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Fotovoltaico e rinnovabili : ruolo strategico del Sud Italia

Ultimo aggiornamento: 11-08-2012
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Nonostante gli ultimi sviluppi delle politiche di incentivazione del fotovoltaico in Italia, con il quinto conto energia,  il tema delle energie rinnovabili va assumendo sempre più un ruolo di primo piano nell’economia mondiale ed europea.

Gli obiettivi 20-20-20 hanno imposto ai paesi europei la definizione di strategie energetiche sempre più finalizzate alla crescita della green economy: modello fondato sullo sviluppo sostenibile, sulla cultura dell’efficienza energetica e soprattutto della crescita delle fonti energetiche rinnovabili.

Quasi tutta l’energia mondiale proviene da fonti fossili come petrolio, gas e carbone, che generano problemi legati alla loro crescente scarsità (vedi il picco del petrolio), all’ impatto ambientale e sulla salute.

Fotovoltaico, solare termico, eolico, bioenergie, geotermia sono tra le fonti pulite su cui l’Italia e l’Europa stanno investendo e devono continuare ad investire per garantire, oltre la crisi, crescita, occupazione ma anche innovazione ed internazionalizzazione.

fotovoltaico ruolo chiave sud italiaInnovazione, perchè l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, relativamente giovane, impone un sistema industriale e tecnologico volto alla ricerca. Ricerca di tecnologie nuove, sempre più efficaci ed efficienti.

Internazionalizzazione, perché la green economy riguarda il Pianeta, va ben oltre le frontiere europee per arrivare in paesi emergenti (si veda per esempio il Nord Africa, l’area del mediterraneo, il medio oriente o l’Asia) dove nascono iniziative e grandi progetti.

Oggi la crescente necessità anche per l’ Italia è quella di sviluppare, o meglio continuare a sviluppare, le energie rinnovabili tutte., senza prediligerne alcune a discapito di altre. L’Italia deve ri-analizzare l’intero comparto  delle rinnovabili, gli scenari economici e le caratteristiche settoriali delle diverse fonti di energia presenti. Analisi che deve portare ad un programma di attuazione anche su
base regionale.

E’ qui che entra in gioco il ruolo chiave del Mezzogiorno, del sud Italia.

Il sud italia data la grande disponibilità di Sole e Vento, materie “prime” e rinnovabili delle energie verdi, può e deve essere il territorio capofila della Nazione e può acquisire un ruolo di primo piano in Europa, un ruolo strategico, appunto.

Nonostante queste enormi potenzialità, non mancano neanche in questo caso, alcuni punti critici che riguardano peraltro non solo il mezzogiorno, ma l’intero paese.

Il dibattito sugli incentivi, per esempio, è stato molto acceso  ed additava le sovvenzioni del conto energia come le maggiori responsabili dell’aumento delle bollette elettriche a carico della collettività, senza considerare che: una fonte energetica che non si compra (sole, acqua e vento) non può essere più costosa di una fonte che viene importata totalmente dall’estero (carbone, gas, petrolio, ecc..).  Una centrale che non ha parti meccaniche in movimento (è il caso del fotovoltaico) non può essere più costosa di centrali  termoelettriche a combustione soggette ad usura e totalmente meccanizzate.

Altro punto critico è la necessità di investimenti in infrastrutture adeguate a cogliere ed integrare le fonti rinnovabili nel sistema elettrico, senza incorrere in problemi di dispacciamento e rischi di blackout sulla rete.

Altra criticità è l’esigenza di trovare le vie per semplificare un sistema normativo che complica non poco la vita a chi deve investire nelle fonti rinnovabili. Per alcuni aspetti di carattere autorizzzativo, per esempio,  ogni regione ha la propria normativa, i suoi vincoli, seppur all’interno di linee guida nazionali. Ogni ente locale ha le sue esigenze burocratiche, spesso complesse e cause di lunghe attese per installare impianti energetici.

Torniamo al ruolo strategico del Sud Italia in quanto a fotovoltaico e fonti rinnovabili.

Il Mezzogiorno può e deve avere un ruolo importante per l’economia energetica italiana, se non europea. Nel Sud Italia si sono localizzati ingenti investimenti di imprese di primaria rilevanza e non solo; il settore, tra l’altro, genera anche l’interesse del mondo della finanza; grandi istituti finanziari dispongono di strutture specializzate nel finanziamento di iniziative nel settore energetico, siano esse imprenditoriali o infrastrutturali, nelle energie rinnovabili o stanno realizzando operazioni con tecniche di partenariato pubblico-privato.

Per lo sviluppo di un sistema energetico da fonti rinnovabili che risulti competitivo con le tradizionali fonti di approvvigionamento, siamo ormai sulla buona strada, la strada della cosiddetta Grid Parity, o “punto di pareggio. insomma, occorre ancora lavorare e rafforzare le sinergie e le eccellenze che il territorio offre, a partire dalle potenzialità intrinseche del mezzogiorno. La grid parity arriverà infatti a partire dalle regioni del Sud Italia.



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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