Sei un professionista? Scopri il servizio di fornitura preventivi!

Domotica per Risparmiare in Bolletta

Ultimo aggiornamento: 08-12-2015
Voto:4/5 (7697 voti)

Cosa è la domotica perchè è fondamentale per risparmiare in bolletta? Se leggi regolarmente le pagine di Fotovoltaiconorditalia.it sicuramente avrai già sentito parlare di “domotica” (o di “sistema domotico”), e di come questa, pensata al servizio del fotovoltaico, è un ottimo strumento per tagliare i costi dell’energia.  La domotica oggi è la “chiave” per gestire l’energia in maniera efficiente e per sfruttare al massimo la presenza di un impianto da fonti rinnovabili, le cosiddette “fonti intermittenti”.

Per risparmiare veramente sulle bollette energetiche, oggi, non basta più il solo fotovoltaico o il solo elettrodomestico in classe A. Per risparmiare veramente non basta neanche avere solo un sistema di accumulo (o meglio: ancora non è necessario). Oggi per risparmiare in maniera significativa sui costi energetici c’è bisogno di un sistema intelligente di gestione dell’energia. Cosa è un “sistema intelligente”? E’ un sistema in grado di svolgere l’azione migliore in risposta agli input che riceve. In questo sistema di gestione intelligente dell’energia elettrica e termica il fotovoltaico, il solare termico, la pompe di calore o la caldaia diventano dei componenti integrati al servizio del risparmio energetico. La forza è proprio l’integrazione intelligente, si usa dire “smart integration, dei diversi dispositivi di produzione energetica e di consumo.

In questo sistema di gestione intelligente dell’energia due devono essere gli obiettivi principali: auto-produrre energia ed ottimizzare l’autoconsumo dell’energia autoprodotta. Cercando di massimizzare questi due principi, e con l’ausilio di un piccolo sistema di accumulo, le bollette possono essere ridotte a zero in alcuni periodi dell’anno. Anche senza l’utilizzo di costose batterie la gestione efficiente dell’energia permette di ridurre i costi energetici anche del 70%.

Immaginiamo una scheda elettronica. Mettiamola al centro di un sistema complesso, come se ne fosse il cervello. E poi immaginiamo tanti cavetti “in entrata” sulla scheda ed altrettanti “in uscita”: sono gli “input” e gli “output” del sistema.  L’impianto fotovoltaico, l’impianto micro-eolico, il micro-cogeneratore e la rete elettrica di Enel sono gli “input”. Gli elettrodomestici, le lampadine, la pompa di calore, l’impianto di riscaldamento, il climatizzatore, ecc.. sono gli “output” del sistema. I sistemi di accumulo di energia sono al contempo “input” ed “output” del sistema. Ecco la Domotica.

 

Cosa è la Domotica?

casa domotica e home automation

Domotica è l’unione di due parole: “Domus” e “Robotica”. “Domus” significa “casa, edificio”. La robotica è invece la scienza che studia l’automazione di processi e “funzioni”. La domotica crea e sfrutta degli automatismi al servizio di case, industrie, condomini o qualsiasi altro tipo di edificio. Qui trovate la definizione di domotica secondo  Wikipedia.

Potremmo definirla: “il cervello di casa, del condominio o dell’azienda”. In qualsiasi ambito venga utilizzata, la domotica è ciò che permette l’integrazione intelligente di produzione e consumo di energia. La domotica non è, però, solo questo. Un sistema domotico può essere utilizzato, oltre che in funzione del risparmio energetico, anche in funzione della sicurezza: un impianto di antifurto, ad esempio, è un sistema domotico che utilizza sensori e telecamere per “mandare un segnale” all’utente in caso di necessità. La domotica “moderna” sfrutta la rete internet e ne fa il suo strumento principale per attivare comandi e funzionalità anche da remoto.

Un esempio di domotica elementare molto utilizzata oggi al servizio del risparmio energetico è il classico “termostato”. Il termostato rileva la temperatura ambiente e, impostando un “valore soglia” di temperatura, attiva o disattiva in maniera automatizzata i caloriferi per mantenere ottimale la temperatura di casa. Lo stesso meccanismo può essere “splittato” per ogni singola stanza della casa.

