Sul mercato delle installazioni degli impianti fotovoltaici vi sono ormai innumerevoli aziende che offrono i più svariati servizi. Si può andare dalla sola consulenza tecnica o commerciale, alla progettazione, installazione, fornitura dei materiali, dallo svolgimento delle sole pratiche di allacciamento Enel, alla completa diagnosi energetica, fino ad arrivare al servizio completo di installazione chiavi in mano. Non mancano poi i servizi post vendita tipo: manutenzione, monitoraggio della produzione, assicurazione , ecc..
Nonostante l’installazione di un impianto fotovoltaico comprenda diverse fasi, tutte le aziende che operano nel settore offrono ormai il servizio completo chiavi in mano. Alcune aziende fanno molto di più: alcune aziende si propongono per finanziare in proprio la realizzazione dell’impianto fotovoltaico e per la sua gestione completa per un numero minimo di anni; in cambio chiedono l’usufrutto del tetto e la vendita dell’energia prodotta al proprietario dell’edificio.
In altre parole: l’azienda progetta, finanzia e realizza il sistema fotovoltaico sul tetto di un utente e l’utente “si impegna” ad acquistare ad un prezzo conveniente l’energia prodotta dall’impianto. E’ questo il caso dei SEU, Sistemi Efficienti di Utenza.
Il fotovoltaico, negli ultimi anni, ha creato un indotto non da poco per l’intera economia globale, creando un giro d’affari (dati Anierinovabili) di più di 50 miliardi solo in Italia. Per avere un’idea: era 2,5 mld solo nel 2008. La crescita impetuosa del solare negli ultimi 7 anni ha portato ad una sensibile riduzione dei prezzi di installazione degli impianti: dal 2008 ad oggi il costo della tecnologia fotovoltaica si è ridotto di quasi l’80 per cento.
Impianti fotovoltaici: chiavi in mano o fai da te?
L’ installazione chiavi in mano degli impianti fotovoltaici offre il vantaggio, dal punto di vista del cliente, di avere un preventivo unico da valutare (e confrontare), ed un interlocutore unico per tutte le fasi di realizzazione del progetto. Avere un punto di riferimento unico, affidabile e professionale per ogni informazione o richiesta legata all’installazione del tuo impianto garantisce una certa sicurezza. Molti infatti per alcune sottovalutate imprecisioni o incompletezze burocratiche o tecniche, o per problemi legati agli allacciamenti Enel, hanno avuto non pochi problemi in fase di avvio dell’impianto o durante il suo funzionamento. Ad esempio capita di avere problemi autorizzativi, con la Provincia o Regione di competenza, che non permettono l’allacciamento e la messa in esercizio dell’impianto fotovoltaico. Trovarsi in questa situazione a lavori già avviati è un problema economico non indifferente.
Col fotovoltaico “fai da te” hai il vantaggio di risparmiare prendendo in carico, in prima persona, alcune fasi del progetto (trovando un kit da acquistare, trovando un progettista, gestendo di persona le pratiche burocratiche, ecc…), ma hai il rischio di incombere in tutti i pericoli che possono derivare da un’azione non professionale. Nel garbuglio burocratico in cui si può cadere, c’è il rischio di perdere del tempo prezioso e di sostenere a posteriori spese impreviste più elevate di quelle che avremmo avuto affidandoci ad un professionista.
In generale, affidarsi ad un unico interlocutore professionale può far risparmiare tempo prezioso e denaro. Soprattutto per gli impianti fotovoltaici di una certa entità. Teniamo presente, infatti, che le installazioni sopra ai 20 kw di potenza sono sempre considerati impianti di carattere commerciale e, per questo, sono sottoposte a maggiori vincoli normativi e maggiori imposte rispetto alle “classiche” realizzazioni domestiche.
Cosa deve comprendere un servizio di installazione chiavi in mano ?
Un servizio di installazione di impianti fotovoltaici chiavi in mano include in genere:
- il sopralluogo tecnico: tutto inizia con un appuntamento,
- la progettazione preliminare e la progettazione esecutiva dell’impianto,
- la fornitura dei materiali (moduli inverter cablaggio e accessori),
- la messa in opera dell’impianto fotovoltaico,
- l’allestimento e la dismissione del cantiere,
- la direzione lavori,
- il collaudo finale dell’impianto e la sua messa in funzione,
- la gestione degli iter burocratici: dalle autorizzazioni preliminari all’allaccio in rete dell’impianto, fino alla gestione delle pratiche con il GSE per lo scambio sul posto, cessione in rete, ecc..
