Le biciclette elettriche ad energia solare sono entrate a pieno titolo nel dibattito sulla mobilità sostenibile. Le biciclette tradizionali ed elettriche, pur non essendo da sole la soluzione al problema energetico mondiale, danno comunque il loro importante contributo. Anche le due ruote possono dare un importante apporto nella riduzione delle emissioni per la piccola (ma molto più frequente) mobilità, soprattutto nelle grandi metropoli cittadine. Con l’ energia solare applicata alle biciclette elettriche è possibile fare un passo in più, quindi, in direzione del risparmio economico e soprattutto delle emissioni di CO2 , a tutela dell’ambiente, a tutela di tutti.
Se infatti nel carrello della spesa dell’appassionato ciclista ed ambientalista erano già entrati da tempo tutta una serie di accessori alimentati dall’energia solare quali il computer contachilometri, il GPS e soprattutto l’impianto di illuminazione, nel prossimo futuro potrebbe diventare un must l’utilizzo non di una semplice bicicletta elettrica ma di una bicicletta elettrica alimentata dall’energia solare.
Le alternative per provare l’ebbrezza di questo ambientalismo estremo sono sostanzialmente due.
La prima consiste in una variante del già noto e sempre più in voga Bike sharing lanciato in grande stile in Europa dal Comune di Parigi che ha trovato presto tantissimi imitatori ma che metteva in condivisione soltanto biciclette tradizionali.
Adesso si stanno moltiplicando esempi di esperimenti di condivisione di biciclette elettriche e in alcuni casi si è andati oltre varando progetti di Bike Sharing alimentati dall’energia solare. Come nel Sannio, dove la Provincia di Benevento ha sistemato sul territorio delle piccole stazioni dove le biciclette si ricaricano alimentate dai pannelli solari sistemati sulle pensiline fotovoltaiche che, da un lato, producono l’energia elettrica solare necessaria e, dall’altro, proteggono le due ruote dalle intemperie.
Per ora le biciclette blu sono solo trenta in via sperimentale distribuite in sei stazioni di ricarica ecologiche sparse nelle principali piazze della città. Un’ esperienza quella sannita che non è la sola in Italia.
Sono in rampa di lancio progetti simili a Padova e Cesena ma in Brianza un progetto in tal senso è già partito mettendo a disposizione dei cittadini della piccola località di Vimercate nove biciclette elettriche condivise, da ricaricare sotto eleganti pensiline blu ricoperte da pannelli fotovoltaici che le riforniscono di energia assicurandone un percorso di 60 km per singola carica a una velocità massima di crociera di 25 km/h.
La seconda alternativa per muoversi con una bicicletta solare è, se vogliamo, ancora più intrigante: niente condivisione. Oggi è possibile avere la propria bicicletta elettrica alimentata da pannelli solari , ed è possibile trovarne sul mercato già equipaggiate in tal senso ma anche apportare sostanziali modifiche acquistando e montando un kit che permette a un mezzo classico di diventare a trazione solare.
Sono tanti siti internet che commercializzano prodotti simili. Ad esempio l’australiano Solarbike.com mette in vendita kit per la trasformazione della bicicletta a €650. Per la bicicletta completa occorrono invece circa 800 euro: il suo pannello solare consente di ricaricare le batterie in 5 ore, una soluzione che, se da un lato comporta il non potere parcheggiare la bicicletta in cantina o in garage, dall’altro permette di avere una fonte energetica autonoma a disposizione della propria bicicletta elettrica e la comodità di utilizzare un mezzo molto più comodo e spesso molto più veloce della macchina nelle grandi città sature di traffico e inquinamento.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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