Capito il concetto, di esempi se ne possono già vedere molti realizzati ed altrettanti (e molto interessanti) “in via di sviluppo”. L’ultima frontiera della domotica, potremmo dire, è il cosiddetto “Internet of Things”, “Internet delle Cose”: un tipo di approccio che inserisce la tecnologia, l’elettronica e la rete web in ogni aspetto della vita moderna al fine di massimizzare il comfort abitativo,  il risparmio o l’efficienza produttiva di un’azienda.

Ciò che invece è la vera utilità di questi tempi è un interessante utilizzo della tecnologia: la domotica al servizio degli impianti di auto-produzione energetica quali, appunto, gli impianti fotovoltaici o micro-eolici o di co-generazione. Quando una fonte rinnovabile produce energia, il sistema domotico sarà in grado di intercettarla ed utilizzarla al momento (in maniera ottimale) per ridurre al minimo l’immissione in rete dell’energia autoprodotta. Quando si parla di “fonti intermittenti” quale è il fotovoltaico, ciò che “costa” non è la produzione di energia, ma il suo accumulo per utilizzarla nei momenti in cui non viene prodotta.

Ma andiamo con ordine.

 

Domotica Domestica, ovvero: Casa Intelligente e Home Automation

Le applicazioni dell’automazione in campo industriale sono veramente molte, come molti sono gli utilizzi di “nuova generazione” della domotica in ambito domestico.

Con la diffusione degli impianti fotovoltaici di piccola taglia ad uso residenziale, inoltre, la domotica domestica è una vera opportunità per la realizzazione della cosiddetta “casa intelligente”, una casa in grado di utilizzare energia a costo zero quando viene prodotta dal proprio impianto fotovoltaico.

Al di là dell’integrazione con gli impianti fotovoltaici, di cui parliamo in un capitolo a parte, la domotica domestica permette di avere a disposizione degli automatismi utili alla gestione della casa nelle sue funzioni quotidiane: si parla, in genere, di “Home Automation” quando si fa riferimento alla possibilità di automatizzare, attraverso delle semplici schede elettroniche programmabili, molti processi e molte azioni quotidiane relative alla gestione della casa.

Troppa teoria? Ecco qualche esempio.

Si parla di Sistema Domotico Domestico e di Home Automation quando si parla, per esempio, di gestire in automatico o da remoto: tapparelle, persiane, oscuranti, tende da sole, sistemi di allarme, illuminazione, riscaldamento, cancelli, serrande di garage, ecc… Posso programmare il mio sistema domotico in modo da chiudere in automatico le tapparelle in caso di pioggia o di spegnere in automatico i caloriferi nel caso in cui venga dimenticata aperta una finestra. Non solo: se ho una tenda da sole aperta in terrazzo, un sistema domotico può essere programmato per chiuderla in automatico in caso di forte vento per evitare danni alle strutture. Un ulteriore esempio, utile al “risparmio energetico”, è relativo ai sistemi di illuminazione: se una stanza è vuota o se è già abbastanza illuminata da luce naturale la “home automation” provvederà in automatico a spegnere le luci ove non necessarie.

Tutti i sistemi domotici domestici prevedono, in genere, l’utilizzo di “scenari”. Uno “scenario” è un insieme di impostazioni pre-programmate relative, appunto, ad uno specifico “scenario di consumo”. Impostando lo “scenario notte”, per esempio, con un singolo input manuale o automatizzato, si potranno abbassare le tapparelle, impostare le temperatura a 20 gradi, accendere le luci esterne, attivare sensori o piccoli punti luce interni. Attivando lo “scenario giorno”, invece, si potrà attivare il riscaldamento, alzare le tapparelle, spegnere le luci esterne, disattivare antifurti, ecc…

Ogni “scenario” potrà essere attivato in maniera manuale in loco, in maniera manuale da remoto, sfruttando la rete internet, o in maniera del tutto automatizzata.

Le frontiere della Domotica Domestica e della Home Automation, come si vede, sono veramente infinite ed hanno il limite solo dalla propria fantasia, ma tutte riportano a quattro semplici obbiettivi: comfort, sicurezza, risparmio energetico e, soprattutto, efficienza energetica.

