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Impianto fotovoltaico da 100 Kwp nel porto di Genova

Ultimo aggiornamento: 02-07-2012
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E’ finalmente pronto l’impianto fotovoltaico installato al porto di Genova. I lavori che hanno interessato il cantiere genovese di San Giorgio del Porto – specializzato in trasformazioni e riparazioni navali – si sono conclusi nei giorni scorsi, e così ora il porto del capoluogo ligure può contare sull’energia prodotta dall’impianto, situato nell’area in cui si effettuano le riparazioni delle navi.

La struttura, secondo le previsioni, dovrebbe permettere di risparmiare ogni anno circa il trenta per cento dei consumi energetici strutturali attuali (relativi agli uffici, alle officine e all’illuminazione delle banchine): il beneficio ambientale ogni anno può essere stimato attorno ai 73mila chili di anidride carbonica. La realizzazione dell’impianto ha comportato una spesa complessiva di poco superiore al mezzo milione di euro, e ha dato vita a moduli fotovoltaici composti da 136 nastri in silicio amorfo e 320 pannelli costituiti da silicio policristallino.

La superficie interessata supera i 1500 metri quadri, mentre la produzione di energia dovrebbe superare i 110mila KWh all’anno, per una potenza totale di 100 Kwp, grazie all’integrazione totale con la copertura del cantiere.

Impianto fotovoltaico al porto di genovaIn virtù di questo impianto, San Giorgio del Porto prosegue nella sua politica di rispetto per l’ambiente, come dimostrato dal certificato Iso 14001, la principale certificazione europea nel settore della gestione ambientale.

Il cantiere è si estende su una superficie che supera i 33mila quadrati (5800 dei quali sono coperti), con più di un chilometro di lineari di ancoraggio, ovviamente equipaggiati secondo gli opportuni standard di sicurezza. All’interno si trova un’officina, suddivisa nei settori tubisteria, carpenteria e meccanica, mentre quattro gru a portale sono collocate direttamente sulle banchine.

La realizzazione di questo impianto fotovoltaico permetterà, inoltre, di evitare emissioni di quasi trecento chili di ossidi di azoto nell’atmosfera ogni anno, e si inserisce all’interno del cosiddetto Piano Energetico Ambientale del Porto di Genova. L’autorità portuale del capoluogo ligure, partner ufficiale della campagna decretata dalla Commissione Europea a favore dell’energia sostenibile, ha intenzione di collaborare con altri porti, sia in Italia che all’estero, per diffondere la propria esperienza in questo settore.

Il porto genovese, in particolare, è stato il primo a munirsi di un Peap, un Piano Energetico Ambientale Portuale, che costituisce un valido strumento per sostenere e indirizzare l’incremento dell’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili all’interno dell’area portuale, come la creazione di questo impianto fotovoltaico dimostra.  Insomma, le autorità degli altri porti italiani potrebbero prendere spunto e trovare una fonte di ispirazione dalla situazione genovese, e investire nel fotovoltaico: sia per migliorare l’impatto ambientale, sia per ottenere ritorni economici evidenti.



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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