In altro articolo avevamo visto in che senso installare un impianto solare fotovoltaico possa rappresentare una possibile risposta, una soluzione, al rincaro dei costi energetici. Abbiamo visto come il prezzo del petrolio negli anni sia in costante risalita a causa della sempre maggiore scarsità ad al costante aumento dei costi di estrazione.
Con questo articolo vorremmo indicare cinque, solo cinque, buoni motivi per muoversi verso il fotovoltaico: cinque buoni motivi per installare oggi un impianto solare fotovoltaico. Potremmo definirle cinque priorità, o cinque fattori di risparmio individuale e collettivo.
La spesa effettuata perl’installazione di un sistema solare, soprattutto in ragione della sensibile diminuzione dei prezzi per le installazioni chiavi in mano, rappresenta di fatto, più con un costo, un investimento di medio-lungo termine. Altrimenti non si spieggherebbero le ingenti risorse utilizzate complessivamente dalle imprese per investire sul “proprio tetto” e non si spiegherebbero gli ingenti finanziamenti attuati dai grandi investitori. Il fotovoltaico rappresenta quindi un redditizio investimento, anche e soprattutto per i piccoli privati e per la collettività in generale. Vediamo perchè.
Il primo “buon motivo” per installare un impianto fotovoltaico sul proprio tetto, o meglio: il primo “buon motivo” per auto-prodursi ed auto consumare l’energia elettrica della propria installazione, è la riduzione (se non la totale eliminazione) della quantità di energia elettrica acquistata dalla rete nazionale.
Il primo “buon motivo” è l’aumento dei costi (del prezzo finale) dell’energia elettrica prodotta attraverso le tradizionali fonti energetiche, in gran parte ancora dipendenti dal carbon fossile e quindi dal prezzo del petrolio.
Due “curve di prezzo” vanno via via a convergere fino ad incrociarsi: da un lato c’è il prezzo del petrolio (e con questo delle tradizionali fonti energetiche) che aumenta nel tempo formando una “curva crescente”; dall’altro lato c’è il prezzo del fotovoltaico che è in costante calo formando una “curva decrescente”.
Il punto di incrocio tra le due curve è la cosiddetta Grid Parity. Da questo punto in poi produrre ed acquistare energia prodotta dal fotovoltaico risulterà più conveniente rispetto ad acquistare energia prodotta da fonti fossili.
Il primo “buon motivo” è quindi quello di ridurre l’approvvigionamento di energia prodotta dalle fonti fossili, energia il cui costo di produzione e di acquisto è in continuo aumento.
Il secondo “buon motivo” è il seguente: l’aumento del costo del Gas e la dipendenza dall’estero per il suo approvvigionamento, per lo più oggi proveniente dalla Russia. E’ recente la notizia che
Anche nei primi mesi del 2012, come nel 2005-2006 e nel 2009, il sistema gas si trova in condizioni di emergenza (peraltro anche inaspettatamente visto che i consumi nell’anno 2011 hanno segnato un calo del 6% rispetto al 2010 e i mesi di dicembre e gennaio si sono chiusi rispettivamente con un calo del 16,8% e del 4,1%). […] Il primo febbraio 2012 la Gazprom, compagnia russa del Gas, non sembra pienamente in grado di soddisfare tutti gli incrementi di fornitura richiesti dai suoi clienti europei, la cosa si traduce in un ampio divario tra le richieste e i transiti per il punto di ingresso nella Rete Nazionale italiana di Tarvisio del 12,3%, cresciuta a 24,2% giovedì 2 febbraio, arrestatasi a quasi 30% tra venerdì e sabato. Motivo del calo l’ondata di freddo che ha investito l’Europa, la stessa Russia e anche la Turchia.
Un calo quasi del 30% (rispetto al fabbisogno) delle importazioni di Gas ha messo in serio pericolo l’approvvigionamento per l’Italia di Gas naturale per il riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria. Le importazioni di gas in arrivo dalla Russia sono calate per un giorno del 29,6%, come emergeva dai dati pubblicati sul sito di Snam Rete Gas. Il freddo intenso che ha attraversato l’Europa, Russia compresa, ha quindi fatto chiudere i rubinetti russi delle esportazioni per alcuni giorni con tagli fino al 10%, come ammesso dallo stesso Andrey Kruglov di Gazprom.
In una situazione di dipendenza totale dalle importazioni di gas, oltre all’uso dei pannelli termici per il riscaldamento dell’acqua, rappresenta una buona soluzione l’utilizzo di apparecchiature elettriche (quali pompe di calore, cucine elettriche, ecc..) alimentate da fonti rinnovabili o, meglio ancora, direttamente dal proprio impianto fotovoltaico o dall’energia prelevata dalla rete con il meccanismo dello Scambio sul Posto.
Continua: Installare il fotovoltaico : 5 buoni motivi – parte 2
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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