Oggi, senza incentivi, investire nel fotovoltaico conviene ancora?
Se nel periodo degli incentivi l’obiettivo era quello di sfruttare tutto lo spazio a disposizione sul proprio tetto per sfruttare al massimo gli incentivi e garantirsi un rapido ritorno dal’investimento, oggi investire nel fotovoltaico è legato al risparmio energetico generato sulla propria utenza di casa o aziendale.
Oggi l’investimento fotovoltaico è un nuovo modo di pensare: non più business, ma risparmio. L’impianto fotovoltaico, oggi ed in futuro, come un normale investimento, va costruito sui propri bisogni, va costruito “su misura” in base ai propri consumi energetici e per una famiglia, che diventa produttrice della propria energia, diviene un’ottima occasione di risparmio. Risparmio sul costo della bolletta elettrica, ma anche risparmio energetico e scelta etica.
Partiamo dalla bolletta
Il punto da cui partire è la bolletta elettrica. Dalla bolletta vedo i costi, i consumi ed il profilo di consumo (fasce orarie, ecc…) della mia utenza. Non è facile imparare a leggere correttamente la bolletta elettrica, ma alcune macro-voci di costo saranno utili indicatori per capire i vantaggi che si possono realmente conseguire con un impianto fotovoltaico.
La bolletta è composta da tre macro-aree:
- i sevizi di vendita (cioè: il prezzo effettivo dell’energia, il prezzo di commercializzazione e vendita, il prezzo di dispacciamento)
- i servizi di rete (trasporto, distribuzione, oneri, ecc…)
- le imposte (Iva, accise, ..)
Per approfondire le voci di costo della bolletta elettrica leggi questo articolo.
Un impianto fotovoltaico, in presenza di sole, produce energia istante per istante e l’utente ha quindi la possibilità di usufruire della propria energia senza pagare tutte le voci di costo associate in bolletta. E’ questo il caso dell’autoconsumo immediato: situazione in cui il fruitore utilizza “sul momento” l’energia prodotta bypassando così tutti i costi associati al prelievo in bolletta.
L’autoconsumo immediato è la situazione di consumo con maggiore risparmio per l’utente elettrico.
Ecco come funziona l’autoconsumo.
Per ottenere il massimo dei benefici economici dal fotovoltaico senza incentivi bisogna massimizzare l’autoconsumo.
Come fare?
Il fruitore dell’impianto ha a disposizione diverse soluzioni, tra loro complementari:
- può spostare, per quanto possibile, i propri consumi nelle fasce orarie nelle quali l’impianto è in funzione. In questo modo l’elettricità prodotta a costo zero dal sistema fotovoltaico viene utilizzata direttamente per i propri consumi, evitando l’oneroso prelievo dalla rete;
- può automatizzare questo processo attraverso specifici apparecchi elettronici (ottimizzatori o altro). Questi apparecchi consentono, per esempio, di avviare automaticamente elettrodomestici pre-programmati quando dall’impianto proviene la potenza elettrica necessaria;
- può utilizzare batterie e sistemi di accumulo in grado di stoccare di giorno parte dell’energia prodotta, per metterla a disposizione dell’utente nelle ore serali
Ovviamente quando si usufruisce della propria energia, nulla è dovuto al fornitore elettrico, nè alle casse dello Stato.
Va da sè che il costo dell’energia autoprodotta è di gran lunga inferiore del costo dell’energia prelevata e acquistata dal fornitore di rete, costo che include tutte le voci sopra evidenziate.
Questo dall’autoconsumo, come dicevamo, è il fattore di maggior guadagno dall’investimento fotovoltaico.
Oltre a questo vi sono anche altri fattori che fanno del fotovoltaico un buon investimento:
- le agevolazioni fiscali per gli impianti al servizio di casa (detrazione Irpef del 50% fino al 31 dicembre 2013 e del 36% dal primo gennaio 2014);
- il meccanismo dello scambio sul posto che permette di recuperare parte del valore di tutta l’energia che non viene utilizzata in autoconsumo istantaneo;
- l’efficienza energetica associata al fotovoltaico
Per approfondire il funzionamento dello scambio sul posto leggi qui
Per vedere come funzionano le detrazioni fiscali leggi qui.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”