la capacità di interazione tra i diversi sistemi tecnologici. Il prezzo delle auto elettriche dovrebbe appaiare quello delle auto a combustione entro i prossimi 5-6 anni. Nel prossimo futuro, quindi, acquistare un’auto alimentata elettricamente sarà più conveniente che acquistare un’auto tradizionale: sebbene il costo dell’investimento iniziale è pressoché identico, le auto elettriche assicurano un risparmio annuo in termini di consumi di circa 2.000€. Se chi deve acquistare un’auto possiede un impianto fotovoltaico domestico dotato di sistema di accumulo potrebbe utilizzare l’energia prodotta autonomamente per l’auto, aumentando così ancor di più la convenienza del suo investimento. Sta proprio nella capacità di “dialogo” e di integrazione tra le diverse componenti – fotovoltaico, mobilità elettrica e sistemi di accumulo – il segreto del successo previsto dagli analisti.
Ad esempio: se ho un impianto fotovoltaico sul tetto di casa, anzichè acquistare batterie di accumulo per massimizzare l’autoconsumo domestico è possibile sfruttare i picchi produttivi giornalieri dei pannelli fotovoltaici per ricaricare le batterie dell’auto. Questo è un modo per sfruttare il picco giornaliero senza acquistare batterie di accumulo per le utenze di casa.
Entro i prossimi 9 anni questi settori riceveranno investimenti per 925 milioni di dollari, che faranno balzare il fatturato dagli attuali 55 miliardi agli oltre 70 miliardi di dollari entro il 2023, con una crescita annua di circa il 2,7%. Certo, c’è ancora molto da fare per raggiungere questi traguardi, specie in Italia, dove l’ostacolo più grande è rappresentato dal quadro normativo incompleto e incerto.
In Germania, intanto, già da tempo hanno iniziato ad incentivare i sistemi di accumulo domestici collegati alle fonti rinnovabili.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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