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Fotovoltaico e fonti rinnovabili: articoli in evidenza

Scambio sul posto: calcolo con esempio pratico

Scambio sul posto: calcolo con esempio pratico
Scambio sul posto fotovoltaico : molti lettori chiedono cosa sia in realtà e quali siano i suoi vantaggi. Poca chiarezza e molta confusione in ambito legislativo, anche fra gli addetti ai lavori. La continua rivisitazione delle norme rende necessario, oggi più che mai, un ulteriore “punto della situazione”: cosa è lo scambio sul posto? Quali sono i suoi vantaggi, e quali gli svantaggi? Come si concilia con le detrazioni fiscali (quelle per le ‘ristrutturazioni domestiche’) per le installazioni domestiche-residenziali? Alla luce degli ultimi risvolti normativi il contratto di scambio sul posto fotovoltaico dal 2015 è attuabile non più per gli impianti fino ai 200 kw, ma per tutti gli impianti fotovoltaici fino a 500 kw che entrano in funzione dal primo gennaio 2015. Non solo: le detrazioni fiscali del 50% per chi installa il fotovoltaico domestico (sotto ai 20 kw) sono prorogate a tutto il 2015. Chiariamo subito tre cose: 1) lo scambio sul posto, anche se è stato “semplificato” rispetto alle origini, prevede un contributo (“contributo in conto scambio”) che viene calcolato in maniera abbastanza complessa sulla base di diversi parametri, che variano nel tempo come variano i prezzi dell’energia sul mercato elettrico. Per questo motivo è difficile quantificare...

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Scambio sul posto

Scambio sul posto
Cosa è il meccanismo dello scambio sul posto fotovoltaico ? Innanzitutto: in questo link una guida completa, divisa in 7 articoli, per capirne il funzionamento con le modalità in vigore dal 2010 ed attive tutt’oggi. Dal 1 gennaio 2013 in realtà il meccanismo di rimborso è stato leggermente ‘semplificato’ dall’Aeeg (Autorità per l’Energia Elettrica ed  il Gas) per facilitare utenti ed operatori nel calcolo del contributo. Alcuni valori che prima erano il risultato di calcoli complessi, ora sono istituiti su base forfettaria, ma il funzionamento dello ssp, nonostante ciò, non è cambiato nella sostanza. Il meccanismo dello scambio sul posto non va confuso con gli incentivi, ormai terminati. Gli incentivi sono finiti, ma lo scambio sul posto è ancora opzionabile tra le possibilità di valorizzazione dell’energia immessa in rete dall’impianto fotovoltaico. Sono due cose diverse: il primo è un modello di valorizzazione dell’energia immessa in rete. I secondi erano una remunerazione “a fondo perduto” di tutta l’energia prodotta (immessa o non immessa in rete). Chi aveva scelto di accedere al quinto conto energia (basato su tariffe omnicomprensive e tariffe autoconsumo), ha rinunciato agli incentivi perchè le tariffe incentivanti del quinto conto energia non erano cumulabili con il “contributo in conto scambio”...

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Allacciamento impianto fotovoltaico in rete: costi e tempistiche di enel

Allacciamento impianto fotovoltaico in rete: costi e tempistiche di enel
L’allacciamento di un impianto fotovoltaico alla rete elettrica è sotto responsabilità di enel distribuzione, che gestisce e detiene il controllo delle reti elettriche locali in bassa tensione e che si occupa di installare i contatori. Quali sono i costi e le tempistiche di enel per allacciare il fotovoltaico in rete? Ogni impianto fotovoltaico che immetta energia rinnovabile in rete deve essere allacciato e connesso alla rete del sistema elettrico di distribuzione nazionale. Deve avere un allacciamento in immissione e prelievo con un unico punto di connessione alla rete. La connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica, che nei casi più frequenti è l’allacciamento all’ Enel, deve tenere conto, come indicato dalle direttive europee, dei costi e dei vantaggi collettivi dell’uso delle fonti energetiche rinnovabili. Per questo un impianto da fonti rinnovabili ha sempre la priorità di connessione rispetto alle tradizionali fonti. Gli aspetti procedurali ed economici del collegamento alla rete sono definiti dall’Aeeg (Autorità per l’energia eletttrica e il Gas) in relazione al valore della potenza in immissione richiesta. Non conta tanto, quindi, la “potenza di picco” dell’impianto (es. 5 Kwp, 100 Kwp,…), ma il valore della potenza disponibile per l’ immissione di energia.   I Costi I costi si dividono...

