Finanziare un impianto fotovoltaico da 100 kw per un’azienda, conviene? O convengono solo i piccoli impianti al servizio delle abitazioni? Che tipo di ritorno economico può avere oggi un impianto da 100 kw realizzato non in autoconsumo diretto? Riesco ancora a guadagnarci, anche senza gli incentivi? Si, ma a certe condizioni. In un caso studio vedremo come, secondo Assorinnovabili, un impianto fotovoltaico da 100 kw con il sistema dei SEU conviene e può rientrare dall’investimento anche in soli 5 anni, a seconda dei casi. Qui: cosa è un SEU, Sistema Efficiente di Utenza.
Abbiamo più volte affermato che, con la fine degli incentivi, la nuova era del fotovoltaico in Italia passa attraverso i piccoli impianti domestici. Investire nel fotovoltaico vuol dire prima di tutto investire nel risparmio energetico di casa, cercando di tagliare le bollette energetiche sfruttando un impianto fotovoltaico in autoconsumo e sfruttando le detrazioni fiscali (per le installazioni domestiche).
Questa affermazione, in realtà, è già in parte superata: oggi fare un impianto fotovoltaico da 100 kw ha un ritorno economico interessante, ma ad una condizione: che si venda l’energia prodotta direttamente ad un’utente finale (un’azienda, una rete locale o altro).
Spieghiamo meglio il meccanismo e poi vediamo un caso studio.
Perchè e a quali condizioni un business da 100 kw di fotovoltaico è un investimento remunerativo? Il fotovoltaico, grazie alla logica dei SEU, Sistemi Efficienti di Utenza, è ancora un business interessante e molto remunerativo. Il principio è semplice: l’investimento fotovoltaico, per essere veramente conveniente, deve convnire sia al produttore, che vende l’energia prodotta, che al consumatore, che l’acquista ad un prezzo vantaggioso.
In ogni SEU, Sistema Efficiente di Utenza, l’impianto di produzione è posto al servizio diretto di un utente. L’utente finale, però, può essere lo stesso titolare dell’impianto oppure può essere un soggetto differente. Nel caso in cui il proprietario dell’impianto e l’utente siano due soggetti distinti, il proprietario dell’impianto fotovoltaico può stipulare un contratto di vendita diretta con l’utente finale, fissando un prezzo concordato tra le parti e per via privata.
E’ questa la potenzialità di un SEU, Sistema Efficiente di Utenza, che fa del fotovoltaico un investimento ancora conveniente, anche in ambito “business”: in questo modo un impianto fotovoltaico da 100 KW è un progetto del tutto sostenibile sia per l’investitore, che per il produttore.
In poche parole: quando conviene investire in un impianto fotovoltaico?
Quando sono presenti queste due condizioni:
- il prezzo di realizzazione del progetto è “abbordabile”
- e quando si riesce a vendere l’energia prodotta ad un prezzo conveniente sia al compratore che al venditore.
Questo è il principio che rende ancora sostenibile il modello di business dei medi e grandi impianti fotovoltaici. Sostenibile senza incentivi, nè detrazioni fiscali.
Impianto fotovoltaico da 100 KW e ritorno economico. Ecco il caso studio
In una guida redatta da Assorinnovabili, “Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) – Guida Operativa – Marzo 2014” viene mostrata un’interessante simulazione (non è proprio un caso studio) che mostra come e a quali condizioni un impianto fotovoltaico da 100 Kw ha un ritorno economico interessante.
Le variabili principali che influenzano il ritorno economico dell’investimento sono tre:
- il prezzo di realizzazione del progetto e di operatività impianto
- il luogo di installazione (la produttività di un impianto al sud italia è maggiore di quella stimabile al nord italia),
- la quantità di autoconsumo, che nella guida viene chiamata “fattore di contemporaneità”.
Questi tre fattori sono quelli che, variando, variano i tempi di rientro economico dall’investimento.
In questo caso studio si sono presi in considerazione questi assunti:
- il prezzo dell’impianto: 1.000 euro/kw (che per un impianto fotovoltaico da 100 KW è di 100 mila euro) più il 4% di costi operativi l’anno;
- il prezzo di vendita dell’energia all’utente finale: 0,15 €/Kwh (che in bolletta è minimo 0,19 €/kwh). Questo prezzo è equivalente ad uno sconto del 20% rispetto ai prezzi medi delle bollette elettriche;
- il prezzo di vendita dell’energia alla rete: 0,05 €/kwh (è l’attuale prezzo medio per la vendita in rete);
- sul luogo di installazione sono stati considerati:
1.100 kwh/kw l’anno nel nord italia
1.300 kwh/kw l’anno nel centro italia
1.500 kwh/kw l’anno nel sud italia
Ecco in sintesi quanto emerge dal caso preso in ipotesi.
Il grafico mostra i tempi di rientro dall’investimento in funzione di quanto si riesce ad autoconsumare istantaneamente dall’impianto fotovoltaico da 100 KW. L’autoconsumo è chiamato, in questo caso, fattore di contemporaneità.
Nel nord Italia, dove il solare produce circa 1.100 kwh/kw l’anno, con un autoconsumo del 70% si rientra in non più di 11 anni.
Nel centro Italia, con produttività di 1.300 kwh/kw l’anno, con un autoconsumo del 70% si rientra dall’investimento in circa 8 anni.
Nel sud Italia (produttività di 1.500 kwh/kw/anno) con autoconsumo del 70% si rientra dalle spese di installazione in circa 7 anni.
Ovviamente, il principio generale è che: “più aumenta la quantità di autoconsumo istantaneo dell’energia generata (“fattore di contemporaneità”), più i tempi di ritorno economico si velocizzano”, più l’investimento fotovoltaico è conveniente.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
metto in rete la produzione di un impianto ftv di 150 kw
ottengo contributi da GSE per tutta la produzione o solo per quella non auto consumata (30%)
quanto si prevede per l’energia messa in rete?
grazie
Ciao Pasquale
Domanda molto strana la tua dato che, con un Impianto da 150 kWp (quindi su scala Industriale) è impossibile che un tale “investimento” non sia stato fatto in base ad un preciso “Piano di Ammortamento”.
Nel detto Piano di Ammortamento saranno sicuramente spiegati tutti i motivi e tutti gli importi che si prevede di ottenere dal GSE.
Soprattutto sarà detto quale tipo di Contratto lega il tuo Impianto al GSE (e di questo tu non dici nulla).
salve, io vorrei staccare il mio condominio del tutto dalla rete elettrica. A Roma, 10 appartamenti di circa 100mq ciascuno. terrazza condominiale a disposizione di circa 300mq libera; disponibile anche, accanto al garage nel semiinterrato, un locale di circa 25mq in cui si potrebbe installlare un accumulo centralizzato, piuttosto che realizzare 10 accumuli individuali. Esiste anche un cavedio da questo locale alla terrazza per la distribuzione.
Impianto di riScaldamento condominiale a gas. I PICCHI DI CONSUMI ELETTRICI SAREBBERO SICURAMENTE L’ESTATE PER I CONDIZIONATORI. grazie