Cosa esclude in genere un preventivo per installazione chiavi in mano ?
Il chiavi in mano può escludere una serie di spese che sono a carico del cliente ed altri servizi accessori o non immediatamente necessari. Tra questi:
- gli oneri per l’allacciamento alla rete elettrica dell’impianto,
- l’eventuale uso di mezzi ad hoc per la posa dell’impianto (ad es. carrelli elevatori),
- l’installazione della messa a terra,
- l’assicurazione,
- l’assistenza tecnica e la manutenzione post vendita (eventualmente definibili con un contratto a parte),
- il sistema di monitoraggio della produzione e dei rendimenti dell’impianto,
- l’eventuale sistema di antifurto dell’installazione.
Questo modo di operare, anche se può essere la prassi di molti, non è assolutamente la regola. Ogni azienda ha le proprie prassi operative, ed ogni cliente in fase di raccolta preventivi dovrà valutare anche questi oneri.
Il costo dell’installazione degli impianti fotovoltaici
Non è facile, e sempre un po’ azzardato, dare indicazioni sul costo tipico di un’installazione fotovoltaica. E’ facile dare delle cifre, ma è difficile considerare le opportune valutazioni che ogni situazione può avere. Ogni caso, com’è ovvio, è “un caso a sè”, però possiamo, a solo scopo illustrativo, dare alcune indicazioni di prezzo.
Una doverosa premessa.
Il costo di un impianto fotovoltaico dipende da molteplici fattori, prima di tutto dal dimensionamento scelto. Uno dei più classici impianti fotovoltaici domestici “standard” è quello da 3 Kw di potenza, circa 25-30 metri quadrati di pannelli solari montati sul classico tetto a falda (meglio se orientato a sud, sud-est, sud-ovest). Il dimensionamento dell’impianto deve essere proporzionale al fabbisogno energetico effettivo dell’utente. Anche la tipologia dei pannelli fotovoltaici e l’ubicazione geografica dell’impianto, dunque, oltre al dimensionamento, influiranno sul costo dell’installazione. Anche questi fattori determineranno, infatti, la produttività dell’impianto e quindi il ritorno economico dell’investimento.
Solo a scopo illustrativo possiamo dare qualche dato sui prezzi delle installazioni chiavi in mano: un impianto fotovoltaico da 3 kWp di potenza è adatto indicativamente per una famiglia di 3-4 persone ed il costo va da 5 ai 7 mila euro, circa 1.600-2.300 euro per kW installato. A questo prezzo va aggiunta l’ IVA al 10%.
In generale possiamo indicare i moduli in silicio policristallino come leggermente più economici rispetto ai monocristallini, ma questi ultimi hanno il maggiore rendimento. I pannelli fotovoltaici a film sottile (thin-film) sono invece quelli più economici, ma con meno rendimento “in termini assoluti”. “Meno rendimento” non vuol dire meno qualità; vuol dire semplicemente che hanno bisogno di maggiore superficie per kWh prodotto. Per questo motivo un giusto raffronto andrebbe fatto confrontando il costo/wattora per ogni tipologia di pannello.
In generale i prezzi dei materiali necessari all’installazione di impianti fotovoltaici sono abbastanza variabili, possono variare anche del 30% tra un fornitore e l’altro. Tra i materiali non ci sono ovviamente solo i pannelli, ma anche gli inverter, i cablaggi, i quadri elettrici, le strutture di fissaggio, i montanti, ecc…
Gli impianti fotovoltaici con batterie costano di più ma danno maggiori benefici
Installando impianti fotovoltaici con sistema di accumulo integrato, i cd. energy storage systems, i costi lievitano leggermente, ma si hanno benefici maggiori per il cliente finale. Gli impianti fotovoltaici con batterie riescono infatti a garantire una maggiore indipendenza dalla rete elettrica e quindi maggiori risparmi in bolletta. Questo secondo tipo di impianti è oggi in rapida crescita perchè i costi delle batterie sono già calati rispetto a solo un anno fa. Un impianto da 3 kW di potenza con un accumulo di circa 3,3 kWh permette di elevare il risparmio in bolletta dal 30 al 60% e costa intorno alle 7-8 mila euro (+iva 10%). In questi sistemi le batterie al litio sono più costose, ma più performanti rispetto alle classiche batterie al piombo, piombo-gel (più economiche ma con meno cicli di ricarica a disposizione).
