Ma il fotovoltaico conviene? Eccome se conviene. Sfruttare l’energia del sole porta notevoli benefici non solo all’ambiente ma anche all’economia per una miriade di ragioni. Vediamone qualcuna.
Il primo elemento da considerare è che il parametro dell’aumento di costi dell’energia è l’unico a dilatarsi in maniera abnorme; ed è fondamentalmente l’unico che fa da traino vero all’aumento dell’inflazione, la quale, senza questi aumenti, sostanzialmente resterebbe pressoché invariata. Se c’è, quindi, la possibilità di diminuire il costo della bolletta elettrica fino ad annullarlo, l’ipotesi di installare un impianto fotovoltaico va senz’altro presa in considerazione. Certo, gli incentivi statali sono in progressiva diminuzione, ma ciò non deve spaventare perché il costo stesso degli impianti diminuisce di pari passo, consentendo di ammortizzare la spesa dell’impianto in pochi anni. Una volta ammortizzata la spesa, ci sarà solo da guadagnare in funzione della quantità di energia elettrica rivenduta al gestore (Enel o altri). Inoltre, la stragrande maggioranza degli istituti bancari e molte società di prestiti, si sono attrezzati per fornire finanziamenti che coprano l’intero costo dell’investimento: basta scegliere i migliori, operando un’attenta valutazione tra quelli presenti sul mercato. Normalmente, fino a 10.000-15.000 euro, le stesse banche o società non chiedono garanzie eccessivamente stringenti.
La seconda ragione per scegliere il fotovoltaico, è quella della progressiva minore importazione di energia dall’estero. Il nostro Paese è fondamentalmente “energetico-dipendente” dal contesto internazionale. A tal proposito non solo è auspicabileche il contributo dell’energia solare, stimato al momento intorno al 3% del fabbisogno nazionale, sia aumentato considerevolmente, ma che l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici, abbia a sostituire una fetta considerevolmente più ampia di tale fabbisogno. Stando a quanto stimato, fra agosto 2010 e agosto 2011 la domanda elettrica nazionale è aumentata di 1.108 Gwh, mentre la produzione di energia fotovoltaica è aumentata di 1110 Gwh, coprendo così interamente l’aumento del fabbisogno di energia elettrica.
La terza ragione, utile per l’economia del Paese, è un considerevole aumento delle entrate per lo Stato, a sostegno del prodotto interno lordo italiano, laddove è stato calcolato che nel solo 2010 il fotovoltaico ha prodotto un fatturato di 40 miliardi di euro, pari al 2% dello stesso Pil. Un dato così importante non può essere certo sottovalutato, anche in funzione della prossima annunciata fase di rilancio dell’obiettivo crescita.
La quarta ragione, a carattere più generale, è quella della riduzione del prezzo dell’energia nel mercato elettrico. Il binomio integrazione-competizione del settore fotovoltaico, non può che far da traino a una diminuzione generalizzata di tali costi, con grande beneficio finale da parte della collettività, allineando gli standard dei prezzi medi dell’energia ad altri Paesi europei dove il costo stesso è considerevolmente più basso.
La quinta ragione, fondamentalmente negletta in questi periodi di crisi, è tuttavia estremamente importante. Quella prodotta dal sole è energia pulita, non inquinante. Parimenti, l’impatto estetico di un impianto fotovoltaico, con le nuove tecnologie applicate, è molto ridotto, dando luogo a soluzioni intelligenti d’integrazione urbanistica; soluzioni realmente moderne ed esteticamente, se ben realizzate, più che apprezzabili.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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