Un aspetto da non sottovalutare è quello della sicurezza: un impianto anti-incendio o anti-fumo, per esempio, è un vero e proprio impianto domotico che utilizza particolari sensori in grado di attivare l’allarme in caso di rilevamento di “gas-anomali”.

In questo contesto, la domanda a cui ci interessa rispondere è questa: “Come integrare le infinite potenzialità della domotica con gli impianti fotovoltaici e micro-eolici per risparmiare sulla bolletta energetica?”

 

sistema domotico per la casa intelligente

 

 

 

Domotica Industriale

L’altra “faccia della medaglia” della domotica domestica è la Domotica Industriale. La logica non cambia molto, ciò che cambia è l’ambito di applicazione ed il livello tecnico di implementazione. Gli obbiettivi della domotica industriale sono quattro: maggior produttività, sicurezza, risparmio energetico e, soprattutto, efficienza energetica.

Non affrontiamo in questa sede i vantaggi ed i risvolti della domotica industriale, ma è utile spendere due parole per mostrarne, anche qui, le infinite potenzialità sia dal punto di vista dei costi, sia dal punto di vista dell’ottimizzazione dei processi produttivi e della gestione dell’energia e del personale.

Dall’interfaccia di qualsiasi dispositivo è possibile programmare e monitorare in tempo reale la situazione di ogni impianto dell’azienda. Non solo: oltre a a poter gestire le funzionalità tipiche di ogni applicazione domestica, la domotica industriale permette di gestire dispositivi volti alla sicurezza aziendale e delle persone che vi lavorano. Si può integrare “in un unico cervello” la videosorveglianza, i sistemi anti-intrusione, i sistemi di sicurezza dei quadri elettrici, i sistemi anti-incendio, di aspirazione o di ventilazione.

Dal punto di vista energetico la domotica industriale viene utilizzata per monitorare i consumi elettrici e termici, per monitorare la produzione di impianti da fonti rinnovabili, e per monitorare le emissioni prodotte, ma anche per gestire in maniera efficiente dei picchi di richiesta elettrica o termica derivanti dai processi produttivi.

 

Come la Domotica consente di risparmiare in bolletta

Torniamo alla finalità di questa guida: perchè la domotica ci è utile? E come ci consente di risparmiare in bolletta? Se hai avuto la pazienza di leggere fin qui di sicuro la risposta l’avrai già letta “tra le righe” di Fotovoltaiconorditalia.it

Il punto di forza della domotica, come già abbiamo evidenziato più volte, è l’automazione delle funzioni. La tecnologia, oggi, ci permette di innescare degli automatismi che, se ben programmati, ci consentono di risparmiare e di ottimizzare. Che vuol dire?

Facciamo un esempio: ha senso tenere accesa la luce di una stanza se non c’è nessuno dentro? Ha senso tenere acceso un calorifero se la finestra è dimenticata aperta? Se fuori c’è il sole, ha senso tenere le tapparelle giù ed al contempo accendere le luci? Ancora: se ho un impianto fotovoltaico e fuori c’è il sole, ha ancora senso far andare la lavatrice di sera? Oppure: nelle fredde giornate invernali, se riesco a sfruttare in casa la luce naturale del sole, l’effetto “serra” (quello buono..) mi aiuterà a risparmiare energia per il riscaldamento.

Ecco i molteplici esempi per cui la Domotica Domestica mi aiuta a risparmiare energia. Con un sistema domotico riesco ad automatizzare tutte queste funzioni: con un sensore di presenza, per esempio, il sistema potrà rilevare in autonomia la presenza di persone dentro una stanza. Un sensore, inoltre, potrà avvisarci se una finestra è dimenticata aperta. Un motore gestito dal sistema domotico, inoltre, potrà in automatico alzare o abbassare le tapparelle in funzione della luminosità interna ed esterna della stanza.

Si tratta, in poche parole, di saper programmare in maniera intelligente e funzionale un sistema di “sensori” ed “attuatori”. I primi rilevano delle informazioni dall’ambiente. I secondi svolgono delle azioni (tipo spegnere e accendere dei caloriferi, alzare o abbassare le tapparelle, accendere o spegnere le luci, ecc…). In questo modo si risparmia energia e, risparmiando energia, si risparmia in bolletta. Non solo: in questo modo si sfrutta al massimo l’utilizzo di un impianto fotovoltaico.

