I pannelli fotovoltaici in comodato d’uso possono essere la soluzione giusta per quanti vogliono iniziare a beneficiare delle energie rinnovabili senza dover sostenere un investimento economico importante.
Il comodato d’uso per il fotovoltaico, dunque, conviene ancora? Sicuramente non conviene più tanto quanto prima: non ci sono più gli incentivi, infatti, a ripagare lautamente l’investimento. Nonostante ciò se l’azienda riesce ad installare un impianto fotovoltaico ad un prezzo abbastanza conveniente, il comodato d’uso può essere una soluzione interessante.
Alla base di questo modo di approcciarsi al fotovoltaico c’è un contratto di locazione del tetto tra il proprietario dell’immobile e l’azienda che fornisce l’impianto. Il primo soggetto potrà così utilizzare l’energia prodotta dall’impianto posizionato sul suo tetto senza dover farsi carico di ulteriori spese. Spetta infatti all’azienda che prende in affitto il tetto occuparsi dell’installazione, della posa in opera e della manutenzione dell’impianto.
I pannelli fotovoltaici sono ceduti in comodato d’uso al proprietario dell’immobile per un periodo in genere compreso tra i 20 e i 25 anni. Al termine del contratto, l’impianto fotovoltaico passa di proprietà del soggetto che ha ceduto in locazione il proprio tetto, che otterrà dunque un impianto ancora funzionante (sebbene con un rendimento energetico inferiore). La presenza dei pannelli fotovoltaici sul tetto, in più, aumenta il valore economico dell’immobile e la sua efficienza energetica.
I pannelli fotovoltaici in comodato d’uso possono essere installati senza alcun problema sia da privati che da imprese e proprietari di edifici ad uso industriale.
L’unica differenza, per ora, è che il privato può beneficiare delle detrazioni fiscali se l’impianto è al servizio di casa; l’azienda, invece, non usufruisce della detrazione fiscale del 50%.
In entrambi i casi, seppur con ovvie differenze dovute all’ampiezza della superficie occupata dall’impianto, la scelta di installare i pannelli fotovoltaici risulta vantaggiosa per entrambi i soggetti in relazione ai costi sostenuti, ma soprattutto in relazione alla possibilità di beneficiare degli sgravi fiscali.
Tra i vantaggi più evidenti di cui può usufruire chi decide di affittare il proprio tetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico sono da considerare:
- Il beneficio contenuto nello stesso contratto di locazione, rappresentato dall’incasso di un canone in denaro, dalla possibilità di utilizzare l’energia elettrica prodotta per autoconsumo o dalla sistemazione e dal rifacimento del tetto da parte dell’azienda che installa i pannelli;
- L’eliminazione delle spese di progettazione, installazione, posa in opera e di manutenzione dell’impianto;
- Il passaggio di proprietà dell’impianto alla scadenza del contratto di comodato d’uso;
- Un risparmio stimato dei costi per l’energia elettrica compreso tra il 30 e il 40%. Risparmio goduto dall’utente finale che usufruisce dell’autoconsumo.
L’effettivo risparmio che deriva dall’utilizzo di questo genere di impianto varia a seconda di diversi elementi, come ad esempio l’esposizione al sole dei pannelli e l’effettiva potenza nominale dell’impianto stesso.
Finora si è detto dei vantaggi per chi cede in locazione il proprio tetto, ma anche per l’impresa che installa l’impianto questo schema contrattuale risulta conveniente. Infatti, cede alla rete elettrica generale l’energia prodotta dall’impianto e non consumata, al prezzo di mercato. In questo modo, l’azienda può rientrare, nel giro di qualche anno, dall’investimento iniziale.
Tra gli esempi più noti in questo senso vale la pena citare il programma SoleMio (Sorgenia). Realizzato in collaborazione con il consorzio di cooperative Abn, ha una durata contrattuale di 20 anni. Del tutto analoga è l’iniziativa Roof-IT di Enfinity, che si rivolge ai proprietari di immobili con una superficie destinata all’impianto fotovoltaico di almeno 1500mq.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
Qualcuno mi sa dire se SoleMio di sorgenti a ė ancora fattibile?
Sono un imprenditore del settore alimentare, ogni mese ho costi di energia pari a 90.000,00 euro per i supermercati, ho avuto una proposta di impianti fv in comodato d’uso oneroso per 15 0 20 anni potete aiutarmi a capire se mi può convenire? Grazie
Con 90mila euro di elettricità/mese ed un impianto fv, potresti avere un autoconsumo molto elevato ed è proprio questa la situazione ottimale per sfruttare al meglio l’autoproduzione. A queste condizioni il fv sicuramente conviene.
per un comodato d’uso,da 3 kw,mi è stato richiesto un contributo ddi 2800/2900€,con vincolo di contratto per 10 anni..leggo,invece, che ci sono ditte che per 20/25 anni non chiedono alcuno contributo..A chi devo credere?
che io sappia lo schema potrebbe essere questo: la ditta prende in comodato il tetto, installa a proprie spese l’impianto fotovoltaico e vende l’energia alla casa sottostante (ovviamente ad un prezzo conveniente per entrambi). Quella che non vende istantaneamente la immette in rete e riceve il contributo della scambio sul posto da gse.
Ma le formule possono essere varie.
Ma nel sud italia nessuno fa questo tipo di impianti?
