Sul sito del GSE, gestore dei servizi energetici, vengono pubblicati in tempo reale i dati relativi al numero di installazioni e potenza totale installata attraverso un contatore fotovoltaico che registra il numero degli impianti registrati ed ammessi al regime di incentivazione. Il contatore della potenza fotovoltaica installata mostra i dati relativi al primo ed al secondo conto energia (per il quale si sono già superati i 1.200 Megawatt previsti, ovvero l’ 1,2 Gigawatt). Questa soglia prevede tuttavia 14 mesi di tempo (per i soggetti privati) per effettuare l’allacciamento in rete dell’ impianto ed usufruire comunque delle tariffe incentivanti.
Il settore statistiche del Gse , inoltre, mensilmente, attraverso il sito, pubblica i dati ripartiti per zona geografica e classi di potenza confrontabili per anno. Queste due fonti di dati, tuttavia, inseguendo in tempo reale le registrazioni delle pratiche e l’evolversi degli eventi, non rappresentano valori definitivi e statici. Per il secondo conto energia, in particolare (ma anche per il primo), si registrano infatti variazioni a posteriori dovute al fatto che per presentare la documentazione relativa all’ottenimento delle tariffe incentivanti possono passare fino a 60 giorni dalla data di allaccio dell’impianto alla rete elettrica nazionale. Questo lasso di tempo si può estendere fino a 210 giorni in quanto vi sono altri 60 giorni per l’eventuale sollecito da parte di Gse relativo a documentazione mancante o non idonea, e altri 90 giorni per la risposta.
Per questo motivo i dati pubblicati devono essere considerati sempre puramente indicativi in quanto soggetti a continui incrementi “a posteriori” derivanti da registrazioni posticipate.
Un esempio di ciò è che se ad oggi il sito del Gse indica 1.200 mw di potenza installata, tra 6 mesi la stessa informazione relativa alla stessa data potrebbe indicare un valore di gran lunga superiore.
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