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Quando viene pagato lo scambio sul posto fotovoltaico

Quando viene pagato lo scambio sul posto fotovoltaico
Quando vengono emessi i pagamenti dal Gse per lo Scambio sul Posto? Chi ha installato un impianto fotovoltaico firmando col Gse la convenzione di Scambio sul Posto, riceverà dal “Gestore dei Servizi Energetici” dei contributi periodici, dei bonifici, sul proprio conto corrente. I bonifici, che sono a rimborso dell’energia immessa in rete, vengono emessi dall’ente, a titolo di rimborso, in due acconti semestrali ed un conguaglio annuale. Vediamo brevemente le tempistiche e le modalità di emissione e di pagamento dei bonifici per lo scambio sul posto, cosa diversa dalla liquidazione delle eventuali eccedenze annuali. Per vedere cosa sono le “eccedenze annuali” consulta la guida completa dello scambio sul posto. Per richiedere la liquidazione delle eccedenze bisogna fare richiesta al Gse entro il 31 gennaio successivo all’anno di riferimento.   Tutte le emissioni di pagamento ed i conteggi sono consultabili direttamente dall’utente dello scambio nel portale web del Gse nella propria pagina di riferimento accessibile con l’inserimento della propria Id e Password: applicazioni.gse.it (area clienti). Le tempistiche in questione sono due: date di pubblicazione degli importi sul portale Gse date di emissione effettiva dei pagamenti tramite bonifico   Quando viene pubblicato il contributo sul portale Gse Ipotizzando di aver installato l’impianto...

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Quanto viene pagata l’ energia prodotta dal fotovoltaico ?

Quanto viene pagata l’ energia prodotta dal fotovoltaico ?
L’energia prodotta dal fotovoltaico, quanto viene pagata? Si tratta di una domanda che spesso viene posta da chi ha già un impianto fotovoltaico, o da chi vuole realizzarlo. Il prezzo di cessione dell’elettricità prodotta dal proprio sistema fotovoltaico e immessa in rete è tra i fattori che maggiormente influenzano la scelta di installare i pannelli fotovoltaici sul tetto della propria casa, della propria azienda o del proprio capannone. Quantificare un “prezzo di cessione”, e quindi il guadagno diretto del fotovoltaico, non è sempre facile, ma consultando attentamente la normativa sullo Scambio sul Posto è possibile calcolare una stima attendibile per capire quanto viene pagata l’energia generata dal proprio impianto fotovoltaico. In ogni caso oggi, la fonte di maggior ricavo, non è la cessione in rete, ma l’autoconsumo che genera risparmio in bolletta.   Da cosa dipende oggi la buona riuscita dell’investimento fotovoltaico? Oggi la buona riuscita dell’investimento fotovoltaico dipende da due principali fattori: quanto riesco ad autoconsumare, e da quanto viene pagata l’energia prodotta “in proprio”: l’energia che non riesco ad autoconsumare, ma che immetto nella rete Enel. Il GSE è Gestore dei Servizi Energetici, l’ente che gestisce lo Scambio sul Posto ed il Ritiro Dedicato. Il prezzo riconosciuto...

