Sei un professionista? Scopri il servizio di fornitura preventivi!

Quinto conto energia fotovoltaico: tra un mese si chiude

Ultimo aggiornamento: 06-06-2013

Avevamo titolato un articolo sul quinto conto energia fotovoltaico in questo modo: “Fotovoltaico: il quinto conto energia che non è mai nato“. Questo a settembre, quando un nuovo ennesimo regime incentivante era appena ripartito.

Questo nuovo regime di incentivi, già lo si sapeva, durerà poco, solo qualche mese.
Il decreto, infatti, annunciava fin da subito la nascita e la morte del periodo di incentivazione. L’inizio corrispondeva al trentesimo giorno successivo al raggiungimento del costo cumulato per gli incentivi di 6 miliardi di euro. La data di inizio, fissata dall’autorità per l’energia elettrica, è stata infatti il 27 agosto 2012. Questa data aveva dato il via al quinto ed ultimo conto energia, interrompendo in maniera abbastanza brusca il precedente quarto conto energia.

In realtà, come detto, il nuovo regime di incentivi non avrà vita lunga: la sua fine, infatti, è decretata al raggiungimento dei 6,7 miliardi di euro di costo cumulato degli incentivi.

Il raggiungimento di tale soglia è stato raggiunto il 6 giugno 2013. Il conto energia termina entro il 6 luglio 2013.

L’inizio quindi a 6 miliardi di euro (per la precisione, 30 giorni dopo: il 27 agosto 2012), la fine a 6,7 miliardi di euro, per la precisione al 30esimo giorno successivo al raggiungimento di questa soglia di spesa: il 6 luglio 2013.

Dicevamo quindi, riprendendo il titolo citato all’inizio: “..meglio non farsi illusioni: il quinto conto energia non è mai nato”. Non fa in tempo a decollare che viene raggiunta la soglia che ne decreta la fine. Non manca ormai molto e forse non andrà oltre il primo semestre.

 

conto energia fotovoltaico a che punto siamo

A che punto siamo oggi ?

E’ del 6 giugno 2013 il comunicato del Gse che fa il punto della situazione citando qualche numero.
In sintesi: al 6 giugno 2013 sono stati superati i 6,7 miliardi di euro di spesa del quinto conto energia, decretandone la fine entro 30 giorni solari.

Nel complesso siamo giunti ad una potenza installata in Italia di oltre 18 Gigawatt di impianti fotovoltaici.
Per intenderci: il primo conto energia (2007) aveva l’obiettivo di raggiungere 1,2 Gigawatt di potenza fotovoltaica cumulata.

Ad oggi, quindi, il totale del costo cumulato annuo del Conto Energia ha superato i 6,7 miliardi di euro giungendo alla soglia-limite dei 6,7 mld di euro che decreta la fine degli incentivi.

Per la precisione, citando solo tre numeri, visibili sul contatore fotovoltaico sul sito del Gestore dei Servizi Energetici:

  • Numero impianti già in esercizio o registrati in posizione utile nei registri al 17 dicembre 2012 : + di 531 mila
  • Potenza totale raggiunta dal fotovoltaico alla stessa data: circa 18 GigaWatt
  • Costo annuo cumulato per gli incentivi di tutti gli impianti registrati: 6,7 miliardi di euro

.

Qualche altro numero per capire: la potenza cumulata di 18 Gigawatt produce annualmente più di 20-22 mila Gigawattora di energia pulita, corrispondente al fabbisogno di più di 6 milioni di famiglie in un anno, pressapoco 18 milioni di persone.
Stiamo parlando quindi di circa un quarto del fabbisogno energetico della popolazione (fabbisogno “domestico”, non produttivo).

Di strada in questi cinque anni di boom del fotovoltaico ne è stata fatta tanta. Il settore del fotovoltaico è uno dei pochi che riesce (o riusciva) a creare occupazione e investimenti in un contesto di crisi economica senza precedenti. Gli incentivi avevano creato i presupposti per rendere il settore del fotovoltaico, con tutto il suo indotto produttivo ed occupazionale, in una posizione “anticiclica” rispetto alla crisi economica in corso.  Già in altri articoli avevamo mostrato come il comparto del solare e delle rinnovabili in generale, rappresenti in realtà oggi, più che un costo, un vero e proprio investimento a livello familiare, certo, ma anche e soprattutto a livello nazionale. Investimento, ovviamente, non solo economico, ma anche “etico” ed ambientale.

D’altro canto i livelli di prezzo degli impianti si sono talmente ridotti che già da oggi, in alcuni casi, installare un impianto fotovoltaico è conveniente anche senza gli incentivi. La produzione stessa dell’impianto, abbinata all’autoconsumo ed all’immissione in rete delle eccedenze, permette di recuperare in qualche anno le spese sostenute e di usufruire di risparmi netti e guadagni effettivi per l’energia ceduta per gli anni successivi. Un impianto premetterà di autoprodurre energia pulita, infatti, per almeno 25 anni con una minima manutenzione.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

Clicca per richiedere una consulenza o un preventivo


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti.
Se non vuoi lasciare un commento, clicca qui per ricevere gli aggiornamenti dalla discussione.