 

Il vero vantaggio della Domotica è l’Automazione

Automatizzare i processi. E’ questo il vero vantaggio della domotica. Finchè si tratta di avere un consumo “consapevole” ed un uso “oculato” dell’energia ogni persona può modificare le proprie abitudini di consumo ed operare in funzione del risparmio energetico. Ma quando ci si trova di fronte ad eventi e condizioni “in continuo cambiamento”, è difficile rispondere ed adattare i propri comportamenti di consumo in maniera istantanea.

Cosa vogliamo dire? Rispondiamo con un esempio: con un impianto fotovoltaico la produzione di energia “a costo zero” la avremo solo se e quando splende il sole. Se piove o se c’è nebbia il fotovoltaico produce molto meno. La produzione del fotovoltaico può essere sfruttata per far funzionare gli elettrodomestici,“a costo zero”, ma, per sfruttare a pieno questa potenzialità, il sistema deve essere in grado di valutare in automatico se ci sono le giuste condizioni. L’utente, in questo caso, avrà solo il compito di pre-attivare l’elettrodomestico (ad esempio una lavatrice) e, quando il fotovoltaico produrrà sufficiente potenza elettrica, il sistema domotico attiverà in automatico l’apparecchio elettrico grazie all’utilizzo di particolari prese “smart” in grado di dialogare con il sistema domotico.

Se c’è un’eccedenza di energia fotovoltaica la Domotica dovrà essere in grado di gestirla in automatico per produrre, ad esempio, acqua calda sanitaria. E’ questo il vero potenziale dell’automatizzazione.

 

Costi e Benefici di un Sistema Domotico

La Domotica non è un prodotto, e in quanto tale non ha prezzo. La Domotica è una scienza. Potremmo chiamare “prodotto” uno specifico sistema domotico: una soluzione acquistabile in kit o un progetto realizzato “ad hoc” sulle specifiche esigenze della casa o dell’azienda. Per un prodotto così ampio e “modulare” è difficile parlare di costi. E di conseguenza è ancora più difficile parlare del rapporto tra costi e benefici.

L’acquisto di un sistema di domotica, potremmo vederlo come un investimento. Anzi, di fatto è un investimento: si sostiene una spesa per acquistarlo e per installarlo e nel tempo garantisce un risparmio nel tempo. Le ottimizzazioni ripagano nel tempo il costo sostenuto. Non si tratta, spesso, di solo risparmio economico. A volte si acquista un sistema domotico per investire in “sicurezza”, come nel caso di un sistema anti-intrusione, a volte si investe semplicemente in “Comfort”, in “comodità” di vita quotidiana.

In ogni caso, come per ogni investimento, la convenienza di scegliere un sistema di domotica si trova nel rapporto tra costi e benefici: quanto costa un sistema di domotica? E quanto mi farà risparmiare utilizzandolo nel tempo?

Ovviamente l’argomento è ampio, però possiamo “restringere il campo” al settore dell’energia, quello che a noi qui interessa approfondire. Ovviamente non possiamo neanche analizzare i costi e benefici di soluzioni personalizzate realizzate per le aziende. Però, quello che possiamo fare in questa sede, è un’analisi indicativa dei costi di un sistema di domotica ed immaginare quali possano essere gli effettivi benefici.

Un Kit domestico per la gestione della temperatura di casa, per esempio, è un prodotto, tra i più semplici, che permette di accendere, regolare e spegnere il riscaldamento ed il condizionamento della casa. Le funzioni possono essere automatiche, programmando dei criteri di accensione e spegnimento, o attivabili manualmente da remoto, attraverso la rete web ed un qualsiasi PC, Tablet o Smartphone. Un sistema di questo tipo costa poche centinaia di euro, ma ti permette di risparmiare sulle spese di riscaldamento cifre di gran lunga superiori. Basti confrontare i costi in bolletta di un impianto condominiale centralizzato con un impianto autonomo gestito con termostato programmabile.

Un kit per automatizzare l’apertura e le chiusura delle tapparelle di casa costa anch’esso poche centinaia di euro, ma ti permette di alzare o abbassare le tapparelle di casa con un semplice smartphone o in maniera del tutto automatizzata.

