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Un sistema energetico sicuro, concorrenziale e de-carbonizzato al 2050 è possibile (ed auspicabile)
Il settore energetico, l’energia in tutte le sue forme, è il maggior responsabile delle emissioni di gas ad effetto serra di origine antropica. Ecco perchè l’obiettivo di ridurre le emissioni di almeno l’80% entro il 2050 dovrà esercitare una “forte pressione” sui sistemi energetici nei prossimi anni.
Se, come ci si può aspettare, i mercati mondiali dell’energia diventeranno maggiormente interdipendenti, la situazione energetica dell’Unione Europea sarà direttamente influenzata anche dalla situazione energetica dei propri vicini e dalle tendenze energetiche mondiali. I risultati dei vari scenari prospettati dipenderanno, infatti, prima di tutto, dalla realizzazione e/o adesione ad accordi internazionali per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Questi accordi “planetari” per il clima dovranno avere, come più importante effetto, la diminuzione della domanda globale dell’energia prodotta dai combustibili fossili.
Il quadro dei possibili scenari individuati nella Roadmap europea per l’energia al 2050
Quali sono le possibili scelte politiche europee in materia energetica per i prossimi anni? Quali possibili scenari energetici?
In questo capitolo vengono descritti i possibili scenari prospettati a livello di politiche europee in riferimento al raggiungimento degli obiettivi di de-carbonizzazione precedentemente citati, ovvero: la riduzione delle emissioni di gas serra dall’80 al 95%, rispetto ai valori del 1990, da oggi al 2050.
1) Scenario di riferimento: quello basato sulle attuali politiche (il “CPI”)
Questo primo scenario è chiamato anche CPI, “Current Policy Initiatives“. E’ lo scenario di riferimento che integra le tendenze attuali e le proiezioni a lungo termine sullo sviluppo economico (ovvero la crescita del PIL dell’1,7% l’anno). Questo scenario prende in considerazione le politiche adottate fino a marzo 2010, compresi gli obiettivi di crescita delle Fonti Energetiche Rinnovabili, gli obiettivi di riduzione di Gas ad Effetto Serra (GES) da qui al 2020, e la direttiva EU relativa ai sistemi di scambio delle quote di emissioni (SEQE). Ai fini dell’analisi sono state prese in considerazione, nei dettagli del rapporto, anche le diverse ipotesi in funzione di diversi possibili tassi di crescita del PIL e dei diversi possibili prezzi di importazione dell’energia.
Questo scenario mette in luce e conferma le misure già adottate dall’Unione (per esempio a seguito degli avvenimenti di Fukushima, disastro nucleare che ha colpito il Giappone nei primi mesi del 2011) e attualmente già proposte nella strategia “Energia 2020” (ovvero, i famigerati obiettivi “20 20 20”).
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Unione Europea: la Roadmap per l’energia , orizzonte 2050
Il perchè della Roadmap europea al 2050 e gli scenari di lungo periodo -1
Il perchè della Roadmap europea al 2050 e gli scenari di lungo periodo -3
Le Dieci tesi per la trasformazione strutturale del sistema energetico (Roadmap europea al 2050) -1
Le Dieci tesi per la trasformazione strutturale del sistema energetico (Roadmap europea al 2050) -2
Le Dieci tesi per la trasformazione strutturale del sistema energetico (Roadmap europea al 2050) -3
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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