Il più grande sistema solare fotovoltaico d’Europa si trova in Italia, a San Bellino in provincia di Rovigo, un piccolo comune di poco più di un migliaio di abitanti.
Si tratta di un mega impianto solare fotovoltaico a terra, una vera e propria centrale elettrica pulita, che ricopre una superficie di 850 mila metri quadrati, pari a circa 119 campi da calcio, producendo l’energia necessaria a soddisfare il fabbisogno energetico medio di circa 16 mila 500 famiglie in un anno; si tenga presente, per avere una giusta unità di misura, che tutta la Provincia di Rovigo ha poco più di 100 mila famiglie. L’ impianto è quindi in grado di coprire il fabbisogno energetico di quasi il 17% delle famiglie dell’intera provincia di Rovigo.
Ecco un po’ di dati e numeri nel dettaglio relativi al mega parco solare fotovoltaico.
- Soggetti realizzatori principali: società americana SunEdison (parte della società MEMC Electronic Material), First Reserve (investirore private equity settore energia), Canadian Solar (fornitore di parte dei moduli utilizzati), diversi altri partner di progetto locali, anche istituzionali
- Potenza Impianto: 70,5 Megawatt (70.500 Kwp)
- Numero di moduli fotovoltaici utilizzati: 280 mila
- Superficie impianto: 850 mila metri quadrati (il comune di San Bellino occupa una superficie di 16 mila metri quadrati)
- Perimetro impianto: oltre 4 Km
- Numero di cabine di trasformazione utilizzate: 60
- Tempo di realizzazione: 9 mesi (2010-2011)
- Fabbisogno ricoperto: pari a quello di circa 16.500 famiglie l’anno
- Co2 risparmiata ogni anno: 40 mila tonnellate, pari a quella emessa da circa 8.000 automobili in un anno
- Costo finale del progetto: quasi 280 milioni di euro
- Numero di addetti impiegati per la realizzazione : circa 500
- Quantità di cavi utilizzati: circa 840 Km
Il progetto è stato acquistato da First Reserve attraverso una joint venture tra questa e SunEdison, la società americana promotrice del mega progetto. La gestione il corretto funzionamento e la manutenzione dell’intero impianto rimane a carico di SunEdison.
Ci è voluto un mega programma di investimento per finanziare il tutto: programmi di investimento gestiti da Partners Group AG e Perennius Capital Partners, che hanno partecipato al progetto collaborando con il principale soggetto promotore. Circa 276 milioni di euro in “project finance” con la collaborazione di alcune tra le più grandi banche d’europa: Banco Santander, Dexia Crediop, Natixis, Crédit Agricole, Unicredit Corporate Banking, Société Générale.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
È una vergogna devastare in questo modo un territorio e un paesaggio per il profitto di qualche società. Il solare va installato con criteri meno impattanti su capannoni, stalle e tetti, ma anche qui con acume e buon senso. Mi meraviglio di quei politici che hanno lasciato che venisse compiuto questo sfregio al territorio.
Spero che tanta stupidità venga in futuro contrastata.
Tanto per completare il quadro di disgusto, aggiungerei che questo impianto, oltre ad avere devastato un territorio agricolo, grava sulle bollette energetiche italiane, consegnando (se non sbaglio i conti) ogni anno una trentina di milioni di Euro ad aziende straniere.