Molti si chiedono ancora se convenga installare un impianto fotovoltaico adesso che non ci sono più gli incentivi statali sulla produzione elettrica da fotovoltaico.
Prima di vedere all’atto pratico qual è la reale convenienza del fotovoltaico vediamo qual’è il cambio di mentalità necessario per arrivare all’indipendenza energetica da fonti rinnovabili.
Noi tutti siamo abituati, da sempre, ad esborsare la quota che il nostro gestore ci presenta bimestralmente per il fabbisogno elettrico della nostra casa.
Siamo dunque abituati ad un gesto passivo, quello di pagare il gestore per i nostri consumi continuando a subire costanti aumenti in bolletta, quello che il fotovoltaico ci offre è la possibilità di produrre autonomamente l’energia elettrica di cui si necessita, passando così ad un gesto attivo. Quello che il fotovoltaico ci offre oggi è un cambio di mentalità.
Affrontato lo step psicologico analizziamo in termini pratici qual è il reale guadagno economico.
Rispondiamo dunque alla domanda iniziale, e cioè: “conviene ancora installare un impianto fotovoltaico adesso che non ci sono più gli incentivi sulla produzione?”
Prendiamo ad esempio la famiglia Rossi che spende annualmente 1.000€ per il fabbisogno di corrente elettrica.
Facendo una proiezione dei consumi per 20 anni, la spesa che la famiglia affronterà è di 20.000€, senza considerare l’aumento delle bollette che è di circa il 7% annuo.
Poniamo adesso invece la stessa famiglia Rossi che, stufa di continuare a pagare le bollette, decide di installare un impianto fotovoltaico da 3 Kwp.
L’investimento richiesto per un impianto del genere di buona qualità e garantito per 25 anni con servizio chiavi in mano (compreso lo smaltimento dei pannelli) è di circa 9.000€ iva inclusa.
A fronte degli sgravi fiscali del 50% confermati per tutto il 2014 sul fotovoltaico, la nostra famiglia Rossi spenderà effettivamente, a conti fatti e per effetto delle detrazioni fiscali, solo 4.500€ per l’impianto fotovoltaico che gli permetterà di avere corrente in modo autonomo e gratuito per 25 anni, e migliorerà anche la classe energetica dell’abitazione, con un conseguente aumento di valore della casa di circa il 10%.
Inoltre se in futuro i signori Rossi vorranno vendere casa, per loro sarà ancora più semplice grazie al fatto che l’abitazione ha una buona classificazione energetica ACE.
Concludo dicendo che il cambio di mentalità verso il gesto attivo dell’auto-produzione elettrica è necessario per una intelligente economia familiare e soprattutto per limitare l’utilizzo di combustibili fossili non rinnovabili sempre più rari ed costosi.
Autore: Mario Basile
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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