Come raggiungere l’ indipendenza energetica dell’80% con un impianto fotovoltaico? Con delle batterie in grado di accumulare l’energia prodotta quando splende il sole per restituirla quando il fotovoltaico non produce, la sera o la notte.
Qui hai tutti i vantaggi di un sistema di accumulo con batterie per un impianto fotovoltaico.
Tra i tanti prodotti innovativi presentati quest’anno al SolarExpo 2013, la fiera internazionale del solare e delle fonti rinnovabili, molti quest’anno hanno puntato alle tecnologie di accumulo e di ottimizzazione dell’energia prodotta da fonte rinnovabile. Le soluzioni di accumulo per gli impianti fotovoltaici sono infatti i prodotti di una nuova fase del mercato che porterà il fotovoltaico a raggiungere la grid parity, ovvero la convenienza economica del fotovoltaico senza incentivi rispetto alle fonti convenzionali.
Tra i sistemi di accumulo in grado di massimizzare l’autoconsumo fotovoltaico della casa o dell’azienda su cui viene installato un impianto, SolarWorld, multinazionale tedesca che produce moduli fotovoltaici e inverter, propone una propria soluzione innovativa, per ora presente solo sul mercato tedesco, ma in fase di progettazione anche sul mercato italiano.
Si tratta di SunPac 2.0 : un sistema integrato di accumulo temporaneo tramite batterie dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Integrato perchè tutto si trova integrato direttamente nell’inverter, senza bisogno di componenti aggiuntivi esterni.
Solarworld AG è tra i primi produttori mondiali a mettere a disposizione sul mercato, dal 2011, un sistema completo per l’accumulo e lo stoccaggio temporaneo tramite batterie dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici. Si trattava della prima versione di SunPac. Oggi c’è SunPac 2.0.
SunPac 2.0, che succede alla precedente soluzione SunPac, è un prodotto che in passato ha vinto il premio tedesco per il risparmio energetico. Questo infatti ha il pregio di integrare le funzioni di carica e scarica delle batterie direttamente nell’inverter trifase dotato di batteria. Quindi, se prima il regolatore di carica delle batterie era un componente distaccato dall’inverter, ora il regolatore è integrato direttamente nell’inverter trifase, che viene dotato direttamente anche del pacco batterie.
L’inverter è pensato, già nella sua progettazione, per l’utilizzo in autoconsumo con accumulo tramite batterie e rende superfluo l’utilizzo di un regolatore di carica aggiuntivo esterno.
SunPac 2.0 include, altre al regolatore di carica, un pacco batterie.
Si tratta di batterie al piombo-gel, ben adatte a numerosi cicli di carica-scarica, con una capacità di accumulo di 11,6 Kwh. Questa quantità di energia stoccata è sufficiente a garantire mediamente l’autonomia di un giorno (o di una notte) per una famiglia di 4 persone.
Nel complesso SunPac 2.0 per l’accumulo di energia fotovoltaica è in grado di garantire mediamente un’autonomia energetica di circa l’80%, ovvero una soglia di autoconsumo dell’80% sul proprio fabbisogno.
I sistemi di accumulo, procurando una buona indipendenza energetica, sono vantaggiosi in quanto riducono i prelievi dalla rete e procurano sensibili risparmi in bolletta. Già oggi un impianto fotovoltaico domestico o industriale in grado di garantire un autoconsumo di almeno il 70% è conveniente (senza incentivi nè detrazioni fiscali) rispetto all’acquisto di energia dalla rete elettrica.
Per un approfondimento sui sistemi fotovoltaici ibridi collegati in immissione e in prelievo sia alle batterie che alla rete elettrica leggi questo articolo.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”