E per chi ha un impianto fotovoltaico? Con qualche centinaia di euro (da 400 a 600) è possibile acquistare, ad esempio, un “riduttore di potenza” per sfruttare l’energia in eccesso del fotovoltaico per la produzione di acqua calda. Cioè: i KW di potenza prodotti dall’impianto fotovoltaico non già utilizzati vengono sfruttati per produrre acqua calda per bagno, cucina e riscaldamento. A costi simili è possibile acquistare, invece, delle “prese intelligenti” in grado di attivare elettrodomestici solo se e quando l’impianto fotovoltaico produce una potenza elettrica sufficiente a farlo funzionare, senza l’ausilio della rete elettrica di Enel.

Più avanti vediamo di che si tratta.

 

I Sistemi Domotici Wireless, come accorciano le distanze

L’ultima frontiera della domotica è quella che permette di attivare le sue funzioni sfruttando la rete web e, come ormai ogni rete internet, la connessione Wireless. Grazie ai sistemi “senza fili” ogni sensore, ogni dispositivo che raccoglie dati può entrare in comunicazione con un terminale senza utilizzare cavi, senza alcun tipo di opera muraria e senza l’utilizzo di alcun cablaggio. Stessa cosa per ogni comando che parte dal “Gateway” (il cervello del sistema) verso qualsiasi attuatore (una presa elettrica, una resistenza, un motorino elettrico, ecc…).

Grazie alla tecnologia Wireless oggi è possibile realizzare sistemi domotici senza costi di installazione e accorciando enormemente i tempi di attivazione degli impianti: basta applicare i vari apparecchi dove necessario, configurarli e gestirli tutti da un’unica postazione. Non solo, grazie al Wi-Fi è possibile attivare e gestire tutte le funzionalità da remoto, in tempo reale con l’utilizzo di qualsiasi PC, Smartphone o Tablet.

 

Perchè la Domotica si sposa bene col Fotovoltaico

Domotica e fotovoltaico. Già in un altro articolo di Fotovoltaiconorditalia.it abbiamo affrontato l’argomento mostrando e dimostrano come la Domotica, se associata agli impianti fotovoltaici o a qualsiasi altro impianto da fonte rinnovabile, sia fondamentale per risparmiare veramente sulle bollette elettriche (per approfondire: “leggi questo articolo“).

Tre le righe di questa guida è già spiegato chiaramente perchè e come la domotica sia utile, se non fondamentale, ad ogni persona che voglia ottimizzare al meglio l’investimento fotovoltaico, domestico o aziendale che sia. Nonostante ciò è bene ribardire, anche in questa occasione, perchè la Domotica si sposa bene col Fotoovltaico e con qualsiasi altro impianto da fonte rinnovabile.

Come più volte ribadito l’obbiettivo di ogni impianto di autoproduzione (fotovoltaico, micro-eolico o di micro-cogenerazione) è l’autoconsumo. Con l’autoconsumo si riesce ad ammortizzare in maniera ottima l’investimento fotovoltaico perchè, anzichè prelevare energia dalla rete ad un costo di oltre 20 centesimi/kwh, si utilizza l’energia autoprodotta ad un costo, a conti fatti, di 6 centesimi/kwh.

Se si utilizza un impianto fotovoltaico col 100% di autoconsumo i tempi di ammortizzo sono ridotti al minimo (possono arrivare anche a 2-3 anni). Meno si autoconsuma, più si allunga il periodo di ammortamento dell’impianto. Come massimizzare l’autoconsumo fotovoltaico? La Domotica al servizio del fotovoltaico è proprio la risposta a questa domanda: grazie alla domotica si possono attivare degli automatismi che permettano alla casa di utilizzare prima di tutto l’impianto fotovoltaico ogni volta che ci sono le condizioni per poterlo utilizzare.

Se l’impianto fotovoltaico produce una potenza sufficiente a far funzionare un elettrodomestico, il sistema domotico provvederà ad attivare l’elettrodomestico precedentemente programmato. Si pensi ad una lavastoviglie. Una volta che l’utente programma un lavaggio, l’impianto domotico potrà essere in grado di attivarlo solo se e quando il fotovoltaico produrrà la potenza sufficiente ad alimentare l’elettrodomestico senza l’ausilio della rete Enel. Questo è un modo intelligente di utilizzare la Domotica al servizio degli impianti fotovoltaici. Allo stesso modo un sistema domotico potrà “dirottare” l’energia in eccesso prodotta dal fotovoltaico per alimentare la produzione di acqua calda sanitaria. Esistono in commercio sistemi (i cosiddetti “riduttori di potenza”) in grado di sfruttare anche pochi watt disponibili per alimentare una resistenza elettrica per riscaldare l’acqua.

