Per fine agosto è previsto il varo del Quinto Conto Energia introdotto da due decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale lo scorso 10 luglio. Si tratta in sostanza del nuovo regime che per due anni regolerà l’attribuzione di incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Quinto conto energia , al via il 27 agosto 2012
Questo nuovo regime entrerà in vigore, come già previsto dalla precedente norma, per il settore fotovoltaico 45 giorni dopo il superamento degli incentivi erogati nel 2012 del tetto di 6 miliardi di spesa. Tale data è ad oggi il 27 agosto 2012. Per le altre fonti rinnovabili le novità entreranno in vigore con l’anno nuovo e trascorso un regime transitorio della durata prevista di quattro mesi. Salvi fino al 2013 anche gli impianti fotovoltaici costruiti su edifici pubblici o in aree di pertinenza di amministrazioni pubbliche.
L’iter parlamentare e il lungo confronto istituzionale in Conferenza Stato Regioni hanno prodotto un leggero miglioramento del testo iniziale anche se permane la penalizzazione del settore delle energie rinnovabili rispetto a quanto previsto nel quarto conto energia: il Governo è rimasto fedele alla volontà di allineare il sistema incentivante allo standard europeo e ha conseguentemente tagliato i fondi disponibili.
Le nuove tariffe incentivanti
La novità più importante è la riduzione delle tariffe incentivanti, (vai al link per vedere tutte le nuove tariffe incentivanti) in linea con la diminuzione dei prezzi degli impianti, rispetto a quanto previsto nel Quarto Conto Energia: gli impianti entrati in funzione nel secondo semestre del 2012 si vedranno decurtare gli incentivi per una percentuale tra il 10 e il 20% a seconda della tipologia di impianto. Peggiorate in particolare le condizioni stabilite per i piccoli impianti essendo state disattese le richieste delle Regioni tese a ridurre i tagli nei confronti di questa tipologia. Inoltre le tariffe saranno onnicomprensive, non sarà più possibile quindi sommare l’incentivo e il ricavato della vendita, ma ci sarà una tariffe incentivante unica che include sia la componente di incentivo che la componente di vendita di energia alla rete.
Stanziamento annuo di 700 milioni di euro
Le Regioni hanno ottenuto invece, per quanto concerne lo stanziamento annuale per gli incentivi, un significativo miglioramento: non sarà più pari ai 500 milioni di euro/anno, inizialmente previsti, bensì sarà innalzato alla soglia dei 700 milioni di euro.
Il registro
Sensibili le novità in materia di iscrizione al registro, una delle questioni più delicate su cui vada ad incidere questo Quinto Conto Energia. La precedente versione stabiliva la soglia di 12 KW oltre la quale diveniva necessario iscriversi al registro: una soglia sul quale si è molto dibattuto con le Regioni impegnate ad alzare quel limite almeno fino a 100 KW e, occorre dirlo, con modesti risultati dal momento che la soglia rimane quella stabilita inizialmente salvo eccezioni.
Possono infatti non iscriversi al registro gli impianti di potenza compresa tra 12 e 20 KW a patto di accettare un taglio della tariffa del 20%; niente iscrizione anche per impianti di potenza fino a 50 KW a patto che sorgano in sostituzione di coperture in Eternit. Non sono altresì obbligati a iscrizione gli impianti fotovoltaici a concentrazione e quelli dalle caratteristiche innovative nonché le strutture sorte su terreni ed edifici di pertinenza di pubbliche amministrazioni.
Premialità per sostituzione amianto e prodotti europei
Una buona notizia è l’introduzione di meccanismi premiali per gli impianti sorti in sostituzione di strutture in amianto e per quelli prodotti in Europa: in questi casi chi realizza un impianto fotovoltaico incasserà ulteriori premi da aggiungersi alla tariffa che partendo dal 2012 andranno progressivamente a ridursi scalando fino al 2015.
Rivisti secondo le richieste del settore i criteri di priorità relativi all’accesso al registro: privilegiati gli impianti sostitutivi di strutture in amianto rispetto ai lavori tesi all’efficienza energetica e agli interventi su suoli bonificati. Priorità d’accesso per gli impianti fino a 200 KW che alimentano un’attività produttiva.
Le spese amministrative Gse
Infine la gabella: come ampiamente annunciato tutti gli operatori incentivati, anche dai vecchi Conto Energia, dovranno contribuire alle spese effettuate dal GSE per la gestione, la verifica e il controllo del sistema per una cifra variabile a seconda della potenza dell’impianto.
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