Cosa è un business plan ?
Nello specifico: cosa è il business plan di un impianto fotovoltaico ?
Il business plan, o piano di business, di un impianto fotovoltaico è il prospetto che indica il piano di rientro economico dall’investimento per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico.
In altri articoli abbiamo visto perchè decidere di realizzare un impianto fotovoltaico è ancora oggi un buon investimento, non solo dal punto di vista ambientale (ed etico), ma anche dal punto di vista economico. Installare un impianto fotovoltaico non è una spesa, un costo, ma un investimento sicuro ed, ancora oggi, anche redditizio. Come tutti gli investimenti il progetto di un impianto fotovoltaico prevede un piano di rientro dall’investimento, un ritorno economico, che prevede negli anni il recupero dei soldi spesi per l’acquisto (e la realizzazione) dell’impianto e ulteriori introiti economici o sensibili risparmi sull’energia elettrica.
Business plan : bilancio tra costi e benefici
Ovviamente, come suggerisce il titoletto sopra, il business plan è il prodotto di una relazione: quella tra i costi ed i benefici legati all’installazione di un impianto fotovoltaico.
I benefici sono intesi in termini di espliciti introiti economici, grazie alle tariffe incentivanti del conto energia, ma anche in termini di risparmio derivante dall’autoconsumo istantaneo che, ricordiamolo, è sempre il fattore di maggior risparmio per utenti domestici ed
aziende. L’autoconsumo infatti evita l’acquisto di energia dalla rete elettrica e permette sensibili risparmi, se non azzeramenti, delle bollette elettriche.
Sui costi: abbiamo visto in altri articoli come i costi di realizzazione “chiavi in mano” degli impianti fotovoltaici siano negli ultimi anni sensibilmente diminuiti. Si è passati, pensando ad un impianto “standard” domestico di 3 Kw di potenza, da un costo di oltre 20 mila euro di 3-4 anni addietro, agli attuali circa 9 mila euro (anche meno). Una riduzione dei prezzi di oltre il 50% in soli 4 anni. I prezzi di installazione “chiavi in mano” degli impianti, in relazione alla graduale diminuzione degli incentivi del quinto ed ultimo conto energia, saranno destinati a diminuire ulteriormente (fino a raggiungere la famigerata grid parity).
Sui benefici: come accennato poco sopra i benefici economici sono sia quelli direttamente percepiti attraverso le tariffe incentivanti, cioè attraverso la tariffa omnicomprensiva e la tariffa premio sull’autoconsumo, sia quelli percepiti attraverso l’autoproduzione e l’autoconsumo “in sito” (istantaneo) dell’energia elettrica. Si hanno quindi tre tipi di benefici economici:
- quelli diretti per l’energia elettrica immessa in rete (che è la tariffa omnicomprensiva)
- quelli diretti per l’energia elettrica autoconsumata in sito (che è la tariffa autoconsumo)
- quelli indiretti per l’energia elettrica istantaneamente autoconsumata (cioè: autoconsumando si evita di acquistare energia dalla rete);
Perchè è utile stimare con maggiore precisione possibile i costi ed i benefici ?
Il rapporto costi – benefici determina il piano di rientro del business plan
Il rapporto tra i costi ed i benefici derivanti dalla realizzazione di un impianto fotovoltaico determina il piano di rientro, ovvero il business plan. In altri termini, in relazione ai costi sostenuti ed agli introiti derivanti dal funzionamento dell’impianto, l’investimento avrà un suo tempo di rientro, in media 6 – 9 anni, tempo in cui praticamente ci si ripaga l’impianto fotovoltaico, e poi un periodo di risparmi e guadagni netti in relazione all’energia immessa in rete e all’energia autoconsumata.
Nell’immagine sopra è ben chiara questa relazione attraverso la rappresentazione grafica del flusso di cassa (o “cash flow“).
La redditività di un impianto fotovoltaico in termini economici si analizza nell’arco di tempo di 25-30 anni, tempo di attività utile dell’impianto. Di questi 25-30 anni, 20 anni sono coperti economicamente dagli incentivi per l’energia prodotta dall’impianto, incentivi garantiti dal conto energia. Questi incentivi garantiscono di fatto un ritorno economico nell’arco di pochi anni, incentivi che sono diminuiti in concomitanza alla diminuzione dei costi degli impianti.
I preventivi emessi dagli installatori/progettisti sono sempre accompagnati da un business plan o “Piano di Business”, che stima la redditività dell’ investimento effettuato ed i tempi di rientro dai costi sostenuti. I business plan vanno dai casi più semplici a quelli più complessi, dove si prendono in considerazione tante e diverse variabili economiche: dal costo delle procedure burocratiche ai benefici delle economie di scala, per esempio, sui grandi impianti.
Ovviamente il business plan stima e considera costi e benefici dell’impianto fotovoltaico in relazione a molte variabili:
- produttività annuale in termini di Kwh producibili, che a sua volta dipendono da molti fattori interni ed esterni all’impianto (per es. qualità dei componenti e le condizioni geografiche di installazione),
- il valore economico dell’energia prodotta immessa in rete o autoconsumata,
- gli introiti indiretti derivanti dall’energia non acquistata dalla rete,
- i consumi tipici dell’ utente (e le fasce orarie di consumo),
- il calo fisiologico di rendimento produttivo dell’impianto negli anni,
- il tasso di inflazione del costo dell’energia,
- assicurazione, manutenzione,ecc..,
- rata dell’eventuale finanziamento,
- ecc…
Ovviamente non possiamo fare qui un’analisi dettagliata di tutti i fattori di costo e di tutti i fattori di guadagno, però abbiamo sicuramente reso l’idea dei principali elementi che un buon business plan deve considerare.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
Articolo correlato: Ecco perchè il fotovoltaico non è un costo ma un investimento