 

 

domotica fotovoltaico e fonti rinnovabili

 

 

Batterie e domotica: è meglio accumulare energia o usarla in maniera intelligente?

Questa è una domanda cruciale oggi. I sistemi di accumulo, infatti, hanno ancora dei prezzi non sempre convenienti. Il “costo di stoccaggio” è ancora troppo elevato per essere efficace per tutti gli utilizzi. Le batterie, inoltre, hanno un potenziale di accumulo limitato nel tempo (dai 3 ai 6 mila cicli di ricarica) e, in ogni caso, vanno sostituite dopo alcuni anni.

Il costo delle batterie non sempre rende conveniente il loro utilizzo per massimizzare l’autoconsumo fotovoltaico. Oggi, ancor prima di pensare ad utilizzare l’accumulo in batterie, conviene pensare ad utilizzare in maniera intelligente l’energia auto-prodotta dal proprio impianto fotovoltaico.

In altre parole: prima di pensare ad accumulare energia per utilizzarla di sera o di notte è più efficace pensare di adattare i propri consumi di casa per sfruttare la produzione fotovoltaica nel momento stesso in cui viene prodotta. Come agire in questa direzione? Due sono le possibilità: spostare, per quanto possibile, i propri consumi di giorno, oppure: sfruttare la domotica per attivare degli automatismi che consentano di attivare i consumi, per quanto possibile, nei momenti in cui l’energia viene prodotta.

L’obbiettivo, come ben sappiamo, è sempre quello di massimizzare l’autoconsumo fotovoltaico. La Domotica permette di creare un sistema in grado di creare automatismi in grado di rendere massimo l’autoconsumo.
Una “semplice” scheda elettronica può gestire i flussi di elettricità per creare delle “priorità di utilizzo” dell’energia disponibile: in questo modo, su ogni apparecchio elettrico in funzione verrà fornita, in ordine di priorità, l’energia fotovoltaica, se disponibile, l’energia delle batterie, se disponibili, o, in ultima istanza, l’energia di rete.

Viceversa, quando l’impianto produce energia, questa verrà “dirottata” prima di tutto sull’autoconsumo istantaneo, se non ci sono elettrodomestici in funzione l’elettricità può venire utilizzata per riscaldare l’acqua. In questo caso saranno necessari dei “riduttori di potenza” che consentano di sfruttare anche solo i pochi watt disponibili per attivare una resistenza che riscaldi l’acqua prima del suo ingresso in caldaia.  In penultima istanza l’energia eccedente può venire utilizzata per ricaricare le batterie e, solo “in ultima istanza”, può essere ceduta in rete. Attraverso il meccanismo dello scambio sul posto, questa quota di elettricità verrà valorizzata dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici).

In questa modalità di gestione dell’energia fotovoltaica (o micro-eolica) l’utilizzo dei sistemi di accumulo non sono necessari, ma, se presenti, ottimizzeranno al meglio le eventuali eccedenze di elettricità prodotta. In ogni caso la ricarica delle batterie non è la priorità.

La funzione di gestire in questo modo i flussi di elettricità tra produzione e consumo è demandata alla Domotica: gestire in maniera intelligente l’energia non solo è meglio del semplice accumulo, ma è anche più efficace dal punto di vista economico.

 

Domotica e Risparmio Energetico

La Domotica, come ormai sarà ben chiaro, è funzionale, non solo al comfort od alla sicurezza, ma anche e soprattutto al risparmio energetico. La Domotica ci aiuta a controllare la casa come a monitorare i processi aziendali. La sua forza, come ribadito più volte, è l’automazione, non solo per monitorare e raccogliere informazioni, ma anche per attivare delle azioni.

Ecco qualche esempio di domotica applicata al Risparmio energetico.

