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Fotovoltaico : premio sulle tariffe incentivanti per edifici di nuova costruzione

Ultimo aggiornamento: 14-02-2011

Gli impianti fotovoltaici installati sugli edifici di nuova costruzione possono ottenere una maggiorazione pari al 30 per cento sulla tariffa incentivante riconosciuta sull’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico.

Quali caratteristiche devono avere gli edifici di nuova costruzione per accedere alla maggiorazione del 30% sulla tariffa incentivante?

Nella normativa vengono indicati due criteri fondamentali: il primo relativo alle prestazioni energetiche per il raffrescamento estivo, il secondo relativo alle prestazioni per la climatizzazione invernale.

Queste prestazioni energetiche vengono quantificate attraverso l’ indice di prestazione energetica (Epi) definito come un “rapporto numerico che esprime il consumo di energia primaria totale riferito all’unità di superficie utile o di volume lordo”.

Tale rapporto è espresso in Kwh/m2 l’anno o in Kwh/m3 l’anno.

Tornando ai requisiti per gli edifici di nuova costruzione:

1) Gli edifici devono avere una prestazione energetica per il raffrescamento estivo dell’involucro edilizio di almeno il 50 per cento inferiore ai seguenti valori (indicati all’articolo 4 comma 3 del DPR n.59 del 2009):

  • per gli edifici residenziali:
    • 40 Kwh/m2 all’anno nelle zone climatiche A e B ………..
    • 30 Kwh/m2 all’anno nelle zone climatiche C, D, E, F
  • per tutti gli altri edifici:
    • 14 Kwh/m3 all’anno nelle zone climatiche A e B
    • 10 Kwh/m3 all’anno nelle zone climatiche C, D, E, F

Il ministero per lo sviluppo economico ha pubblicato la tabella complessiva delle zone climatiche riferita ad ogni Comune italiano.

2) Gli edifici di nuova costruzione devono avere una prestazione energetica per la climatizzazione invernale di almeno il 50 per cento inferiore ai valori indicati al punto1 dell’Allegato C del D.Lgsl. 311/2006.

Anche in questo caso la suddivisione principale di assegnazione dell’indice riguarda gli edifici residenziali (della cd “classe E1”) e gli edifici non residenziali, e le variabili prese in considerazione riguardano le zone climatiche relative al Comune ove ubicato l’impianto e il rapporto superficie/volume riscaldato. Anche in questo caso, inoltre, l’indice di prestazione energetica è espresso in Kwh/m2 l’anno per gli edifici residenziali ed in Kwh/m3 l’anno per tutte le altre tipologie di edifici.

Ovviamente il calcolo degli indici di prestazione energetica e le modalità di raggiungimento di questi requisiti sono ad opera di un certificatore energetico abilitato. Questo professionista ha facoltà di emettere l’attestato di qualificazione energetica che riporta i fabbisogni di energia primaria dell’edificio e la relativa classe di appartenenza.

Articolo correlato: Nuovi edifici: incentivi per fotovoltaico e risparmio energetico



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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