Il prezzo dell’energia elettrica è uguale in ogni ora del giorno e della notte?
No, come chiaramente indicato su ogni bolletta elettrica, il costo dell’energia è differenziato in base alle fasce orarie di prelievo/consumo. Questo avviene perchè la domanda di energia elettrica da parte delle utenze è differente a seconda dell’ora e del giorno.
Con il fotovoltaico anche l’offerta diventa variabile: nelle ore diurne, ore “di picco” degli impianti, si avrà una disponibilità maggiore di energia ed il costo si abbasserà. Per questo il fotovoltaico può portare benefici anche sul costo generale dell’elettricità sul mercato elettrico (per maggiori informazioni su questo meccanismo leggi questo articolo).
Potremmo definirla una “esternalità positiva” del fotovoltaico.
Nei giorni feriali, nelle fasce orarie (diurne) in cui operano la maggior parte delle attività produttive, c’è una maggiore domanda di energia elettrica. Questo fa sì che in questi momenti l’energia ha un costo elevato in quanto la domanda è maggiore dell’offerta.
Viceversa, nelle ore serali e nei giorni festivi, quando la maggior parte delle attività è ferma, il costo dell’energia scende. In queste fasce orarie l’utente domestico può ottenere benefici e risparmi sui prelievi effettuati dalla rete. In questi momenti, infatti, l’offerta è in genere maggiore della domanda di elettricità. Come detto, questo avviene nel tradizionale sistema di produzione energetico basato sulle classiche centrali. A mano a mano che il fotovoltaico si svilupperà la produzione diurna inciderà sul prezzo dell’elettricità in misura sempre maggiore.
Come incidono questi meccanismi sulla bolletta elettrica?
Il costo dell’energia, dunque, non è costante e la bolletta elettrica è una somma in cui le singole voci di costo incidono in maniera diversa sul totale della spesa: ci sono costi fissi, ci sono costi variabili per quote di consumo e ci sono costi variabili per fasce di consumo.
Per approfondire le voci di costo della bolletta elettrica leggi qui.
I consumi in bolletta vengono in genere rilevati differenziandoli su tre diverse fasce orarie: le fasce F1, F2, F3.
Le ore in cui la domanda è più alta sono quelle di fascia F1: ore in cui l’elettricità costa mediamente di più. Le ore in cui la domanda è invece minore e l’elettricità è più economica sono quelle di fascia F2 e F3. Nelle cosiddette tariffe biorarie le fasce F2 ed F3 vengono accorpate: in bolletta si potrà leggere, in tal caso, la voce “fascia F23”.
Perchè è utile conoscere e leggere le fasce di consumo?
Per almeno due motivi:
- per risparmiare sulla bolletta, spostando i propri consumi nelle fasce più economiche,
- per conoscere il proprio “profilo di consumo”. Conoscendo il proprio “profilo di consumo”, cioè conoscendo le fasce orarie in cui si consuma di più, si potrà valutare con accuratezza l’installazione di sistemi per il risparmio energetico, l’installazione di impianti fotovoltaici o eventuali sistemi di accumulo per utilizzare di sera l’energia autoprodotta (di giorno, dal proprio impianto).
Ecco gli orari delle fasce di consumo della bolletta elettrica:
- fascia F1, ore di punta:
dal lunedì al venerdi dalle 8.00 alle 19.00 - fascia F2, ore intermedie:
dal lunedì al venerdì dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00
il sabato dalle 7.00 alle 23.00 - fascia F3, ore fuori punta:
dal lunedì al sabato dalle 23 alle 7.00 del giorno dopo
domenica e festivi tutto il giorno
Ecco la tabella riassuntiva:
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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