Nell’ articolo precedente sulla normativa fiscale riguardante gli impianti fotovoltaici per enti non commerciali abbiamo visto le prime due casistiche-tipo di regime tributario:
- CASO 1: quello riguardante le Persone fisiche, enti non commerciali e condomini che utilizzano l’impianto per soli fini privati e di autoconsumo
- e CASO 2: quello riguardante Persone fisiche, enti non commerciali e condomini che hanno una certa produzione in eccedenza rispetto ai consumi privati (senza però arrivare a caratterizzarsi come “impresa commerciale”)
Con questo articolo vediamo le altre due casistiche-tipo previste dall’agenzia delle entrate per i soggetti responsabili degli impianti fotovoltaici: le imprese / attività commerciali (CASO 3) ed i lavoratori autonomi (CASO 4)
CASO 3
Imprese ed attività commerciali che utilizzano l’installazione fotovoltaica come bene strumentale all’attività.
In questo caso la normativa fiscale prevede tutti gli oneri tipici di qualsiasi impresa commerciale, tranne che per la tariffa incentivante che, come abbiamo visto nel precedente articolo [LINK], è esclusa in ogni caso dal campo di applicazione dell’Iva.
- Per la tariffa incentivante verranno comunque applicate le imposte dirette, l’Irap e la ritenuta d’acconto del 4%
- per i ricavi derivanti dalla vendita dell’energia al Gse verranno applicate Ires, Irap ed Iva
- per il contributo dello scambio sul posto verranno applicate le imposte dirette e l’Iva
CASO 4
Lavoratori Autonomi, ovvero persone fisiche , singole o associate.
Anche qui c’è da fare una ulteriore distinzione:
CASO 4A
Lavoratori autonomi che utilizzano l’impianto esclusivamente per le esigenze del loro lavoro, senza vendere l’energia in esubero.
In questo caso la tariffa incentivante non è sottoposta né ad Iva né ad imposte dirette.
CASO 4B
Lavoratori autonomi che utilizzano l’impianto per le esigenze del loro lavoro e per la vendita dell’energia in eccesso.
In questo caso la vendita è un’attività commerciale separata dall’attività di lavoro autonomo e necessita quindi di una contabilità separata.
- Per la tariffa incentivante verranno applicate le imposte dirette l’Irap e la ritenuta d’acconto del 4% in proporzione alla quantità di energia venduta alla rete
- Per il corrispettivo di vendita verranno applicate: Ires, Irap e Iva
- per il contributo in conto scambio dello scambio sul posto verranno applicate tutte le tassazioni in contabilità separata rispetto alla propria attività di lavoro autonomo.
CASO 4C
Lavoratori autonomi che utilizzano l’impianto per le esigenze del loro lavoro e per l’autoconsumo personale.
In questo caso per la tariffa incentivante non graveranno né iva né imposte dirette.
Proponiamo qui un quadro sinottico indicativo che riassume le principali casistiche in materia di sottoposizione fiscale per le diverse tipologie di soggetto responsabile dell’impianto e per tipo di ricavo.
Scarica la tabella allegata (formato PDF)
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
Articolo correlato: L’ IVA sugli impianti fotovoltaici