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Hai già il fotovoltaico ? 4 regole per massimizzare il rendimento

Ultimo aggiornamento: 01-09-2012
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Hai già realizzato il tuo impianto fotovoltaico?

Ora il tuo impianto deve funzionare per 20-30 anni con la massima efficienza, in particolare almeno per i primi 20 anni, periodo in cui riceverà le tariffe incentivanti in conto energia per tutta l’energia prodotta dall’impianto.

Ora l’obiettivo è quello di garantire il suo ottimale funzionamento per massimizzare il rendimento, i risparmi in bolletta ed i guadagni diretti da questo derivanti.

 

L’importanza dell’ottimizzazione

Un impianto al massimo delle sue potenzialità, infatti, massimizzerà i risparmi e sarà in grado di produrre ed immettere in rete energia in quantità tale da ottenere sensibili risparmi sull’elettricità, sull’energia autoconsumata, oltre che introiti economici “espliciti” garantiti dal conto energia.

Un buon rendimento produttivo dell’impianto fotovoltaico influirà in maniera sensibile anche sui tempi di rientro dall’investimento fatto.

Proponiamo qui alcune semplici regole ed accorgimenti per garantire l’ottimale funzionamento dell’impianto e raggiungere così il migliore rendimento nel tempo nella produzione di energia pulita.

I principi generali alla base di queste regole valgono in linea di principio sia per i piccoli che per i grandi impianti, ovviamente con le opportune riproporzioni.

Come massimizzare il rendimento ?

 

massimizzare rendimento impianto fotovoltaico

Prima regola : monitorare.

E’ fondamentale monitorare la produzione energetica attraverso la raccolta e l’osservazione dei dati derivanti dalla produzione del tuo impianto. Ovviamente più l’impianto è grande più questa operazione diventa fondamentale e necessaria. E’ importante, in caso di malfunzionamenti o anomali cali di produzione, riuscire ad intervenire tempestivamente per “correre ai ripari” in maniera rapida. Individuare le cause ed intervenire in maniera rapida ed efficace diventa una necessità per non perdere preziose ore di sole e produzione energetica.

Per i grandi impianti fotovoltaici, che poggiano su grandi investimenti, il monitoraggio può diventare un vero e proprio servizio di “intelligence” energetica, ovvero un insieme di sistemi, competenze e tecnologie in grado di monitorare, gestire, mantenere ed incrementare le prestazioni e l’efficienza degli impianti fotovoltaici nel medio lungo periodo.

Queste attività possono essere fatte a distanza, sfruttando la rete ed il web, e sfruttando un sistema di “alert” in grado di avvisare tempestivamente il gestore, tempo reale, in caso di anomalie sul sistema.

Oggi iniziano a proporsi sul mercato servizi specializzati per il monitoraggio ed il “management” dei grandi impianti energetici.

 

Seconda regola : manutenzione ordinaria, pulizia e controllo visivo.

Anche aspetti come la pulizia e la manutenzione dei sistemi fotovoltaici assumono grande importanza per garantire la massima redditività degli impianti. Anche se spesso provvede il tempo atmosferico a pulire i moduli fotovoltaici il più delle volte, gli operatori possono seguire alcune regole di base per preservarne la produttività. Polline, sporcizia e impurità possono infatti ostacolare significativamente la resa dei pannelli.

Una pulizia regolare sarà quindi una buona norma anche per effettuare i dovuti controlli visivi sui moduli e sulle componenti elettriche.
Il controllo visivo sarà necessario anche per controllare la presenza di eventuali nuovi ombreggiamenti.

Per la manutenzione: è facilmente intuibile come, rispetto ad altri sistemi che hanno parti meccaniche in movimento, un impianto fotovoltaico abbia il vantaggio di godere di una semplice e rapida manutenzione, non essendo praticamente soggetto ad usura. Sarà comunque importante far effettuare una rapida manutenzione annuale più che altro per prevenire possibili onerosi blocchi o guasti al sistema.

Quando effettuare la manutenzione ordinaria? E’ preferibile farla fare da un professionista prima del periodo di picco della produzione: fine inverno inizio primavera.

 

Terza regola: un buon servizio di assistenza.

I punti di cui sopra, nello specifico la manutenzione elettrica, deve essere fatta da un buon servizio di assistenza. Ovviamente l’assistenza elettrica deve essere ad opera di professionisti elettricisti e tecnici abilitati. Mentre la manutenzione ordinaria annuale è fatta “su chiamata annuale” (paragonabile alla manutenzione ordinaria annuale di una caldaia), la presa in carico e gestione dei grandi impianti deve essere fatta da servizi specializzati con servizi “a 360 gradi” che prendono in carico tutti gli aspetti del “management” dell’impianto: dal monitoraggio, all’ottimizzazione alla manutenzione alla gestione burocratica.  A tal proposito esistono, ed iniziano a proporsi sul mercato,  diversi centri di assistenza, manutenzione e monitoraggio completo dedicati agli impianti fotovoltaici. Questi servizi offrono per i grandi impianti fotovoltaici una gestione integrata e completa dell’impianto.

 

Quarta regola: avere strumenti di confronto con altri impianti (meglio se in zona)

Come ultimo fattore, forse il più importante, c’è la possibilità di confrontare i dati di produzione del proprio impianto fotovoltaico con i dati di altri impianti operanti nelle zone circostanti.

Questo confronto avviene tramite la rete web che può accogliere database di dati su server centralizzati in grado di monitorare e confrontare in tempo reale la produzione di più impianti.

Perchè è un fattore importante? E’ molto importante perché permette di avere un riscontro reale, un confronto, a parità di condizioni atmosferiche e zona di installazione, tra la produzione del tuo impianto e quella di altri. Se ben interpretato, può alla lunga diventare un ottimo indice di qualità dei moduli fotovoltaici utilizzati.

Confrontare i dati della propria installazione con quelli degli altri impianti presenti nel territorio circostante, o con le informazioni contenute nei database reperibili su internet, permette di comprendere come sta operando il proprio impianto fotovoltaico e la resa effettiva che esso fornisce.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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