Non c’è nessuno in casa? Sarà inutile tenere le luci accese. E’ inverno e sarò in vacanza per una settimana? E’ inutile far andare il riscaldamento, potrò disattivarlo da remoto con un semplice click. E’ inverno e fuori c’è il sole? Posso programmare l’apertura degli oscuranti in modo da sfruttare la luce e il calore del sole. Se è estate e sono fuori casa è inutile far andare i condizionatori, potrò programmarli per attivarsi quando mi trovo a 1 kilometro da casa (grazie alla geolocalizzazione di un qualsiasi smartphone); sarà invece utile programmare la chiusura degli oscuranti.

Con semplici rilevatori di presenza, inoltre, è possibile rilevare se e quante persone si trovano in una casa. Se la casa è vuota non ha senso che alcuni apparecchi rimangano accesi. Se, infine, è inverno e si dimentica aperta una finestra un rilevatore di temperatura potrà spegnere il riscaldamento di quella stanza per evitare inutili sprechi energetici. Stessa cosa, in estate, per il condizionatore.

Questi sono solo alcuni esempi di come la domotica domestica mi aiuta a risparmiare energia. Mi aiuta sia impostando degli automatismi, sia dandomi la possibilità di “programmare degli scenari”, sia, ancora, dandomi la possibilità di intervenire “da remoto” in tempo reale grazie alla rete web.

In definitiva, come ribadito più volte in questa lunga rassegna, si tratta di saper programmare in maniera intelligente e funzionale un insieme di “rilevatori” ed apparecchi. I primi rilevano dei dati dall’ambiente. I secondi attivano delle funzioni tipo: spegnere un condizionatore, abbassare la tapparella, accendere il riscaldamento, ecc… In questo modo si fa” risparmio energetico e, risparmiando energia, si risparmia in bolletta.

 

La Domotica al servizio della Sicurezza

Un ulteriore ambito di applicazione della Domotica, forse per molto tempo il più conosciuto e utilizzato, è quello della sicurezza. Anche il classico impianto di allarme che utilizza telecamere e fotocellule è, infatti, un vero e proprio sistema domotico. La sicurezza è intesa non solo come un sistema antintrusione, ma anche come sistema di protezione da guasti, incendi, fughe di gas o perdite di acqua dagli impianti.

L’integrazione tra diversi sistemi di protezione e controllo permette di avere sempre la migliore sicurezza possibile, sia in ambito produttivo, sia in ambito domestico. Grazie al dialogo tra i diversi apparati presenti in un ambiente, che siano apparecchi telefonici, tv, screen monitor, porte, finestre, videocamere o semplici interfacce di controllo si può tenere sempre sotto controllo qualsiasi ambiente anche quando ci si trova fisicamente lontani.

Grazie a scenari personalizzati si possono attivare in tempo reale e contemporaneamente diversi dispositivi di controllo come telecamere, sensori di rilevamento, fotocellule o allarmi, e controllarli da più postazioni o supporti.

Non solo: una funzionalità interessante è quella che, in caso di necessità, simula la presenza di persone all’interno della casa per dissuadere eventuali malintenzionati: è possibile infatti anche accendere televisori o luci in tempo reale e da qualsiasi postazione web.

La principale funzione della domotica al servizio della sicurezza, nonostante tutto, rimane la videosorveglianza. La videosorveglianza, infatti, permette di tenere controllato un intero edificio e di monitorarlo in tempo reale coordinando contemporaneamente la presenza anche di moltissime telecamere.

 

I principali standard della domotica

Ogni sistema domotico è, appunto, un “sistema”. In quanto tale ogni sua componente deve avere la caratteristica di poter dialogare con tutte le altre componenti e con la scheda elettronica che coordina tutte le parti del sistema. Per dialogare in maniera corretta, le diverse componenti, devono avere un “linguaggio comune” che gli permetta di leggere e rispondere alle reciproche informazioni che vengon trasmesse tra i vari apparati. Ecco cosa è lo standard della Domotica: un linguaggio comune e condiviso che permetta ai diversi apparecchi di essere totalmente integrati e coordinati fra loro.

Senza entrare troppo nel tecnico possiamo dire che lo “standard della domotica” è un protocollo di comunicazione condiviso. Lavatrici, caldaie, piscine, lampadine, tv, pc, videocitofoni: tutti parlano tra di loro grazie ad un protocollo condiviso. Questo protocollo utilizza un vero e proprio linguaggio di programmazione.