Sono interessato ad un comodato da 6 oppure 12 kw ma non so a chi chiedere.
Buonasera,
vi vorrei sottoporre il mio caso: ho acquistato un immobile sul quale è già presente un impianto fotovoltaico sul tetto.
A preliminare abbiamo sottoscritto che noi come acquirenti accettiamo la presenza dell’impianto siano a scadenza del contratto tra parte venditrice e rete (fine 2031); la parte venditrice si è accollata ogni onere ordinario e straordinario in materia di manutenzione dell’impianto.
Vorrei stipulare un contratto di comodato d’uso, me lo consigliate? oppure come mi devo muovere?
Ciao Laura.
L’Affare ormai lo hai concluso quindi una parte di quanto dirò risulterebbe superflua.
Comunque l’insieme potrebbe andare magari a beneficio di altri lettori.
Tu proponi un problema molto interessante e mai dibattuto chiaramente sul Sito.
Io non ho nessuna notizia o esperienza specifica su casi analoghi.
Ho una buona esperienza pratica di come vanno le cose tecniche che riguardano gli impianti FV domestici. Ne ho 2 diversi e abbastanza grossi (7,9 e 9,6 kWp) dei quali ho seguita la installazione passo passo 4 anni orsono.
Posso portare alla tua attenzione alcuni aspetti pratici sui quali, poi, potrai fare le tue riflessioni personali.
IL TETTO :
— Il tetto ormai è tuo.
—Tuttavia in qualsiasi caso di necessità dovrai concedere l’accesso allo stesso da parte di “operatori” (possono essere anche ogni volta persone diverse) inviati dal proprietario dell’Impianto.
—A prescindere da qualsiasi considerazione tecnica tu risulterai sempre responsabile coinvolta nel caso di incidenti a persone o cose di terzi.
—Sul tetto, a norma di legge, dovrebbe essere presente una “Fune Salvavita” alla quale gli “operatori”che salgono sul tetto devono potersi agganciare con le loro personali imbragature di sicurezza anticaduta.
—Quando qualcuno “passeggia” sul tuo tetto ti può provocare dei danni alla “copertura”. Di questi danni tu te ne accorgerai solo in seguito (es. infiltrazioni d’acqua) e ti toccherà mettere mano al portafoglio senza contare tutto il contenzioso successivo per dimostrare di chi è la colpa.
—Comunque, per avere nozione di quanto qualcuno sta combinando sul tuo tetto, dovrai non solo rimanere a casa apposta per il tempo necessario, ma anche salire e rimanere su tetto per vedere e possibilmente capire cosa succede. E’ superfluo dire che dovresti anche avere una macchina fotografica/telefonino a portata di mano…..
— Di queste “passeggiate sul tetto” ce ne potrebbero essere tante o poche (dipende). Comunque, anche senza specifiche necessità tecniche, potresti anche attenderti una volta all’anno la visita di qualche incaricato per il lavaggio dei pannelli FV. Inutile dire che che questi “operatori di fatica” sono spesso raccolti tra persone non propriamente raccomandabili o gradevoli ……
— Qualcosa di analogo, ma con minori rischi di inconvenienti può succedere anche per la parte di Impianto che è sistemata dentro casa (di solito nel sottotetto o mansarda o cantina/garage).
L’IMPIANTO DENTRO CASA:
—Penso che, quasi sicuramente, nel tuo caso si tratta di un Impianto FV “classico” in Convenzione di Scambio sul Posto (SSP).
—Pertanto tu attingerai, senza fare nulla di specifico ma in modo automatico, parte dei tuoi consumi di casa direttamente dal FV……. il discorso si complica ed allunga molto. Non posso spiegare qui tutta la situazione e le possibili combinazioni di intesa con il proprietario dell’Impianto.
—Se vuoi sapere qualcosa di tecnicamente specifico sul funzionamento del Sistema “SSP” vedi su questo stesso Sito agli indirizzi :
https://www.fotovoltaiconorditalia.it/idee/come-funziona-lo-scambio-sul-posto
https://www.fotovoltaiconorditalia.it/idee/scambio-sul-posto-fotovoltaico-guida-completa
https://www.fotovoltaiconorditalia.it/idee/energia-fotovoltaica-scambiata-con-la-rete
https://www.fotovoltaiconorditalia.it/mondo-fotovoltaico/scambio-sul-posto-calcolo-con-esempio-pratico
https://www.fotovoltaiconorditalia.it/mondo-fotovoltaico/bolletta-enel-dopo-aver-messo-il-fotovoltaico-cambia#comment-63429
https://www.fotovoltaiconorditalia.it/mondo-fotovoltaico/quando-viene-pagato-lo-scambio-sul-posto-fotovoltaico
La mia personale idea è che gli Impianti FV, presenti sulle case, rappresentano un problema in più da risolvere in caso di compravendita ma anche di solo Contratto di Affitto.
La soluzione di accordo può essere sempre trovata ma è difficilissimo stabilire se sia veramente equa per entrambe le parti.
Purtroppo non sono in grado di dirti nulla di più preciso.
Forse ti può aiutare qualche altro frequentatore del Sito con una sua specifica esperienza……
Magari in un secondo tempo, a cose fatte, potresti metterci al corrente di tutti i dettagli dell’accordo!!!
Vorrei affittare i tetti di 2 capannoni esposti completamente al sole per impianto fotovoltaico . Sapete darmi informazioni ? Grazie