Il fotovoltaico sul tetto di casa è conveniente? Quali sono i suoi vantaggi? Perchè una famiglia dovrebbe metterne uno sul tetto della propria abitazione?
Anie Rinnovabili ha stilato un decalogo per evidenziare i motivi per i quali il fotovoltaico residenziale è conveniente, anche con la fine degli incentivi introdotti dai diversi Conto Energia. Le motivazioni presentate da Anie Rinnovabili puntano sia sull’aspetto economico, sia su quelli legati all’efficienza energetica e al rispetto dell’ambiente.
10 cose da sapere sul fotovoltaico secondo Anie Rinnovabili
Ecco una sintesi del documento “Il sole sul tetto che rende” elaborato da Anie Rinnovabili. L’associazione rappresenta i maggiori produttori di componenti e impianti italiani e ha evidenziato 10 aspetti vantaggiosi legati all’utilizzo di impianti fotovoltaici ad uso residenziale.
1) Gli impianti residenziali hanno ormai un costo contenuto
Gli impianti fotovoltaici residenziali hanno un costo contenuto: la discesa dei prezzi che si è avuta negli ultimi anni ha fatto sì che gli impianti raggiungessero livelli di costo accessibili per una larga fetta di famiglie italiane. Attualmente, un impianto domestico costa tra i 2 e i 3.000€/kW, mentre fino a pochi anni fa i costi di installazione erano 10 volte più alti
2) Possibilità di detrarre fiscalmente i costi di acquisto
Gli incentivi del Conto Energia sono stati sostituiti dalla possibilità di detrarre fiscalmente metà dei costi di acquisto. La normativa permette di usufruire di detrazioni Irpef per il 50% dei costi sostenuti, detrazioni che andranno spalmate su un periodo di 10 anni. Questa possibilità rende ancora più appetibile e conveniente scegliere di installare un impianto fotovoltaico a scopo residenziale.
3) Aumento del valore dell’immobile
Un immobile dotato di un impianto fotovoltaico su tetto ha un valore più elevato di un immobile che ne è sprovvisto. Questo per due ordini di motivi: in primis, la presenza di un impianto residenziale permette di contenere i costi delle utenze e, in più, migliora l’efficienza energetica della struttura. Nel complesso, quindi, l’edificio risulta più efficiente sotto il profilo energetico e aumenta il suo valore commerciale.
4) Autoconsumo dell’energia prodotta
Il vantaggio più evidente che deriva dall’installazione di un impianto fotovoltaico residenziale è la possibilità di consumare direttamente l’energia elettrica prodotta, senza dover prelevare energia dalla rete. Se si sceglie, poi, di abbinare all’impianto anche un sistema di accumulo si è in grado di stoccare l’energia prodotta in eccesso e consumarla nelle ore notturne e nelle fasce orarie in cui la quantità di energia richiesta è superiore a quella prodotta.
5) Risparmio in bolletta
Un impianto fotovoltaico domestico permette da subito un taglio dei costi sulla bolletta elettrica. Sommando i risparmi che si ottengono tramite l’autoconsumo con i proventi che derivano dalla vendita dell’energia prodotta in surplus, è possibile quantificare la convenienza di questa scelta.
6) Costi ammortizzati in pochi anni
La possibilità di detrarre fiscalmente le spese, il risparmio generato in bolletta e la possibilità di vendere il surplus fanno sì che le spese di acquisto e di installazione di un impianto fotovoltaico residenziale possano essere ammortizzate in un periodo che va tra i 5 e i 7 anni, ipotizzando l’acquisto di un impianto da 3kW.
7) Pochi costi per la manutenzione degli impianti
La gran parte dei costi va affrontata al momento dell’acquisto e dell’installazione di un impianto. Dopo che è entrato in funzione, il fotovoltaico residenziale non richiede grandi interventi e non è prevista alcuna manutenzione periodica. Anche in caso di guasti dei componenti, i costi per la loro sostituzione ammontano a poche centinaia di euro.
8) Rispetto dell’ambiente
Certamente, chi decide di installare un impianto fotovoltaico residenziale lo fa anche perché è sensibile alle tematiche ambientali. In particolare, l’utilizzo delle risorse rinnovabili evita l’impiego di risorse finite e l’immissione in atmosfera di grandi quantità di gas serra.
9) Adozione di tecnologie innovative
L’interesse che privati, aziende e istituzioni hanno mostrato verso il settore delle rinnovabili ha permesso un notevole abbattimento dei costi e l’adozione di tecnologie innovative che vanno a beneficio degli utenti che scelgono di puntare sulle rinnovabili.
10) L’Italia è ai vertici mondiali per numero di impianti
L’Italia è al terzo posto al mondo per numero di impianti fotovoltaici installati, dopo Cina e Germania. Gli impianti residenziali con potenza inferiore a 20kW rappresentano il 60% del totale.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
Fuori tema ma non troppo, cosa ne pensa delle nuove tariffe elettriche 2016, dovrebbero aumentare le bollette per chi ha il fotovoltaico, o sbaglio?
Le tariffe elettriche sono le stesse per chi ha il fotovoltaico e per chi non ce l’ha.
Le nuove tariffe elettriche andranno ad avvantaggiare chi consuma di più e, in proporzione, a svantaggio di chi consuma meno.
Questo perchè aumentano alcuni costi FISSI in bolletta e diminuisce l’incidenza dei consumi effettivi sulla spesa energetica.
In altre parole: aumentano i costi fissi e diminuiscono i costi variabili (che variano in base ai kwh consumati).
Questo, dicono, per spingere la transizione verso l’utilizzo di più elettricità e meno gas..
Questo è un altro bello “scherzetto” dell’ennesimo governo.
In ogni caso è meglio rimanere il più possibile indipendenti dalla rete elettrica.. anche se avremo tutti maggiori costi fissi in bolletta.
Disincentivano l’autoconsumo, è paradossale per noi che abbiamo il fotovoltaico. C’è chi ha fatto dei calcoli, per una utenza che consuma sui 3500 kw, pagherà 150 euro in più, ma è da pazzi.
In germania incentivano gli accumuli per l’autoconsumo, in Italia invece disincentivano..
Bisognerebbe trovare il modo di rendersi totalmente indipendenti dalla rete Enel (ed ovviamente di cambiare chi fa queste leggi).
Ok,il colmo ormai.