Lo standard “per antonomasia” per la building automation è il protocollo KNX (Connex). Si tratta di uno standard aperto, coperto da royalty e totalmente indipendente dalla piattaforma utilizzata dal sistema domotico. E’ un protocollo validato come standard europeo e mondiale e per questo premiato per la sua affidabilità e sicurezza: uno dei punti di favore, infatti, è che la sua efficacia si basa su prove di conformità concrete effettuate in laboratorio.

Oltre a questo standard, una annotazione particolare va fatta per Homelab Open World, un progetto messo in piedi da Homelab per realizzare un linguaggio Open Source (“aperto”, non proprietario) che consente a tutti gli apparecchi elettrici di interagire ed interoperare con gli altri oggetti del sistema domotico sfruttando il protocollo IP (protocollo di comunicazione standard sfruttato dalla rete internet). Homelab Open World è un progetto aperto, open source, pronto ad espandersi ed integrare nuovi prodotti e  servizi.

 

Le principali Marche della domotica

Ecco solo alcuni dei nomi e dei marchi che si occupano di domotica sul fronte della sperimentazione, dello sviluppo e della produzione:

 

  • Homelab
  • Ariston,
  • Sony,
  • Grunding,
  • Hage,
  • IMA,
  • Fichet,
  • Thermo,
  • BTicino,
  • Ferraz Shawmut,
  • Terasaki,
  • Gruppo Elica,
  • Gewiss,
  • Somfy,
  • Sommer,
  • Loewe,
  • Pioneer,
  • Simon,
  • Indesit Company,
  • Loccioni,
  • Prastel,
  • Temper,
  • Fuji Electric,
  • MR&D Institute,
  • Spes,
  • Teuco-Guzzini,
  • ABB,
  • Telefunken,
  • KNX,
  • Jung,
  • Salto,
  • Niessen,
  • BJC,
  • Westinghouse,
  • Eunea,
  • Tegui,
  • Elbe,
  • Delta Dore,
  • Lon Works,
  • Vimar,
  • Faac,
  • Came,
  • Makita,
  • Legrand,
  • Fadini,
  • Università Politecnica delle Marche.

 

Domotica e Internet of Things (ovvero: “Internet delle Cose”)

In questa guida abbiamo visto cosa è la domotica, quali sono i suoi più importanti utilizzi e quali vantaggi può avere sia in ambito domestico residenziale, sia nell’ambito industriale e produttivo. Il vantaggio principale è che questa scienza sfrutta la rete web per monitorare ed attivare comandi da remoto. Le funzionalità di ogni apparecchio possono essere attivate sia da locale, sia da remoto sia sfruttando l’automazione. Ecco il vero beneficio: sfruttare la rete web ed allo stesso tempo  l’automazione.

Quale sarà la successiva evoluzione della domotica? La domotica e la rete web hanno già pervaso in parte la vita quotidiana di buona parte della popolazione attraverso l’uso di smartphone, tablet, PC che permettono l’accesso alla rete web da qualsiasi postazione e supporto.

La successiva evoluzione della domotica e della rete, che è già in parte realtà, è l’ Internet of Things, l’Internet delle Cose, ovvero l’utilizzo della rete web in ogni ambito della vita quotidiana: gli oggetti acquisiscono una sorta di “intelligenza artificiale” grazie al fatto che possono comunicare dati e informazioni su sè stessi ed accedere ad informazioni aggregate da altri dispositivi. Nel campo della medicina, per esempio, questa frontiera della domotica permette di ricordare ad un utente di assumere un farmaco in caso di dimenticanza o di monitorare lo stato di salute di un individuo indossando un semplice apparecchio che monitora frequenza cardiaca, pressione o temperatura corporea in tempo reale.

Grazie a tutti questi ambiti di applicazione, che pervadono a 360 gradi la vita quotidiana e vanno ben oltre gli utilizzi domestici e industriali, l’ Internet delle Cose promette la nascita di un settore innovativo e dalla infinite potenzialità di sviluppo.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

Clicca per richiedere una consulenza o un preventivo


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti.
Se non vuoi lasciare un commento, clicca qui per ricevere gli aggiornamenti dalla discussione.