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Impianto fotovoltaico da 3 kw: dimensioni e rendimenti

Impianto fotovoltaico da 3 kw: dimensioni e rendimenti
Un impianto fotovoltaico da 3 kw messo sul tetto di casa ci aiuta a risparmiare in bolletta. Ma quanto spazio occupa? Il mio tetto è adatto ad ospitare un impianto? E soprattutto: quanto produrrà questo impianto negli anni? Quando si parla di impianti solari famigliari domestici, si parla in genere di un impianto fotovoltaico da 3 kw di potenza di picco. 3 kilowatt (3mila watt) sono infatti sufficienti a coprire il fabbisogno medio di energia elettrica per una famiglia di 4 persone in Italia. La “questione chiave” del fotovoltaico, infatti, non è tanto la produzione (che è abbondante nelle giornate di sole e nelle ore “di picco”) ma l’accumulo temporaneo dell’energia prodotta per avere a disposizione elettricità pulita anche quando il fotovoltaico non produce. In altre parole: i consumi famigliari avvengono per tutta la giornata, in genere sono maggiori nelle ore serali, ma l’impianto produce solo nelle ore di sole. Durante questo periodo, dunque, l’impianto dovrà immettere in rete gran parte dell’energia prodotta. Queste immissioni vengono “rimborsate” con il meccanismo dello scambio sul posto (guarda qui un simulatore online). Grazie a questo meccanismo, ma soprattutto grazie alla possibilità di autoconsumare la ‘propria’ energia auto-prodotta, il fotovoltaico domestico è un’ottima...

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Come scegliere le batterie più adatte al mio fotovoltaico [simulatore]

Come scegliere le batterie più adatte al mio fotovoltaico [simulatore]
Impianto fotovoltaico e batterie di accumulo elettrico, insieme, possono garantire un risparmio in bolletta che, in alcuni periodi dell’anno, arriva ad essere del 100%. Come scegliere le batterie più adatte? La “nuova era” del fotovoltaico è quella dei sistemi di accumulo tramite batterie. Un sistema di accumulo è un sistema che, per mezzo di accumulatori elettrici, raccoglie l’elettricità prodotta di giorno dal fotovoltaico (o eolico o altra fonte) per renderla disponibile la sera e la notte, quando il fotovoltaico non produce. Mettere i pannelli fotovoltaici e immagazzinare nelle batterie parte dell’energia prodotta di giorno, permette di avere a disposizione la “propria” energia pulita anche la sera, quando l’impianto non produce. E’ questo il modo migliore per sfruttare al massimo il proprio impianto e per aumentare al massimo l’autonomia dalla rete elettrica Enel. In termini più semplici. Di giorno l’impianto produce. L’energia prodotta viene in parte auto-consumata sul momento. In parte viene stoccata nelle batterie. La rimanenza, quando le batterie sono cariche, viene immessa in rete e pagata eventualmente con lo “scambio sul posto”. Di sera l’impianto non produce. L’energia di cui si ha bisogno viene prelevata dalle batterie (ricaricate durante il giorno). Quando le batterie sono scariche, l’impianto elettrico...

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Fotovoltaico: conviene sfruttare gli incentivi o la detrazione del 50% ?

Fotovoltaico: conviene sfruttare gli incentivi o la detrazione del 50% ?
La diminuzione dei prezzi degli impianti fotovoltaici, è ormai chiaro, permette di affermare che il fotovoltaico conviene ancora.  Conviene sfruttando gli incentivi attuali, ma, in alcune condizioni installative, conviene già anche senza gli incentivi. Al di là di questa diatriba tra incentivi e non-incentivi, che è poi il tema della grid parity, già oggi abbiamo la possibilità di bypassare gli incentivi (e tutti gli oneri burocratici che comportano) per accedere alla detrazione del 50% sui costi di realizzazione dell’impianto. La detrazione, che è quella prevista per le riqualificazioni edilizie, insieme alla possibilità di usufruire dello scambio sul posto può essere più conveniente rispetto agli incentivi. Questa possibilità (detrazione 50%+scambio sul posto) è già realmente competitiva col ritorno che si ha con gli incentivi del quinto conto energia. In questo articolo vediamo il perchè. Con l’approvazione e l’avvio del quinto conto energia, e con la recente modifica delle agevolazioni per chi ristruttura casa, molti operatori si stanno chiedendo se possa convenire di più rinunciare agli incentivi del quinto conto energia in favore di un piano di investimento che preveda la detrazione fiscale del 50% (elevata dal 36 al 50%) per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico con l’utilizzo del solo scambio sul...

