La diatriba non è nuova, quella tra rinnovabili e nucleare. Se, come si dice, il nucleare ha alti livelli di efficienza, le rinnovabili, con gli adeguati sistemi di accumulo, garantiscono costi minori per l’approvvigionamento energetico. Tra i costi del nucleare ci sono, infatti, elevatissimi i costi di avvio, di mantenimento e di smaltimento delle scorie. A riprova di ciò è la scelta del governo britannico di incentivare con 30 miliardi di sterline la realizzazione di un nuovo reattore nucleare. Se il nucleare fosse davvero economico, che bisogno avrebbe di ricevere incentivi pubblici di questa portata? Mentre il governo britannico finanzia il nucleare, taglia gli incentivi al fotovoltaico perchè “troppo onerosi” sulla bollette elettriche dei cittadini inglesi. In realtà, stando ai numeri, i sussidi al nucleare faranno lievitare le bollette elettriche di 33 sterline/anno a tutti i cittadini inglesi. Gli attuali incentivi al fotovoltaico, invece, “pesano” per cifre 5 volte...