Energia pulita: sono cresciute di molto le fonti rinnovabili elettriche in Italia. Fotovoltaico, dunque, ma non solo.
Nel 2014 incidono anche l’idrica, l’eolica, la Geotermica, le biomasse, il biogas ed i bio-liquidi.
Tutte queste, insieme, iniziano ad incidere in maniera rilevante sulla produzione nazionale di energia elettrica.
Se da un lato il fotovoltaico ha superato in Italia il mezzo milione di impianti registrati sul contatore del Gse per un totale di oltre 18mila megawatt di potenza fotovoltaica installata e incentivata complessivamente in Italia, dall’altro lato anche le altre fonti rinnovabili crescono e si sviluppano caratterizzandosi come forme di investimento sempre più interessanti. Tra le fonti che hanno avuto il maggiore incremento negli ultimi 5 anni, oltre al fotovoltaico, sono l’eolico e le bio-energie (biogas, biomasse e bioliquidi).
L’anno passato è stato pubblicato dal Gse un report sulla situazione delle rinnovabili elettriche in Italia a fine 2013. Emergono alcuni dati interessanti che mostrano chiaramente l’esplosione delle nuove fonti rinnovabili, rinnovabili elettriche, in Italia nell’ultimo quinquennio.
Il primo dato interessante è questo: in Italia la produzione di energia elettrica proveniente da fonte rinnovabile è arrivata nel 2013 a coprire più di un quarto dei Consumi energetici totali.
Per la precisione: il “Consumo Interno Lordo” (“CIL”) di energia elettrica in Italia è oggi coperto per il 27% da energia proveniente da fonti rinnovabili (il consumo interno lordo è la produzione lorda di energia più quella importata dall’estero più quella usata per i pompaggi idrici).
Vediamo qualche numero nel dettaglio, guardando l’incremento negli ultimi 5 anni e distinguendo tra la potenza totale installata (in MW) e le produzione totale stimata (in GWh) dal funzionamento di questi impianti da fonti rinnovabili.
Energia dalle rinnovabili elettriche: la potenza installata in Italia
In totale tutti gli impianti da fonti rinnovabili installati in Italia producono oggi una potenza elettrica di circa 47mila MW , raddoppiando la potenza di soli 5 anni fa. Nel 2009 infatti la potenza installata era di circa 23.500 MW.
Nello specifico:
- la fonte idrica è passata da 17.600 Mw del 2008 a 18.200 del 2013, rimanendo sostanzialmente invariata;
- la fonte eolica è passata da 3.500 Mw del 2008 a quasi 8.000 del 2013, raddoppiando la propria incidenza in 5 anni;
- il fotovoltaico è passato da 430 Mw del 2008 a 16.350 Mw del 2013, aumentando di quasi … 40 volte in 5 anni!!;
- il geotermico è rimasto sostanzialmente invariato a circa 700 Mw;
- le bio-energie (biomasse, biogas e bioliquidi) sono passate da 1.500 Mw del 2008 a 3.800 nel 2013, più che raddoppiando in 5 anni;
In questi 5 anni (2009-2013) il fotovoltaico, aumentando di circa 40 volte, è stato il maggiore responsabile dell’incremento delle rinnovabili in Italia. Il fotovoltaico, grazie agli incentivi del conto energia, l’ha fatta da padrone, però hanno inciso in maniera considerevole (raddoppiando la propria presenza) anche l’eolico e le biomasse/biogas.
Energia da rinnovabili elettriche: la produzione in Gigawattora
Un trend analogo ha avuto l’incremento della produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia, produzione misurata in Gigawattora (GWh). Brevemente, i dati:
- fonte idrica: sostanzialmente invariata con circa 41-42mila GWh prodotti l’anno;
- fonte eolica: quasi triplicata in 5 anni, da 4.800 Gwh/anno a 13.900 GWh/anno;
- fotovoltaico: aumentata di circa 98 (!) volte in 5 anni, da 193 Gwh/anno (2009) a oltre 18.800 Gwh/anno (2013);
- geotermico: invariata dal 2008 al 2013, con circa 5.500 GWh/anno;
- Biomasse e biogas: più che raddoppiate in 5 anni, da 6mila Gwh/anno (2009) a più di 12mila Gwh/anno (2013);
Perchè continuare ad investire nelle rinnovabili elettriche in Italia?
Questa la situazione in Italia in quanto ad investimenti fatti in rinnovabili elettriche. Perchè oggi bisogna continuare ad investire in questo settore?
Investire nelle fonti rinnovabili rappresenta ancora oggi un buon modo per ammortizzare i costi energetici e, grazie ai SEU in via di implementazione, investire in energia pulita rappresenta ancora un’interessante opportunità per il settore elettrico.
Con i SEU, infatti, sistemi efficienti di Utenza, il produttore può vendere direttamente al cliente finale l’energia prodotta. Investire nelle rinnovabili elettriche permette oggi di avere interessanti ritorni economici vendendo l’energia ad utenti finali direttamente ed a prezzi maggiori rispetto a quelli di ritiro della rete. La rete paga l’energia, oggi, mediamente meno di 0,09 €/kwh. Vendendo direttamente all’utente finale si può stabilire un prezzo doppio senza andare “fuori mercato”. L’energia acquistata in bolletta dall’utente finale costa infatti non meno di 0,20-0,25 €/kwh.
Per approfondire sui SEU per le rinnovabili elettriche leggi questo articolo.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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