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L’indipendenza energetica con SolarWorld

Ultimo aggiornamento: 15-07-2013

Come raggiungere l’ indipendenza energetica dell’80% con un impianto fotovoltaico? Con delle batterie in grado di accumulare l’energia prodotta quando splende il sole per restituirla quando il fotovoltaico non produce, la sera o la notte.

Qui hai tutti i vantaggi di un sistema di accumulo con batterie per un impianto fotovoltaico.

Tra i tanti prodotti innovativi presentati quest’anno al SolarExpo 2013, la fiera internazionale del solare e delle fonti rinnovabili, molti quest’anno hanno puntato alle tecnologie di accumulo e di ottimizzazione dell’energia prodotta da fonte rinnovabile. Le soluzioni di accumulo per gli impianti fotovoltaici sono infatti i prodotti di una nuova fase del mercato che porterà il fotovoltaico a raggiungere la grid parity, ovvero la convenienza economica del fotovoltaico senza incentivi rispetto alle fonti convenzionali.

Tra i sistemi di accumulo in grado di massimizzare l’autoconsumo fotovoltaico della casa o dell’azienda su cui viene installato un impianto, SolarWorld, multinazionale tedesca che produce moduli fotovoltaici e inverter, propone una propria soluzione innovativa, per ora presente solo sul mercato tedesco, ma in fase di progettazione anche sul mercato italiano.

Si tratta di SunPac 2.0 : un sistema integrato di accumulo temporaneo tramite batterie dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Integrato perchè tutto si trova integrato direttamente nell’inverter, senza bisogno di componenti aggiuntivi esterni.

Solarworld AG è tra i primi produttori mondiali a mettere a disposizione sul mercato, dal 2011, un sistema completo per l’accumulo e lo stoccaggio temporaneo tramite batterie dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici. Si trattava della prima versione di SunPac. Oggi c’è SunPac 2.0.

indipendenza energetica con sunpac2

SunPac 2.0, che succede alla precedente soluzione SunPac, è un prodotto che in passato ha vinto il premio tedesco per il risparmio energetico. Questo infatti ha il pregio di integrare le funzioni di  carica e scarica delle batterie direttamente nell’inverter trifase dotato di batteria. Quindi, se prima il regolatore di carica delle batterie era un componente distaccato dall’inverter, ora il regolatore è integrato direttamente nell’inverter trifase, che viene dotato direttamente anche del pacco batterie.

L’inverter è pensato, già nella sua progettazione,  per l’utilizzo in autoconsumo con accumulo tramite batterie e rende superfluo l’utilizzo di un regolatore di carica aggiuntivo esterno.

SunPac 2.0 include, altre al regolatore di carica, un pacco batterie.

Si tratta di batterie al piombo-gel, ben adatte a numerosi cicli di carica-scarica, con una capacità di accumulo di 11,6 Kwh. Questa quantità di energia stoccata è sufficiente a garantire mediamente l’autonomia di un giorno (o di una notte) per una famiglia di 4 persone.

Nel complesso SunPac 2.0 per l’accumulo di energia fotovoltaica è in grado di garantire mediamente un’autonomia energetica di circa l’80%, ovvero una soglia di autoconsumo dell’80% sul proprio fabbisogno.

I sistemi di accumulo, procurando una buona indipendenza energetica, sono vantaggiosi in quanto riducono i prelievi dalla rete e procurano sensibili risparmi in bolletta. Già oggi un impianto fotovoltaico domestico o industriale in grado di garantire un autoconsumo di almeno il 70% è conveniente (senza incentivi nè detrazioni fiscali) rispetto all’acquisto di energia dalla rete elettrica.

Per un approfondimento sui sistemi fotovoltaici ibridi collegati in immissione e in prelievo sia alle batterie che alla rete elettrica leggi questo articolo.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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