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Fotovoltaico: prezzo di vendita energia in ritiro dedicato 2013

Fotovoltaico: prezzo di vendita energia in ritiro dedicato 2013
Anche per il 2013 l’Aeeg (Autorità per l’energia elettrica ed il gas) ha pubblicato, come ogni anno, l’aggiornamento del prezzo dell’energia fotovoltaica venduta al Gse col meccanismo del ritiro dedicato. Per il fotovoltaico l’adesione del produttore al ritiro dedicato, ricordiamolo, è alternativa allo Scambio sul Posto ed al Quinto Conto Energia. Il produttore/venditore in ritiro dedicato può, d’altronde, usufruire delle detrazioni fiscali del 50% del costo dell’impianto, fino al 31 dicembre 2014. Il titolare dell’impianto fotovoltaico in regime di ritiro dedicato può, da un lato, beneficiare dell’autoconsumo istantaneo e, dall’altro lato, vendere alla rete con prezzi minimi garantiti tutta l’energia non istantaneamente autoconsumata e immessa nella rete elettrica nazionale. I prezzi minimi garantiti è il prezzo di vendita (minimo e garantito, appunto), fissato dall’Autorità, con il quale i titolari degli impianti fotovoltaici vendono l’energia prodotta al Gse ed alla rete elettrica nazionale. Gli impianti fotovoltaici in regime di ritiro dedicato, ovvero con il meccanismo della vendita indiretta dell’ energia al Gse (Gestore dei Servizi Energetici), godono di particolari tariffe minime garantite di ritiro, di vendita, dell’energia elettrica prodotta e immessa in rete: i prezzi minimi garantiti. Con Delibera dell’Aeeg sono definiti annualmente i prezzi di ritiro (da parte di Gse) dell’energia...

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La tassazione sul fotovoltaico: iva e irpef

La tassazione sul fotovoltaico: iva e irpef
Chi ha intenzione di installare un impianto fotovoltaico per usufruire dei benefici dell’autoconsumo e dello scambio sul posto deve considerare, nel calcolo dei guadagni e dei risparmi generati dall’impianto, che l’energia autoprodotta ed autoconsumata, ovviamente non è tassata, ma l’energia che viene “retribuita” dal Gse, viene in parte tassata. “In parte” perchè non tutti i rimborsi sono sottoposti ad imposta. Qual è la tassazione sul fotovoltaico?   La tassazione sugli introiti del fotovoltaico La questione della tassazione sul fotovoltaico, o meglio sugli introiti generati con lo scambio sul posto, è una questione tutto sommato semplice, ma poche volte c’è la chiarezza sufficiente a capire bene il meccanismo perchè non si conosce il meccanismo di rimborso dello scambio sul posto. Se pensiamo ai grandi impianti fotovoltaici che vendono energia alla rete in “ritiro dedicato” (tramite il Gse) o direttamente sul “libero” mercato (tramite la cd. “borsa elettrica”) la tassazione incide in maniera rilevante sulla produzione dei profitti. In questo caso la tassazione è quella tipica di ogni attività commerciale. Se pensiamo invece ai piccoli impianti che lavorano per lo più in autoconsumo e in scambio sul posto, la tassazione sul fotovoltaico è semplice da comprendere, se si comprende come funzionano i...

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Bolletta Enel dopo aver messo il fotovoltaico, cambia?