Il fabbisogno elettrico giornaliero di una famiglia media si aggira intorno ai 9 kWh. Con un sistema senza accumuli l’autoconsumo arriva a circa il 30%, con un piccolo accumulo, da 3-4 kWh, l’autoconsumo sale già al 60% che in alcuni periodi dell’anno, può arrivare al 90%. Per i piccoli impianti domestici il 90 per cento di autoconsumo, vuol dire “90 per cento di risparmio in bolletta”.
Quanto produce un impianto fotovoltaico ?
La quantità di energia prodotta dall’impianto può variare in base a diversi fattori: dall’efficienza e tecnologia del singolo pannello alla collocazione geografica, all’orientamento nord-sud, all’inclinazione rispetto al suolo, alla presenza di ombreggiamenti transitori durante la giornata, alla latitudine, alla temperatura di funzionamento.
Il monocristallino ha una maggiore efficienza di conversione rispetto al pannello in silicio amorfo (si va dal 20% dei primi al 10% dei secondi). La collocazione geografica ottimale, in Italia, è ovviamente il sud e isole: qui gli impianti fotovoltaici hanno, infatti, un rendimento maggiore del 30-40% rispetto al nord Italia per via del maggior numero, e della miglior qualità, delle ore di luce. Alle nostre latitudini, inoltre, l’inclinazione ottimale dei pannelli è intorno ai 30 gradi: a sud scende di qualche grado, a nord aumenta. La temperatura ottimale di funzionamento degli impianti fotovoltaici è, infine, intorno ai 20 gradi centigradi. Temperature troppo elevate minano la produzione surriscaldando le celle ed i circuiti.
In generale possiamo dire che due pannelli identici possono produrre in Italia un quantitativo di energia che varia da circa 1.000 Kwh/anno nella peggiore delle ipotesi, fino a circa 1.500 Kwh/anno nella migliore. Un impianto installato a Milano, per esempio, produce circa 1.100-1.200 kwh/anno per ogni kW installato. Un impianto realizzato in Sicilia, invece, arriva fino a circa 1.500 kWh/anno per ogni kW installato.
Anche la tecnologia scelta fa la differenza: il classico pannello in silicio monocristallino è quello che ha la migliore efficienza in condizioni di irraggiamento diretto. La tecnologia in silicio policristallino ha un rendimento leggermente minore rispetto al primo (i moduli sono infatti leggermente più economici). La tecnologia a film sottile, infine, è quella che ha un minor rendimento “in termini assoluti”, ma il miglior rendimento in termini relativi, cioè in condizioni di scarso irraggiamento e temperature elevate. I moduli a film sottile lavorano bene, per esempio, in situazioni di luce diffusa. I pannelli in silicio cristallino (monocristallino e policristallino) lavorano bene, invece, in condizioni di irraggiamento diretto con la giusta inclinazione rispetto al sole.
Lo spazio per installare il fotovoltaico
Gli impianti fotovoltaici quanto spazio occupano? Per produrre energia pulita col sole, in fin dei conti, di quanto spazio ho bisogno? E’ sufficiente il mio tetto o quello del mio condominio? Basta il giardino di casa mia? Per ogni kW installato sul classico tetto a falde inclinate servono dagli 8 ai 10 mq. Se si installa, invece, su una superficie piana (un tetto piano, ad esempio, un lastrico solare, un terrazzo o un giardino) serviranno 16-20 metri quadrati per ogni kw di potenza installata: maggior spazio per evitare il reciproco ombreggiamento dei moduli.
Sono necessari, quindi, 25-30 mq per un impianto da 3 Kw su tetto a falde e circa 50 mq su tetto piano. Oltre ad un tetto adeguato e ben orientato è necessario infine poter disporre di un locale chiuso dove installare l’inverter (ad esempio dove ci sono i contatori). L’inverter è il dispositivo che converte la corrente continua (prodotta dai pannelli) in corrente alternata per l’utilizzo nel sistema elettrico standard.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”