Bolletta Enel dopo aver messo il fotovoltaico, cambia?
Questa è la domanda che spesso viene posta da molti lettori: “se metto il fotovoltaico, la bolletta Enel cambia? Come cambia?” Dopo aver messo il fotovoltaico la bolletta elettrica cambia, deve cambiare. Se non cambia, se non diminuisce, c’è qualcosa che non va o nello schema di installazione dell’impianto, o nelle modalità di consumo dell’utente che non sfrutta bene le potenzialità dell’impianto fotovoltaico installato al servizio di casa. Spieghiamo meglio: la bolletta Enel cambia, deve cambiare, dopo aver messo il fotovoltaico. Come deve cambiare? Il fotovoltaico deve consentire un minor prelievo di energia dalla rete e quindi un risparmio immediato in bolletta. Due, sono le cose da verificare per ridurre le bollette elettriche dopo la messa in funzione dell’impianto: lo schema di configurazione dell’impianto e del suo allacciamento in rete; le modalità di consumo elettrico domestico; Vediamole punto per punto.   Lo schema impianto deve prevedere la possibilità dell’autoconsumo diretto Lo schema di connessione dell’impianto deve prevedere l’autoconsumo diretto ed immediato nei momenti stessi di produzione dell’impianto. Che vuol dire? Vuol dire che se il mio impianto produce in questo momento ed io accendo la lavatrice in questo momento, l’energia utilizzata deve provenire direttamente dal mio impianto, senza utilizzare la...

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Fotovoltaico in autoconsumo e schema connessione impianto

Fotovoltaico in autoconsumo e schema connessione impianto
Fotovoltaico in autoconsumo: questa la vera convenienza di ogni impianto fotovoltaico. Per almeno due ragioni. Primo: il costo in bolletta dell’energia elettrica varia tra 0,20 e 0,30 €/kwh mentre il costo di produzione del fotovoltaico varia tra 0,05 e 0,10 €/kwh. Secondo: le detrazioni fiscali (riservate per ora ai soli utenti domestici), sono a vantaggio di chi effettua un impianto al servizio della casa dove abita. L’ autoconsumo in sito dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico è sempre il fattore di maggior risparmio per l’utente.   Il fotovoltaico in autoconsumo, cambia le bollette elettriche? Si, le deve cambiare. Molti utenti dello scambio sul posto lamentano che le bollette elettriche ricevute a seguito dell’installazione di un impianto fotovoltaico sono uguali, se non superiori, a quelle che ricevevano precedentemente all’installazione dell’impianto fotovoltaico (si veda come esempio questo vecchio commento). Se così è. Qualcosa non va nello schema di installazione dell’impianto fotovoltaico. In effetti un utente dello scambio sul posto che produce, autoproduce, energia elettrica, dovrebbe avere la possibilità prima di tutto di usufruire istantaneamente dell’energia elettrica auto-prodotta, prima che questa venga immessa in rete. Spesse volte così non è. Perchè?   A volte erroneamente le utenze vengono connesse alla rete elettrica nazionale attraverso uno...

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Contatore fotovoltaico, come leggerlo correttamente

Contatore fotovoltaico, come leggerlo correttamente
Come leggere correttamente il contatore fotovoltaico? Un impianto fotovoltaico serve a risparmiare sulla bolletta elettrica. Come? Autoproducendo parte dell’energia che si consuma. Spesso però non si ha idea di quanto effettivamente il proprio impianto sta producendo, di quanto si autoconsuma, di quanto si immette in rete e di quanto si preleva dalla rete. Avere in mente questi dati è utile per capire quanto il tuo impianto ti sta facendo risparmiare sulle bollette elettriche o quanto può farti risparmiare. Avendo in mente i dati, i kwh prodotti, immessi e consumati, si ha una misura precisa del risparmio generato con l’impianto fotovoltaico. Ovviamente parliamo di un impianto connesso alla rete elettrica nazionale: un impianto che non solo, ma anche immette in rete le eccedenze di energia prodotta e, al bisogno, consente il prelievo dalla rete (per esempio di notte). Come avere a mente tutte le informazioni? Come monitorarle? Lo strumento che consente di misurare tutte le informazioni necessarie è il contatore fotovoltaico.   Cosa è il contatore fotovoltaico ? In realtà la domanda è mal posta. Il contatore fotovoltaico non è uno, ma sono due: uno sta “a monte” e l’altro “a valle” del sistema. La giusta domanda è quindi: cosa sono i...

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